Attualità
Ottobre 2012
Revisione della LF sugli stranieri concernente le sanzioni applicabili alle imprese di trasporto “carrier sanctions”
economiesuisse saluta con favore, come ha fatto l’Unione svizzera degli imprenditori, il complemento alla Legge federale sul sistema d…
Riforma dell’imposizione delle imprese: quando si compenseranno le entrate fiscali supplementari?
Estensione dell’assistenza giudiziaria alle infrazioni fiscali
economiesuisse accetta un adeguamento dell’assistenza giudiziaria per le infrazioni fiscali nella relativa legge, ma ritiene che si debba…
Modifica dell’ordinanza della Commissione federale delle comunicazioni relativa alla legge sulle telecomunicazioni
economiesuisse ritiene che non sia necessario adattare la regolamentazione materiale sulla preselezione. Le esigenze che devono…
Revisione della legge sull’istruzione degli Svizzeri all’estero: presa di posizione di economiesuisse
economiesuisse saluta il progetto e la prevista revisione della legge sull’istruzione degli Svizzeri all’estero. L’organizzazione…
L'Unione sindacale sminuisce il potenziale danno per la Svizzera
Dislocazione di imprese, smantellamento di posti di lavoro, massicci ammanchi fiscali: queste sarebbero le conseguenze dell'abbandono dei…
La Svizzera sostiene gli accordi fiscali
La Cancelleria federale ha annunciato che i referendum contro gli accordi conclusi con la Germania, l’Austria e la Gran Bretagna sono…
Passaggio di testimone a economiesuisse
Eletto a fine agosto a Berna, Rudolf Wehrli, Presidente di economiesuisse, ha assunto oggi le proprie funzioni nell’ambito dell…
Settembre 2012
Strategia energetica: occorre parlare chiaro
In relazione all’abbandono dell’energia nucleare, economiesuisse ha sempre ribadito che l’economia non è “sposata” con nessuna tecnologia…
Messo sotto pressione, un paese può reagire in vari modi. Esso può cedere e giocare ingenuamente le carte che ha in mano. Oppure può aggrapparsi allo status quo il più possibile. O può fare un passo avanti, in maniera che la pressione si allenti. Ed è proprio questa terza via che la Svizzera ha scelto con l’estenuante contenzioso fiscale che la oppone ai suoi vicini europei. L’imposta liberatoria prevista negli accordi con la Germania, la Gran Bretagna e l’Austria costituisce una soluzione equa e pragmatica per le due parti e pone fine ai conflitti fiscali con partner commerciali importanti.
Una buona decisione per l'agricoltura
Il Consiglio nazionale si è occupato per la seconda volta in questa sessione della politica agricola 2014-17. Esso ha seguito a grandi…
L'economia può risparmiare quasi il 20% di elettricità
Nell'ambito di un seminario organizzato oggi a Berna da economiesuisse e dall'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), l'Agenzia dell…