Attualità
Novembre 2012
Consultazione su tre raccomandazioni di „e-Health Suisse”
«eHealth Suisse», l’organo di coordinamento della Confederazione e dei cantoni ha posto in consultazione tre raccomandazioni. I tre…
CET-S: decisione incomprensibile contro un’agricoltura prospera a lungo termine
Reintroduzione temporanea della clausola del bisogno
economiesuisse emette delle riserve per quanto concerne la revisione della LAMal allo scopo di reintrodurre temporaneamente la clausola…
Iniziativa ECOPOP: soluzioni inefficaci e ingannevoli
Con la sua iniziativa popolare «Stop alla sovrappopolazione» lanciata oggi, l’associazione ecologista ECOPOP intende limitare la crescita…
Ottobre 2012
Accordo con la Germania sul traffico aereo
L’accordo stipulato con la Germania permette all’aeroporto di Zurigo di mantenere il proprio ruolo di porta della Svizzera aperta sul…
Estensione dell’assistenza giudiziaria alle infrazioni fiscali
economiesuisse accetta un adeguamento dell’assistenza giudiziaria per le infrazioni fiscali nella relativa legge, ma ritiene che si debba…
Incontro tra il Presidente polacco e alcuni rappresentanti dell’economia svizzera
La nuova ordinanza sulle liquidità delle banche dev’essere flessibile e pragmatica
La Svizzera sostiene gli accordi fiscali
La Cancelleria federale ha annunciato che i referendum contro gli accordi conclusi con la Germania, l’Austria e la Gran Bretagna sono…
Passaggio di testimone a economiesuisse
Eletto a fine agosto a Berna, Rudolf Wehrli, Presidente di economiesuisse, ha assunto oggi le proprie funzioni nell’ambito dell…
Settembre 2012
Strategia energetica: occorre parlare chiaro
In relazione all’abbandono dell’energia nucleare, economiesuisse ha sempre ribadito che l’economia non è “sposata” con nessuna tecnologia…
Messo sotto pressione, un paese può reagire in vari modi. Esso può cedere e giocare ingenuamente le carte che ha in mano. Oppure può aggrapparsi allo status quo il più possibile. O può fare un passo avanti, in maniera che la pressione si allenti. Ed è proprio questa terza via che la Svizzera ha scelto con l’estenuante contenzioso fiscale che la oppone ai suoi vicini europei. L’imposta liberatoria prevista negli accordi con la Germania, la Gran Bretagna e l’Austria costituisce una soluzione equa e pragmatica per le due parti e pone fine ai conflitti fiscali con partner commerciali importanti.