Palmöl

Il Con­si­glio degli Stati op­po­ne un ri­fiu­to ai pro­te­zio­ni­sti

Mar­te­dì il Con­si­glio degli Stati ha re­spin­to due pe­ri­co­lo­se pro­po­ste pro­te­zio­ni­sti­che ri­guar­dan­ti l’o­lio di palma. In tal modo ha sal­va­guar­da­to le pos­si­bi­li­tà del­l’in­du­stria d’e­spor­ta­zio­ne sviz­ze­ra di re­sta­re com­pe­ti­ti­va su mer­ca­ti emer­gen­ti come l’In­do­ne­sia o la Ma­lay­sia.

C’è vo­lu­to qual­che se­con­do prima che l’ul­ti­mo pun­ti­no verde si ac­cen­des­se sul ta­bel­lo­ne delle vo­ta­zio­ni in Con­si­glio degli Stati. La ten­sio­ne in aula era gran­de: 20 voti con­tro 20 e tre aste­nu­ti. Una si­tua­zio­ne di pa­ri­tà ve­nu­ta­si a crea­re sulla que­stio­ne se la Sviz­ze­ra do­ves­se esclu­de­re l’o­lio di palma dai ne­go­zia­ti di li­be­ro scam­bio con la Ma­lay­sia. A quel punto, la pre­si­den­te del Con­si­glio deli Stati è stata co­stret­ta a in­ter­ve­ni­re con il suo voto de­ci­si­vo. Karin Kel­ler-Sut­ter ha quin­di dato il suo ap­pog­gio alla com­pe­ten­te com­mis­sio­ne degli Stati e al Con­si­glio fe­de­ra­le, che ave­va­no rac­co­man­da­to di re­spin­ge­re la mo­zio­ne del con­si­glie­re na­zio­na­le UDC Jean-Pier­re Grin. Poco dopo, gli Stati hanno boc­cia­to con 21 voti a 17 anche l’i­ni­zia­ti­va can­to­na­le di Gi­ne­vra che chie­de­va di esclu­de­re l’o­lio di palma da qual­sia­si trat­ta­ti­va di li­be­ro scam­bio e per­ciò anche da quel­la in corso con l’In­do­ne­sia. En­tram­be le pro­po­ste sono quin­di state re­spin­te.

Il Con­si­glio degli Stati ha in­ve­ce adot­ta­to una mo­zio­ne della pro­pria com­mis­sio­ne, che ha la forma del com­pro­mes­so. Essa però, seb­be­ne ri­nun­ci a sta­bi­li­re espres­sa­men­te un’ec­ce­zio­ne, li­mi­ta inu­til­men­te il mar­gi­ne di ne­go­zia­zio­ne della Con­fe­de­ra­zio­ne. La que­stio­ne passa ora al Con­si­glio na­zio­na­le.
 

eco­no­mie­suis­se si ral­le­gra per la de­ci­sio­ne del Con­si­glio degli Stati

eco­no­mie­suis­se ac­co­glie fa­vo­re­vol­men­te la de­ci­sio­ne del Con­si­glio degli Stati di se­gui­re il Con­si­glio fe­de­ra­le e di re­spin­ge­re sia la mo­zio­ne Grin sia l’i­ni­zia­ti­va can­to­na­le gi­ne­vri­na. Come sot­to­li­nea eco­no­mie­suis­se in una presa di po­si­zio­ne, i due pro­get­ti pro­te­zio­ni­sti­ci non per­met­to­no di rag­giun­ge­re nes­su­no degli obiet­ti­vi sta­bi­li­ti in ma­te­ria di po­li­ti­ca dello svi­lup­po. Con­tem­po­ra­nea­men­te, però, avreb­be­ro bloc­ca­to tutte le op­por­tu­ni­tà della Con­fe­de­ra­zio­ne di mi­glio­ra­re le con­di­zio­ni qua­dro della no­stra in­du­stria d’e­spor­ta­zio­ne su mer­ca­ti im­por­tan­ti come l’In­do­ne­sia o la Ma­lay­sia. In­ve­ce di boi­cot­ta­re per mo­ti­vi pro­te­zio­ni­sti­ci al­cu­ni pro­dot­ti agri­co­li che sono im­por­tan­ti per i paesi in via di svi­lup­po, la Sviz­ze­ra do­vreb­be con­ti­nua­re a im­pe­gnar­si a fa­vo­re di pro­get­ti di pro­mo­zio­ne sul posto tesi a raf­for­za­re la pro­du­zio­ne so­ste­ni­bi­le.