Männer arbeiten an Roboter

India: mi­glio­ra­men­to del­l’ac­ces­so al mer­ca­to per le im­pre­se sviz­ze­re

​Du­ran­te la sua se­du­ta, la com­mis­sio­ne mista Sviz­ze­ra-India ha di­scus­so di temi molto im­por­tan­ti per le im­pre­se sviz­ze­re at­ti­ve in India. L’ac­cen­to è stato posto sulla pro­te­zio­ne del di­rit­to dei bre­vet­ti e dei mar­chi, sul mi­glio­ra­men­to del­l’ac­ces­so al mer­ca­to per le mac­chi­ne e gli oro­lo­gi, non­ché sui ser­vi­zi fi­nan­zia­ri. Le com­mis­sio­ni miste sono un gre­mio nel quale ven­go­no pre­sen­ta­ti i pro­ble­mi ri­scon­tra­ti dalle im­pre­se e pro­po­ste mi­su­re per mi­glio­ra­re le re­la­zio­ni eco­no­mi­che bi­la­te­ra­li tra i due paesi. Per que­sto, esse sono uno stru­men­to im­por­tan­te della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca este­ra della Sviz­ze­ra.

​Nel corso di que­sti ul­ti­mi anni, le espor­ta­zio­ni sviz­ze­re de­sti­na­te al­l’In­dia sono state molto di­na­mi­che. Circa 180 im­pre­se sviz­ze­re si sono in­se­dia­te in India. Tut­ta­via, gli scam­bi e gli in­ve­sti­men­ti sono di­mi­nui­ti nel corso degli ul­ti­mi tri­me­stri, a se­gui­to del ral­len­ta­men­to della cre­sci­ta in que­sto paese: l’e­co­no­mia in­dia­na do­vreb­be au­men­ta­re nel 2012 del 5% o 6%, un’e­vo­lu­zio­ne che ri­flet­te la crisi del­l’e­co­no­mia mon­dia­le. Que­sti tassi rap­pre­sen­ta­no un netto ral­len­ta­men­to della cre­sci­ta eco­no­mi­ca in­dia­na, che si at­te­sta­va al 10% poco tempo fa.

Le im­pre­se sviz­ze­re hanno un’ot­ti­ma re­pu­ta­zio­ne in India in ter­mi­ni d’in­no­va­zio­ne e di qua­li­tà

La Sviz­ze­ra e l’In­dia hanno in­ten­si­fi­ca­to negli ul­ti­mi anni le loro re­la­zio­ni eco­no­mi­che. Al­cu­ni osta­co­li im­pe­di­sco­no tut­ta­via di sfrut­ta­re que­sto po­ten­zia­le. Ca­pi­ta spes­so che i bre­vet­ti non siano pro­tet­ti. L'In­dia pos­sie­de una legge sui bre­vet­ti che sod­di­sfa le norme in­ter­na­zio­na­li, ma la sua ap­pli­ca­zio­ne è la­cu­no­sa. In oc­ca­sio­ne della se­du­ta della com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca mista e della ma­ni­fe­sta­zio­ne che si è svol­ta con l’or­ga­niz­za­zio­ne man­tel­lo in­dia­na FICCI, i rap­pre­sen­tan­ti della Sviz­ze­ra hanno sot­to­li­nea­to a più ri­pre­se que­sto pro­ble­ma, ri­le­van­do anche le con­se­guen­ze ne­ga­ti­ve sugli in­ve­sti­men­ti di­ret­ti pro­ve­nien­ti dal­l’e­ste­ro. Sol­tan­to una pro­te­zio­ne suf­fi­cien­te dei bre­vet­ti at­ti­re­rà in­ve­sti­men­ti di­ret­ti nella ri­cer­ca, nello svi­lup­po e nella pro­du­zio­ne di beni e ser­vi­zi high-tech. Que­sti in­ve­sti­men­ti sono in­di­spen­sa­bi­li per pro­muo­ve­re la cre­sci­ta del­l’in­du­stria in­dia­na in que­sti set­to­ri.

Le espor­ta­zio­ni di oro­lo­gi sviz­ze­ri de­sti­na­ti al­l’In­dia sono fre­na­te da im­po­ste esor­bi­tan­ti sui pro­dot­ti di lusso. I con­su­ma­to­ri in­dia­ni ac­qui­sta­no al­lo­ra i loro oro­lo­gi sviz­ze­ri al­l’e­ste­ro. Lo Stato in­dia­no perde un’oc­ca­sio­ne per au­men­ta­re le pro­prie en­tra­te fi­sca­li e il com­mer­cio al det­ta­glio viene pri­va­to di pre­zio­si im­pie­ghi. L’in­du­stria sviz­ze­ra delle mac­chi­ne ac­ce­de così dif­fi­cil­men­te al mer­ca­to in­dia­no. Dazi do­ga­na­li ele­va­ti sono pre­le­va­ti sulle mac­chi­ne e i pezzi di ri­cam­bio. In oc­ca­sio­ne di fiere in­ter­na­zio­na­li, gli espo­si­to­ri este­ri de­vo­no inol­tre pa­ga­re tasse net­ta­men­te su­pe­rio­ri. A ciò si ag­giun­ge che le su­per­fi­ci espo­si­ti­ve at­tri­bui­te sono so­ven­te trop­po pic­co­le.
Per quan­to con­cer­ne la con­ces­sio­ne di visti d’af­fa­ri, le due parti au­spi­ca­no dei mi­glio­ra­men­ti. S’im­po­ne inol­tre uno svi­lup­po delle linee aeree, ciò che im­pli­ca un adat­ta­men­to del­l’at­tua­le ac­cor­do sul traf­fi­co aereo.

In ge­ne­ra­le, l’im­pul­so di ri­for­ma in India ha perso ogni slan­cio in que­sti ul­ti­mi anni. Più gra­ti­fi­can­te è l’an­nun­cio fatto dal go­ver­no in­dia­no, il 3 ot­to­bre 2012, di un’a­ge­vo­la­zio­ne delle par­te­ci­pa­zio­ni este­re nel set­to­re delle as­si­cu­ra­zio­ni e della pre­sen­ta­zio­ne a breve di un pro­get­to in que­sto senso al Par­la­men­to.

I ne­go­zia­ti re­la­ti­vi ad un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra l’AELS e l’In­dia sono in una fase de­li­ca­ta, ma co­mun­que pro­gre­di­sco­no. L’In­dia pre­sen­ta una la­cu­na tec­no­lo­gi­ca per nu­me­ro­si beni d’e­qui­pag­gia­men­to, in par­ti­co­la­re nel set­to­re della pro­te­zio­ne del­l’am­bien­te. Un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio per­met­te­reb­be di crea­re con­di­zio­ni qua­dro mi­glio­ri. Le due parti si sono dette con­vin­te che la con­clu­sio­ne di un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio pre­sen­te­reb­be dei van­tag­gi.