La con­cor­ren­za sui prez­zi al posto del­l’e­co­no­mia pia­ni­fi­ca­ta

​La fine della fa­mo­sa «isola sviz­ze­ra dei prez­zi alti» è nuo­va­men­te an­nun­cia­ta. Ciò non av­ver­rà at­tra­ver­so un op­por­tu­no raf­for­za­men­to della con­cor­ren­za e la po­si­ti­va sop­pres­sio­ne di osta­co­li al com­mer­cio. La mo­zio­ne della con­si­glie­ra na­zio­na­le so­cia­li­sta Pri­sca Bir­rer-Heimo in­ten­de lot­ta­re con­tro le dif­fe­ren­ze di prez­zo abu­si­ve ri­spet­to al­l’e­ste­ro e chie­de in­ter­ven­ti mas­sic­ci che si ispi­ra­no ad un’e­co­no­mia pia­ni­fi­ca­ta e la fis­sa­zio­ne dei prez­zi in Sviz­ze­ra e al­l’e­ste­ro. Un esem­pio: un pro­dut­to­re di frut­ta abita in un vil­lag­gio con un basso po­te­re d’ac­qui­sto e nu­me­ro­si al­be­ri da frut­to. Se egli in­ten­de ven­de­re la sua frut­ta nel paese, egli non può pro­por­re un prez­zo ele­va­to. Di­ver­so è il caso se egli vende la sua pro­du­zio­ne in città, con un po­te­re d’ac­qui­sto ele­va­to, ma senza al­be­ri da frut­to. La mo­zio­ne Bir­rer-Heimo vor­reb­be abo­li­re le dif­fe­ren­ze di prez­zo per il com­mer­cio tran­sfron­ta­lie­ro, men­tre que­ste ul­ti­me co­sti­tui­sco­no una con­di­zio­ne per il buon fun­zio­na­men­to del­l’e­co­no­mia di mer­ca­to.
​Il pro­dut­to­re è co­stret­to a pro­por­re le sue mele ai com­mer­cian­ti della città allo stes­so prez­zo pra­ti­ca­to nel suo co­mu­ne. Tut­ta­via non è an­co­ra certo se alla fine il prez­zo della frut­ta sarà ef­fet­ti­va­men­te in­fe­rio­re in città.

La Sviz­ze­ra non ha nes­sun mo­ti­vo per fa­ci­li­ta­re a tal punto il com­pi­to dei gran­di im­por­ta­to­ri. Se non esi­ste con­cor­ren­za per un pro­dot­to, non vi sono mo­ti­vi per pre­scri­ve­re al pro­dut­to­re a quale prez­zo debba ven­de­re un de­ter­mi­na­to pro­dot­to. La con­cor­ren­za deve agire anche a li­vel­lo di prez­zi. Inol­tre, una si­mi­le pre­scri­zio­ne com­por­te­reb­be l’a­do­zio­ne di im­por­tan­ti pro­ce­du­re am­mi­ni­stra­ti­ve e non po­treb­be es­se­re im­po­sta al­l’e­ste­ro. Al­cu­ni si di­men­ti­ca­no che una si­mi­le mi­su­ra pe­na­liz­ze­reb­be con­si­de­re­vol­men­te le im­pre­se espor­ta­tri­ci sviz­ze­re: esse non po­treb­be­ro più ven­de­re dei pro­dot­ti ad un prez­zo in­fe­rio­re al­l’e­ste­ro. Le pro­spet­ti­ve di que­ste im­pre­se sa­reb­be­ro ra­di­cal­men­te li­mi­ta­te e la piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra for­te­men­te in­de­bo­li­ta. Oc­cor­re evi­ta­re ad ogni costo di fi­ni­re nel tra­nel­lo del­l’e­co­no­mia pia­ni­fi­ca­ta.