Überlappende Flaggen der Schweiz und von Indonesien

Sì il 7 marzo 2021 al­l’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con l’In­do­ne­sia

Nella sua se­du­ta del 4 no­vem­bre scor­so, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha de­fi­ni­to i temi che sa­ran­no posti in vo­ta­zio­ne do­me­ni­ca 7 marzo 2021. Tra que­sti fi­gu­ra anche l’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra gli Stati mem­bri del­l’AELS e l’In­do­ne­sia. L’e­co­no­mia si im­pe­gna con con­vin­zio­ne per un Sì alle urne. 

La de­ci­sio­ne è ar­ri­va­ta: dopo che il re­fe­ren­dum con­tro l’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra gli Stati mem­bri del­l’AELS – tra cui la Sviz­ze­ra – e l’In­do­ne­sia è riu­sci­to que­st’e­sta­te con 61'184 firme va­li­de, il po­po­lo sviz­ze­ro avrà l’ul­ti­ma pa­ro­la sul­l’en­tra­ta in vi­go­re o meno del­l’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio già ne­go­zia­to tra la Sviz­ze­ra e l’In­do­ne­sia.

UNA TAPPA IM­POR­TAN­TE DELLA PO­LI­TI­CA COM­MER­CIA­LE SVIZ­ZE­RA 

Oltre ad eli­mi­na­re dazi do­ga­na­li ele­va­ti (po­ten­zia­le di ri­spar­mio annuo di CHF 25 mi­lio­ni), l’ac­cor­do raf­for­za la pro­te­zio­ne della pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, sop­pri­me osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio, fa­ci­li­ta il com­mer­cio di ser­vi­zi e au­men­ta la cer­tez­za degli in­ve­sti­men­ti. In que­sto pe­rio­do eco­no­mi­co dif­fi­ci­le e in­cer­to, esso at­tri­bui­sce così un pre­zio­so van­tag­gio con­cor­ren­zia­le alle im­pre­se sviz­ze­re. 

Inol­tre, l’ac­cor­do è con­si­de­ra­to estre­ma­men­te al­l’a­van­guar­dia. Esso con­tie­ne un ca­pi­to­lo molto com­ple­to sullo svi­lup­po so­ste­ni­bi­le, con re­go­le (ad esem­pio a pro­po­si­to dell’olio di palma) che l’In­do­ne­sia non ha an­co­ra con­clu­so con alcun altro part­ner com­mer­cia­le. Le sue di­spo­si­zio­ni sono vin­co­lan­ti sul piano del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le e fa­vo­ri­sco­no inol­tre le pro­spet­ti­ve di svi­lup­po del­l’In­do­ne­sia nel campo della so­ste­ni­bi­li­tà. L'ac­cor­do com­mer­cia­le con l'In­do­ne­sia è di im­por­tan­za stra­te­gi­ca per l'e­co­no­mia sviz­ze­ra, non solo per il suo alto li­vel­lo nella so­stan­za. Esso at­tri­bui­sce di fatto alla no­stra in­du­stria d’e­spor­ta­zio­ne un pre­zio­so van­tag­gio sulla con­cor­ren­za eu­ro­pea, che non ha fi­no­ra sot­to­scrit­to nes­sun ac­cor­do. 

UN VOTO DE­CI­SI­VO 

Que­sto voto re­fe­ren­da­rio del 7 marzo 2021 su un ac­cor­do com­mer­cia­le sarà solo il se­con­do nella sto­ria della Sviz­ze­ra (il primo è stato l’a­de­sio­ne del no­stro paese allo SEE nel 1992). È dun­que, per molti aspet­ti, molto im­por­tan­te per il no­stro paese. Un fal­li­men­to alle urne com­pro­met­te­reb­be non solo l’ac­ces­so van­tag­gio­so al mer­ca­to in­do­ne­sia­no, ma con­te­ste­reb­be anche uno dei pi­la­stri della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca este­ra del no­stro paese, ossia gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li di li­be­ro scam­bio. 

Inol­tre, la Sviz­ze­ra e le sue im­pre­se sono dei lea­der in nu­me­ro­se aree di svi­lup­po so­ste­ni­bi­le. La Sviz­ze­ra può for­ni­re im­pul­si cor­ri­spon­den­ti so­prat­tut­to at­tra­ver­so la mas­si­ma in­te­gra­zio­ne pos­si­bi­le e l’in­ter­con­nes­sio­ne con i mer­ca­ti este­ri. Se il ri­sul­ta­to della vo­ta­zio­ne do­ves­se met­te­re in di­spar­te la Sviz­ze­ra a fa­vo­re di altri paesi, in fu­tu­ro sa­reb­be pro­ba­bil­men­te più dif­fi­ci­le con­tri­bui­re at­ti­va­men­te allo svi­lup­po eco­no­mi­co, so­cia­le ed eco­lo­gi­co so­ste­ni­bi­le del­l’In­do­ne­sia.  

Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci si im­pe­gne­ran­no per un’ac­cet­ta­zio­ne del­l’ac­cor­do alle urne.