Ac­cor­do di par­te­na­ria­to eco­no­mi­co tra la Sviz­ze­ra e l’In­do­ne­sia

Nel di­cem­bre 2018, gli stati del­l'AELS (Sviz­ze­ra, Islan­da, Lie­ch­ten­stein, Nor­ve­gia) e l'In­do­ne­sia hanno sot­to­scrit­to un ac­cor­do glo­ba­le di par­te­na­ria­to eco­no­mi­co. Il 7 marzo 2021, le cit­ta­di­ne e i cit­ta­di­ni sviz­ze­ri hanno ap­pro­va­to la ra­ti­fi­ca del­l’ac­cor­do in vo­ta­zio­ne dopo che gli am­bien­ti eco­no­mi­ci - in­sie­me a un'am­pia al­lean­za - hanno con­dot­to una cam­pa­gna per la sua ado­zio­ne. L’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio è poi en­tra­to in vi­go­re il 1° no­vem­bre 2021.

La nostra posizione

  • L’ac­cor­do age­vo­la l’ac­ces­so delle PMI sviz­ze­re al mer­ca­to in­do­ne­sia­no in piena espan­sio­ne e at­tri­bui­sce loro un van­tag­gio con­cor­ren­zia­le de­ci­si­vo ri­spet­to alle im­pre­se di altri Paesi (e del­l’UE).
  • Esso abo­li­sce i dazi ele­va­ti al­l’im­por­ta­zio­ne che pe­na­liz­za­no gli espor­ta­to­ri el­ve­ti­ci, raf­for­za la pro­te­zio­ne della pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, sop­pri­me gli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio e raf­for­za la cer­tez­za degli in­ve­sti­men­ti.
  • In que­sto pe­rio­do eco­no­mi­co dif­fi­ci­le ca­rat­te­riz­za­to da un’im­pen­na­ta del pro­te­zio­ni­smo e da un in­de­bo­li­men­to del­l’Or­ga­niz­za­zio­ne mon­dia­le del com­mer­cio, gli ac­cor­di di par­te­na­ria­to di ampia por­ta­ta svol­go­no un ruolo im­por­tan­te. 
  • L’ac­cor­do in­vi­ta i pro­dut­to­ri in­do­ne­sia­ni a pro­muo­ve­re l’o­lio di palma so­ste­ni­bi­le. L’im­por­ta­zio­ne in Sviz­ze­ra a ta­rif­fa ri­dot­ta si ap­pli­ca uni­ca­men­te al­l’o­lio di palma pro­dot­to in ma­nie­ra so­ste­ni­bi­le e trac­cia­bi­le.
  • Gra­zie a que­sto ac­cor­do e alle re­la­zio­ni eco­no­mi­che con l’In­do­ne­sia più di­na­mi­che, la Sviz­ze­ra può for­ni­re un con­tri­bu­to at­ti­vo allo svi­lup­po eco­no­mi­co, so­cia­le ed eco­lo­gi­ca­men­te so­ste­ni­bi­le di que­sto Paese.
  • La ra­ti­fi­ca del­l’ac­cor­do raf­for­ze­rà la re­pu­ta­zio­ne della Sviz­ze­ra in quan­to part­ner af­fi­da­bi­le per la ne­go­zia­zio­ne di nuovi ac­cor­di con le eco­no­mie emer­gen­ti.  

IL MER­CA­TO IN­DO­NE­SIA­NO, IN PIENA CRE­SCI­TA, OFFRE UN PO­TEN­ZIA­LE MOLTO IN­TE­RES­SAN­TE ALLE IM­PRE­SE SVIZ­ZE­RE

La con­clu­sio­ne del­l’ac­cor­do di par­te­na­ria­to eco­no­mi­co tra gli Stati mem­bri del­l’AELS e l’In­do­ne­sia mi­glio­ra con­si­de­re­vol­men­te l’ac­ces­so delle im­pre­se sviz­ze­re ad uno dei prin­ci­pa­li mer­ca­ti in cre­sci­ta del mondo: con i suoi 265 mi­lio­ni di abi­tan­ti, la sua clas­se media in au­men­to e le sue con­di­zio­ni po­li­ti­che sta­bi­li, l’In­do­ne­sia è già oggi uno sboc­co im­por­tan­te per nu­me­ro­si espor­ta­to­ri sviz­ze­ri. Se­con­do il Fondo mo­ne­ta­rio in­ter­na­zio­na­le (FMI), il Paese si situa at­tual­men­te al 16o rango delle prin­ci­pa­li eco­no­mie mon­dia­li. Se­con­do vari esper­ti, l’In­do­ne­sia po­treb­be inol­tre di­ven­ta­re il quar­to mer­ca­to al mondo entro il 2050. 
Se­con­do l’in­di­ce del com­mer­cio este­ro di eco­no­mie­suis­se (Stra­te­gia di eco­no­mia este­ra, p. 15), l’In­do­ne­sia è uno dei mer­ca­ti che de­tie­ne il mag­gior po­ten­zia­le non sfrut­ta­to. At­tual­men­te, il Paese è solo il qua­ran­ta­cin­que­si­mo part­ner com­mer­cia­le della Sviz­ze­ra. Nel con­tem­po, le espor­ta­zio­ni sviz­ze­re de­sti­na­te al­l’In­do­ne­sia sono col­pi­te da dazi do­ga­na­li re­la­ti­va­men­te ele­va­ti (8% in media per i beni in­du­stria­li).

Dati della Seco per l’In­do­ne­sia

QUE­STO AC­COR­DO VA BEN OLTRE L’A­BO­LI­ZIO­NE DEI DAZI DO­GA­NA­LI

L’ac­cor­do di par­te­na­ria­to con­fe­ri­sce alle im­pre­se espor­ta­tri­ci e alle PMI sviz­ze­re un van­tag­gio con­cor­ren­zia­le non tra­scu­ra­bi­le ri­spet­to ai loro con­cor­ren­ti di altri Paesi, ad esem­pio del­l’UE. Gra­zie a que­sto ac­cor­do, il 98% dei dazi al­l’im­por­ta­zio­ne per­ce­pi­ti at­tual­men­te sa­ran­no com­ple­ta­men­te sop­pres­si a medio ter­mi­ne. Le im­pre­se sviz­ze­re po­treb­be­ro così ri­spar­mia­re oltre 25 mi­lio­ni di fran­chi al­l’an­no. Inol­tre, la ri­du­zio­ne di nu­me­ro­si osta­co­li al com­mer­cio non ta­rif­fa­ri per­met­te­reb­be alle im­pre­se sviz­ze­re di rea­liz­za­re be­ne­fi­ci so­stan­zia­li gra­zie al­l’in­ten­si­fi­ca­zio­ne degli scam­bi. L’ac­cor­do raf­for­za ad esem­pio la pro­te­zio­ne della pro­prie­tà in­tel­let­tua­le e au­men­ta la cer­tez­za degli in­ve­sti­men­ti. Esso do­vreb­be inol­tre age­vo­la­re il com­mer­cio di ser­vi­zi e il tu­ri­smo e ap­por­te­reb­be sem­pli­fi­ca­zio­ni in molti altri set­to­ri. Un li­be­ro scam­bio nel set­to­re agri­co­lo non è in­ve­ce pre­vi­sto. Le con­ces­sio­ni sono con­ce­pi­te in modo da es­se­re com­pa­ti­bi­li con la po­li­ti­ca agri­co­la sviz­ze­ra e non per met­te­re in pe­ri­co­lo i set­to­ri sen­si­bi­li.

Testo ori­gi­na­le del­l’ac­cor­do

Mes­sag­gio del Con­si­glio fe­de­ra­le

Sche­da te­ma­ti­ca della Seco

Cir­co­la­re AFD

L’AC­COR­DO DI PAR­TE­NA­RIA­TO SO­STIE­NE IL COM­MER­CIO ESTE­RO SVIZ­ZE­RO IN UN MO­MEN­TO DE­CI­SI­VO E APRE LA STRA­DA A PRO­SPET­TI­VE IN­TE­RES­SAN­TI

Per nu­me­ro­se im­pre­se – in par­ti­co­la­re le PMI – que­sto ac­cor­do giun­ge nel mo­men­to op­por­tu­no. Esso con­tri­bui­sce di fatto alla ri­pre­sa eco­no­mi­ca della Sviz­ze­ra dopo lo choc del co­ro­na­vi­rus. L’e­co­no­mia ha oggi ur­gen­te­men­te bi­so­gno di nuovi im­pul­si e le con­di­zio­ni qua­dro de­vo­no es­se­re mi­glio­ra­te co­stan­te­men­te allo scopo di pre­ser­va­re a lungo ter­mi­ne la qua­li­tà della no­stra piaz­za eco­no­mi­ca. Inol­tre, gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li di par­te­na­ria­to eco­no­mi­co co­sti­tui­sco­no un pi­la­stro im­por­tan­te della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca este­ra della Sviz­ze­ra in que­sto pe­rio­do con­tras­se­gna­to da un au­men­to del pro­te­zio­ni­smo, da con­flit­ti com­mer­cia­li in­ter­na­zio­na­li e dal­l’in­de­bo­li­men­to del­l’Or­ga­niz­za­zio­ne mon­dia­le del com­mer­cio. Essi con­tri­bui­sco­no inol­tre alla di­ver­si­fi­ca­zio­ne del com­mer­cio este­ro e alla ri­par­ti­zio­ne dei ri­schi delle ca­te­ne di va­lo­re, in­ter­ro­ga­ti­vi spes­so for­mu­la­ti du­ran­te la crisi del co­ro­na­vi­rus.

In­fi­ne, la ra­ti­fi­ca del­l’ac­cor­do apre la stra­da alla con­clu­sio­ne di altri ac­cor­di con mer­ca­ti emer­gen­ti, quali la Ma­lay­sia, il Viet­nam o l’In­dia. In gioco vi è anche la re­pu­ta­zio­ne della Sviz­ze­ra quale part­ner com­mer­cia­le af­fi­da­bi­le.

L’AC­COR­DO PRO­MUO­VE­RÀ LO SVI­LUP­PO ECO­NO­MI­CO, SO­CIA­LE ED ECO­LO­GI­CA­MEN­TE SO­STE­NI­BI­LE DEL­L’IN­DO­NE­SIA

In que­sto ac­cor­do, la Sviz­ze­ra ha ne­go­zia­to un este­so pac­chet­to sullo svi­lup­po so­ste­ni­bi­le con degli im­pe­gni vin­co­lan­ti che l’In­do­ne­sia non aveva mai sot­to­scrit­to fi­no­ra con nes­sun altro part­ner com­mer­cia­le. L’o­lio di palma, uno dei prin­ci­pa­li pro­dot­ti d’e­spor­ta­zio­ne del Paese, è al cen­tro di que­sto pac­chet­to sulla so­ste­ni­bi­li­tà. Oc­cor­re sa­pe­re che la pro­du­zio­ne del­l’o­lio per­met­te di vi­ve­re a circa 50 mi­lio­ni di per­so­ne. L’ac­cor­do pre­ve­de una ri­du­zio­ne dei dazi do­ga­na­li su un de­ter­mi­na­to vo­lu­me di olio, ma uni­ca­men­te per pro­dot­ti cer­ti­fi­ca­ti e a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni. Per poter con­trol­la­re il ri­spet­to di que­ste esi­gen­ze, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha det­ta­to re­go­le ap­pli­ca­bi­li alle im­por­ta­zio­ni, che en­tre­ran­no in vi­go­re con­tem­po­ra­nea­men­te al­l’ac­cor­do.

L’ac­cor­do non con­cer­ne però solo l’o­lio di palma. Se la Sviz­ze­ra non ap­pro­fon­dis­se le sue re­la­zio­ni eco­no­mi­che bi­la­te­ra­li, le sa­reb­be pro­ba­bil­men­te dif­fi­ci­le con­tri­bui­re at­ti­va­men­te e du­re­vol­men­te allo svi­lup­po eco­no­mi­co, so­cia­le ed eco­lo­gi­ca­men­te so­ste­ni­bi­le del­l’In­do­ne­sia. Solo espor­tan­do ed im­por­tan­do dei pro­dot­ti non­ché in­ve­sten­do al­l’e­ste­ro, le im­pre­se sviz­ze­re, le cui norme sulla so­ste­ni­bi­li­tà sono re­la­ti­va­men­te ele­va­te, hanno un im­pat­to po­si­ti­vo sullo svi­lup­po so­ste­ni­bi­le a li­vel­lo mon­dia­le. Nell’Agen­da 2030 per lo svi­lup­po so­ste­ni­bi­le, le Na­zio­ni Unite hanno così fatto os­ser­va­re che il com­mer­cio in­ter­na­zio­na­le è il mo­to­re di una cre­sci­ta eco­no­mi­ca in­clu­si­va e della lotta con­tro la po­ver­tà, non­ché un mezzo im­por­tan­te per rag­giun­ge­re gli obiet­ti­vi di svi­lup­po so­ste­ni­bi­le.

 

Sche­da in­for­ma­ti­va sul­l’o­lio di palma (in fran­ce­se)

Il ruolo della glo­ba­liz­za­zio­ne (in fran­ce­se)