USA

News-Tic­ker: po­li­ti­ca com­mer­cia­le di Trump 2.0 - con­se­guen­ze per la Sviz­ze­ra

L’es­sen­zia­le in breve:

  • Nel 2025, la mi­nac­cia di nuovi dazi do­ga­na­li sta­tu­ni­ten­si au­men­ta la pres­sio­ne sul­l'e­co­no­mia glo­ba­le.
  • Una re­cru­de­scen­za del con­flit­to com­mer­cia­le in­ter­na­zio­na­le avreb­be un im­pat­to ne­ga­ti­vo sulle espor­ta­zio­ni, sulle im­pre­se e sugli in­ve­sti­men­ti sviz­ze­ri.
  • Con que­sta ru­bri­ca vi ter­re­mo ag­gior­na­ti sui più re­cen­ti svi­lup­pi del con­flit­to com­mer­cia­le e sulle sue con­se­guen­ze eco­no­mi­che per la Sviz­ze­ra.

AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 29 APRI­LE 2025: IL PRE­SI­DEN­TE TRUMP VUOLE MI­TI­GA­RE GLI EF­FET­TI DEI DAZI STA­TU­NI­TEN­SI SULLE AU­TO­MO­BI­LI

Se­con­do il Wall Street Jour­nal, il Pre­si­den­te Do­nald Trump vuole at­te­nua­re le con­se­guen­ze dei dazi sta­tu­ni­ten­si sulle au­to­mo­bi­li. In que­sto modo, le case au­to­mo­bi­li­sti­che sta­tu­ni­ten­si già col­pi­te dai dazi sui vei­co­li non sa­reb­be­ro ul­te­rior­men­te pe­na­liz­za­te dai pre­lie­vi su altri beni im­por­ta­ti come l'ac­cia­io e l'al­lu­mi­nio. La mi­su­ra do­vreb­be avere ef­fet­to re­troat­ti­vo, il che si­gni­fi­ca che le case au­to­mo­bi­li­sti­che po­treb­be­ro ot­te­ne­re il rim­bor­so dei dazi già pa­ga­ti. D'al­tra parte, si pre­ve­de di al­len­ta­re al­cu­ni dazi sui com­po­nen­ti au­to­mo­bi­li­sti­ci este­ri uti­liz­za­ti nella pro­du­zio­ne sta­tu­ni­ten­se.


 

Ri­ma­ne­te sem­pre in­for­ma­ti sui nuovi dazi sta­tu­ni­ten­si: iscri­ve­te­vi su­bi­to alla no­stra new­slet­ter!

 


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 24 APRI­LE 2025: PRO­GRES­SI NELLE DI­SCUS­SIO­NI RE­LA­TI­VE AI DAZI DO­GA­NA­LI TRA SVIZ­ZE­RA E STATI UNITI

La Pre­si­den­te della Con­fe­de­ra­zio­ne Karin Kel­ler-Sut­ter e il mi­ni­stro del­l'e­co­no­mia Guy Par­me­lin si sono re­ca­ti a Wa­shing­ton D.C. con una de­le­ga­zio­ne di alto li­vel­lo del­l'am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le. A mar­gi­ne degli «Spring Mee­tings» della Banca mon­dia­le e del FMI, si sono svol­ti di­ver­si col­lo­qui con rap­pre­sen­tan­ti di alto rango del go­ver­no sta­tu­ni­ten­se. Il Con­si­glie­re fe­de­ra­le Guy Par­me­lin ha in­con­tra­to dap­pri­ma il rap­pre­sen­tan­te per il com­mer­cio degli Stati Uniti Ja­mie­son Greer, a cui è se­gui­to uno scam­bio in­cen­tra­to sulla for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le con la mi­ni­stra del­l'i­stru­zio­ne Linda Mc­Ma­hon. Il mo­men­to cul­mi­nan­te è stato l'in­con­tro dei due Con­si­glie­ri fe­de­ra­li con il se­gre­ta­rio al Te­so­ro sta­tu­ni­ten­se Scott Bes­sent. Nel corso di un col­lo­quio co­strut­ti­vo, Bes­sent ha as­si­cu­ra­to che la Sviz­ze­ra fi­gu­ra tra i 15 part­ner com­mer­cia­li con cui gli Stati Uniti in­ten­do­no rag­giun­ge­re prio­ri­ta­ria­men­te un ac­cor­do sui dazi do­ga­na­li (i «big 15»). Per l'e­co­no­mia sviz­ze­ra si trat­ta di un passo im­por­tan­te verso la ri­so­lu­zio­ne delle con­tro­ver­sie do­ga­na­li.

Il pros­si­mo passo sarà la firma di un pro­to­col­lo d'in­te­sa («let­ter of in­tent») che de­fi­ni­rà gli am­bi­ti in cui si dovrà rag­giun­ge­re un ac­cor­do. Que­sti am­bi­ti non sono an­co­ra stati pre­ci­sa­ti. Se­con­do la Pre­si­den­te della Con­fe­de­ra­zio­ne Karin Kel­ler-Sut­ter, non è an­co­ra stata presa nes­su­na de­ci­sio­ne in me­ri­to al­l’ap­pli­ca­zio­ne di dazi sui pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci.

Lo stes­so gior­no, il mi­ni­stro degli este­ri Igna­zio Cas­sis ha in­con­tra­to a Pe­chi­no il suo omo­lo­go ci­ne­se Wang Yi. En­tram­be le parti hanno con­cor­da­to di ac­ce­le­ra­re i ne­go­zia­ti av­via­ti in ot­to­bre per lo svi­lup­po del­l'ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra la Sviz­ze­ra e la Cina, con l'o­biet­ti­vo di con­clu­der­li entro la fine del­l'an­no, in oc­ca­sio­ne del 75° an­ni­ver­sa­rio delle re­la­zio­ni bi­la­te­ra­li. Nel­l'am­bi­to di un dia­lo­go stra­te­gi­co sa­ran­no af­fron­ta­ti anche temi de­li­ca­ti come i di­rit­ti umani. eco­no­mie­suis­se ac­co­glie con fa­vo­re que­sti svi­lup­pi. In quan­to pic­co­la eco­no­mia aper­ta, la Sviz­ze­ra di­pen­de da re­la­zio­ni so­li­de con di­ver­si paesi. Que­ste con­sen­to­no alle im­pre­se di di­ver­si­fi­ca­re i loro mer­ca­ti di ap­prov­vi­gio­na­men­to e di ri­fe­ri­men­to.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 16 APRI­LE 2025: IL GO­VER­NO STA­TU­NI­TEN­SE AVVIA IN­DA­GI­NI DI PO­LI­TI­CA COM­MER­CIA­LE SU PRO­DOT­TI FAR­MA­CEU­TI­CI, SE­MI­CON­DUT­TO­RI PER L’IN­TEL­LI­GEN­ZA AR­TI­FI­CIA­LE E TERRE RARE

Il go­ver­no degli Stati Uniti ha av­via­to due nuove in­da­gi­ni sulla si­cu­rez­za na­zio­na­le ai sensi della Se­zio­ne 232 del Trade Ex­pan­sion Act. Que­ste ri­guar­da­no i pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci (com­pre­si far­ma­ci ge­ne­ri­ci, far­ma­ci di marca e prin­ci­pi at­ti­vi) e i se­mi­con­dut­to­ri per l'in­tel­li­gen­za ar­ti­fi­cia­le. Le in­da­gi­ni sono state av­via­te il 1° apri­le dal mi­ni­stro del com­mer­cio Lut­nick. I ri­sul­ta­ti ser­vi­ran­no al Di­par­ti­men­to del Com­mer­cio degli Stati Uniti come base per for­mu­la­re rac­co­man­da­zio­ni ope­ra­ti­ve, com­pre­sa l'in­tro­du­zio­ne di nuovi dazi su que­sti pro­dot­ti. Fino al 7 mag­gio 2025 sarà pos­si­bi­le pre­sen­ta­re os­ser­va­zio­ni pub­bli­che sulle due in­da­gi­ni.

Pa­ral­le­la­men­te, il pre­si­den­te Trump ha ema­na­to un de­cre­to ese­cu­ti­vo sui mi­ne­ra­li cri­ti­ci (com­pre­se le terre rare), con cui in­ca­ri­ca il Di­par­ti­men­to del Com­mer­cio di esa­mi­na­re le ca­te­ne di ap­prov­vi­gio­na­men­to dei mi­ne­ra­li cri­ti­ci e di tro­va­re modi per sti­mo­la­re la pro­du­zio­ne do­me­sti­ca e ri­dur­re al con­tem­po la di­pen­den­za dalle im­por­ta­zio­ni. Pochi gior­ni fa la Cina ha de­ci­so di im­por­re re­stri­zio­ni alle espor­ta­zio­ni di al­cu­ne terre rare.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 12 APRI­LE 2025: IL GO­VER­NO DEGLI STATI UNITI ESCLU­DE GLI SMART­PHO­NE E ALTRI PRO­DOT­TI ELET­TRO­NI­CI DAI DAZI RE­CI­PRO­CI

Come co­mu­ni­ca­to dalla U.S. Cu­stoms and Bor­der Pro­tec­tion in una nota in­for­ma­ti­va, gli smart­pho­ne, ma anche i rou­ter, i di­spo­si­ti­vi di pro­du­zio­ne di se­mi­con­dut­to­ri e al­cu­ni com­pu­ter e lap­top sa­ran­no esen­ta­ti dai dazi re­ci­pro­ci sta­tu­ni­ten­si. Ciò in­clu­de anche le ta­rif­fe del 145% sulle im­por­ta­zio­ni ci­ne­si. In par­ti­co­la­re le im­pre­se sta­tu­ni­ten­si come Apple, Mi­cro­soft o Nvi­dia, che pro­du­co­no una parte im­por­tan­te dei loro pro­dot­ti in Cina, hanno rea­gi­to po­si­ti­va­men­te a que­sta esen­zio­ne. Tut­ta­via, le au­to­ri­tà sta­tu­ni­ten­si hanno già se­gna­la­to che i pro­dot­ti esen­ta­ti sa­ran­no nuo­va­men­te esa­mi­na­ti nel qua­dro di una serie di ne­go­zia­ti se­pa­ra­ti re­la­ti­vi ai dazi sui se­mi­con­dut­to­ri. Que­sti daz do­vreb­be­ro en­tra­re in vi­go­re tra uno o due mesi, come an­nun­cia­to dal Se­gre­ta­rio al Com­mer­cio sta­tu­ni­ten­se Lut­nick.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL­L'11 APRI­LE 2025: LA CINA AU­MEN­TA I DAZI DO­GA­NA­LI DAL­L'84 al 125%

In ri­spo­sta ai dazi do­ga­na­li del 145% degli Stati Uniti, la Cina ha an­nun­cia­to l'au­men­to dei pro­pri dazi do­ga­na­li sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si dal­l'84% al 125%. L'au­men­to dei dazi do­vreb­be en­tra­re in vi­go­re a par­ti­re da sa­ba­to 12 apri­le. Il Mi­ni­ste­ro delle Fi­nan­ze ci­ne­se ha ag­giun­to che igno­re­rà qual­sia­si ul­te­rio­re au­men­to dei dazi sta­tu­ni­ten­si sulle im­por­ta­zio­ni ci­ne­si, poi­ché al li­vel­lo at­tua­le dei dazi non ci sa­reb­be co­mun­que al­cu­na ac­cet­ta­zio­ne da parte del mer­ca­to per le merci sta­tu­ni­ten­si espor­ta­te in Cina.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 10 APRI­LE 2025: L’UE SO­SPEN­DE MO­MEN­TA­NEA­MEN­TE I DAZI COM­PEN­SA­TI­VI SUI PRO­DOT­TI STA­TU­NI­TEN­SI

L'UE in­ten­de so­spen­de­re per 90 gior­ni i dazi com­pen­sa­ti­vi pre­vi­sti sui pro­dot­ti sta­tu­ni­ten­si in se­gui­to al­l’an­nun­cio dei dazi USA sulle im­por­ta­zio­ni di ac­cia­io e al­lu­mi­nio. Lo ha an­nun­cia­to la pre­si­den­te della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea Ur­su­la von der Leyen in se­gui­to alla re­cen­te de­ci­sio­ne del pre­si­den­te degli Stati Uniti Do­nald Trump di so­spen­de­re per 90 gior­ni i dazi nei con­fron­ti di spe­ci­fi­ci part­ner com­mer­cia­li. L'UE vuole dare una pos­si­bi­li­tà ai ne­go­zia­ti, ma con­ti­nua a la­scia­re aper­te tutte le op­zio­ni. 


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 9 APRI­LE 2025: IL GO­VER­NO STA­TU­NI­TEN­SE SO­SPEN­DE I DAZI DO­GA­NA­LI NEI CON­FRON­TI DI SPE­CI­FI­CI PART­NER COM­MER­CIA­LI PER 90 GIOR­NI - RESTA IN VI­GO­RE LA TA­RIF­FA DI BASE DEL 10%

Il go­ver­no sta­tu­ni­ten­se ha so­spe­so con ef­fet­to im­me­dia­to i dazi nei con­fron­ti di spe­ci­fi­ci part­ner com­mer­cia­li per 90 gior­ni. La ta­rif­fa di base del 10% su tutte le im­por­ta­zio­ni ri­ma­ne tut­ta­via in vi­go­re. Per la Sviz­ze­ra, si ap­pli­che­rà quin­di una ta­rif­fa del 10% in­ve­ce del 31%. I dazi spe­ci­fi­ci nei con­fron­ti della Cina re­sta­no in vi­go­re e au­men­ta­no al 125%. [Ag­giun­ta: il 10 apri­le la Casa Bian­ca ha pre­ci­sa­to che i dazi do­ga­na­li sulla Cina am­mon­ta­no al 145%].


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 9 APRI­LE 2025: L'UE DE­CI­DE CON­TRO­MI­SU­RE IN TRE FASI IN RI­SPO­STA AI DAZI USA SU AC­CIA­IO E AL­LU­MI­NIO

Gli Stati mem­bri del­l'UE hanno an­nun­cia­to l'in­tro­du­zio­ne dei primi dazi com­pen­sa­ti­vi com­pre­si tra il 10 e il 25% in ri­spo­sta ai dazi sta­tu­ni­ten­si sulle im­por­ta­zio­ni di ac­cia­io e al­lu­mi­nio. I dazi com­pen­sa­ti­vi del­l'UE sa­ran­no in­tro­dot­ti in tre fasi:

1. A par­ti­re dal 15 apri­le en­tre­ran­no in vi­go­re, tra l'al­tro, dazi spe­cia­li su jeans e mo­to­ci­clet­te pro­ve­nien­ti dagli Stati Uniti.
2. Ul­te­rio­ri dazi com­pen­sa­ti­vi sa­ran­no poi ap­pli­ca­ti a metà mag­gio e ri­guar­de­ran­no, tra l'al­tro, carne bo­vi­na, pol­la­me, aran­ce o pom­pel­mi.
3. Al­l'i­ni­zio di di­cem­bre sa­ran­no in­tro­dot­ti dazi ag­giun­ti­vi su frut­ta a gu­scio e semi di soia.
 


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 9 APRI­LE 2025: LA CINA AU­MEN­TA I DAZI COM­PEN­SA­TI­VI DAL 34 AL­L'84%

In ri­spo­sta ai dazi com­ples­si­vi del 104% im­po­sti dal go­ver­no sta­tu­ni­ten­se, la Cina ha a sua volta au­men­ta­to i dazi sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si dal 34% al­l'84%. La mi­su­ra en­tre­rà in vi­go­re il 10 apri­le. Il con­flit­to com­mer­cia­le tra le due mag­gio­ri eco­no­mie del mondo con­ti­nua così ad in­ten­si­fi­car­si (tit-for-tat).


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL­L'8 APRI­LE 2025: IL GO­VER­NO USA AU­MEN­TA I DAZI NEI CON­FRON­TI DELLA CINA DI UN UL­TE­RIO­RE 50%

Il go­ver­no sta­tu­ni­ten­se ha an­nun­cia­to che a par­ti­re dal 9 apri­le au­men­te­rà i dazi sulle im­por­ta­zio­ni dalla Cina di un ul­te­rio­re 50%. I dazi sta­tu­ni­ten­si nei con­fron­ti della Cina rag­giun­go­no così un to­ta­le del 104%. Il Pre­si­den­te degli Stati Uniti Do­nald Trump aveva già mi­nac­cia­to que­st’ul­te­rio­re au­men­to dei dazi se la Cina non aves­se ri­ti­ra­to i suoi dazi com­pen­sa­ti­vi del 34%. Da parte sua, la Cina ha ri­ba­di­to che “com­bat­te­rà fino alla fine”.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 7 APRI­LE 2025: L'UE PRO­PO­NE L'A­BO­LI­ZIO­NE RE­CI­PRO­CA DEI DAZI SUI BENI IN­DU­STRIA­LI, MA CON­TI­NUA A VA­LU­TA­RE CON­TRO­MI­SU­RE

L'UE ha of­fer­to agli Stati Uniti di abo­li­re re­ci­pro­ca­men­te tutti i dazi sui beni in­du­stria­li (com­pre­si mac­chi­na­ri, au­to­mo­bi­li e pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci) “zero per zero”. In que­sto modo, l'UE con­ti­nua a di­mo­stra­re la sua di­spo­ni­bi­li­tà a ne­go­zia­re no­no­stan­te la mi­nac­cia di dazi “re­ci­pro­ci” sta­tu­ni­ten­si del 20%. Nel frat­tem­po, la pre­si­den­te della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea von der Leyen ha chia­ri­to che, in caso di fal­li­men­to dei ne­go­zia­ti, sa­reb­be­ro state co­mun­que pre­pa­ra­te con­tro­mi­su­re (se ne­ces­sa­rio anche nel set­to­re dei ser­vi­zi).

Pa­ral­le­la­men­te, l'UE ha an­nun­cia­to l'in­tro­du­zio­ne di prime con­tro­mi­su­re ai dazi sta­tu­ni­ten­si su ac­cia­io e al­lu­mi­nio a par­ti­re dal 15 apri­le. Si trat­ta della rein­tro­du­zio­ne, pia­ni­fi­ca­ta da tempo, di dazi spe­cia­li del­l'UE fino al 25% su pro­dot­ti sta­tu­ni­ten­si come jeans, bour­bon, mo­to­ci­clet­te e burro di ara­chi­di. L'e­len­co de­fi­ni­ti­vo di que­sti beni sarà pre­sen­ta­to mer­co­le­dì agli Stati mem­bri del­l'UE.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 4 APRI­LE 2025: AN­NUN­CIA­TI DAZI SU PRO­DOT­TI FAR­MA­CEU­TI­CI E SE­MI­CON­DUT­TO­RI

Il Pre­si­den­te Trump ha an­nun­cia­to l'in­tro­du­zio­ne di dazi do­ga­na­li sulle im­por­ta­zio­ni di pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci e se­mi­con­dut­to­ri. Que­sti pro­dot­ti erano an­co­ra espli­ci­ta­men­te esclu­si dal­l’an­nun­cio sui dazi do­ga­na­li del 2 apri­le. Trump non ha for­ni­to una data pre­ci­sa per la loro en­tra­ta in vi­go­re. Se­con­do le sue stes­se di­chia­ra­zio­ni, tut­ta­via, i dazi do­vreb­be­ro es­se­re in­tro­dot­ti «molto pre­sto». 


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 4 APRI­LE 2025: LA CINA AN­NUN­CIA DAZI COM­PEN­SA­TI­VI DEL 34% A PAR­TI­RE DAL 10 APRI­LE E MI­SU­RE NON TA­RIF­FA­RIE

La Cina ha an­nun­cia­to dazi del 34% su tutte le im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si. Que­sti do­vreb­be­ro en­tra­re in vi­go­re il 10 apri­le, ov­ve­ro il gior­no dopo che i dazi sta­tu­ni­ten­si sulle espor­ta­zio­ni ci­ne­si ver­ran­no por­ta­ti al 54%. I dazi com­pen­sa­ti­vi ci­ne­si avran­no pro­ba­bil­men­te l’im­pat­to mag­gio­re sulle espor­ta­zio­ni agri­co­le sta­tu­ni­ten­si (tra cui soia, grano e mais). Al con­tem­po, la Cina è un im­por­tan­te im­por­ta­to­re di pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci, pe­tro­lio greg­gio e gas na­tu­ra­le li­que­fat­to sta­tu­ni­ten­si. Pa­ral­le­la­men­te ai dazi com­pen­sa­ti­vi, la Cina ha anche an­nun­cia­to una serie di mi­su­re non ta­rif­fa­rie nei con­fron­ti degli Stati Uniti, tra cui il con­trol­lo delle espor­ta­zio­ni di al­cu­ne terre rare e il di­vie­to di for­ni­re beni a du­pli­ce im­pie­go (dual use) a de­ter­mi­na­te im­pre­se ame­ri­ca­ne. Dopo i dazi sta­tu­ni­ten­si an­nun­cia­ti in pre­ce­den­za, l'an­nun­cio ci­ne­se ha pro­vo­ca­to un ul­te­rio­re onda d'ur­to sulle borse mon­dia­li.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 2 APRI­LE 2025: TA­RIF­FE DEL 31% SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI SVIZ­ZE­RE

​​A par­ti­re dal 5 apri­le, gli Stati Uniti ap­pli­che­ran­no ta­rif­fe di base del 10% su tutte le im­por­ta­zio­ni e, a par­ti­re dal 9 apri­le, ta­rif­fe fino al 49% nei con­fron­ti di spe­ci­fi­ci part­ner com­mer­cia­li («re­ci­pro­cal ta­riffs»). Le espor­ta­zio­ni sviz­ze­re verso gli Stati Uniti sono di­ret­ta­men­te col­pi­te con una ta­rif­fa ec­ces­si­va­men­te ele­va­ta del 31%.​

L'at­tua­le ina­spri­men­to della po­li­ti­ca com­mer­cia­le è un serio onere per l'e­co­no­mia sviz­ze­ra d’e­spor­ta­zio­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le e la di­plo­ma­zia eco­no­mi­ca sviz­ze­ra sono chia­ma­ti a chia­ri­re ra­pi­da­men­te la si­tua­zio­ne con il go­ver­no sta­tu­ni­ten­se. La Sviz­ze­ra ha dalla sua ot­ti­mi ar­go­men­ti eco­no­mi­ci. Qui tro­va­te una prima va­lu­ta­zio­ne di eco­no­mie­suis­se.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 26 MARZO 2025: AN­NUN­CIA­TE TA­RIF­FE AG­GIUN­TI­VE DEL 25% SU AUTO E COM­PO­NEN­TI IM­POR­TAN­TI

Il pre­si­den­te Do­nald Trump ha an­nun­cia­to l'in­tro­du­zio­ne di ta­rif­fe sup­ple­men­ta­ri del 25% sui vei­co­li pro­dot­ti al­l'e­ste­ro. Gli Stati Uniti ap­pli­ca­no già dazi do­ga­na­li sulle auto (2,5%) e sui pick-up (25%). Le ta­rif­fe sup­ple­men­ta­ri en­tre­ran­no in vi­go­re il 2 apri­le. Il pre­si­den­te Trump spera che ciò fa­vo­ri­sca il tra­sfe­ri­men­to della pro­du­zio­ne au­to­mo­bi­li­sti­ca negli Stati Uniti.

Se­con­do una sche­da in­for­ma­ti­va della Casa Bian­ca, i dazi si ap­pli­ca­no sia ai vei­co­li fi­ni­ti che a com­po­nen­ti im­por­tan­ti. I prin­ci­pa­li for­ni­to­ri di au­to­mo­bi­li e com­po­nen­ti per l’in­du­stria au­to­mo­bi­li­sti­ca sono Mes­si­co, Corea del Sud, Giap­po­ne, Ca­na­da e Ger­ma­nia. Tut­ta­via, i com­po­nen­ti con­for­mi al­l'U­SM­CA pro­ve­nien­ti dal Ca­na­da e dal Mes­si­co ri­man­go­no esen­ti da dazi. Quasi la metà dei vei­co­li ven­du­ti negli Stati Uniti sono im­por­ta­ti e le auto as­sem­bla­te negli Stati Uniti con­ten­go­no quasi il 60% di com­po­nen­ti pro­ve­nien­ti dal­l'e­ste­ro. Anche i gran­di pro­dut­to­ri au­to­mo­bi­li­sti­ci sta­tu­ni­ten­si sono in­te­res­sa­ti dai dazi al­l'im­por­ta­zio­ne. Al­l'i­ni­zio di marzo, que­sti ul­ti­mi ave­va­no an­co­ra fatto pres­sio­ne con suc­ces­so con­tro i dazi sulle au­to­mo­bi­li.

Su­bi­to dopo l'an­nun­cio, il Giap­po­ne ha an­nun­cia­to «mi­su­re ade­gua­te» con­tro i dazi sta­tu­ni­ten­si sulle au­to­mo­bi­li. Anche l'U­nio­ne eu­ro­pea si ri­ser­va il di­rit­to di adot­ta­re mi­su­re.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 20 MARZO 2025: L'UE RI­MAN­DA AL 13 APRI­LE I DAZI COM­PEN­SA­TI­VI SUI PRO­DOT­TI STA­TU­NI­TEN­SI

In ri­spo­sta ai dazi sta­tu­ni­ten­si su ac­cia­io e al­lu­mi­nio, l'UE aveva an­nun­cia­to il 12 marzo la rein­tro­du­zio­ne di dazi sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si di bour­bon, jeans, mo­to­ci­clet­te, bar­che e burro di ara­chi­di a par­ti­re dal 1° apri­le. Ora, l'UE ha rin­via­to la loro in­tro­du­zio­ne di due set­ti­ma­ne, fino al 13 apri­le. Con il rin­vio, l'UE in­ten­de gua­da­gna­re tempo per i col­lo­qui con il go­ver­no sta­tu­ni­ten­se.

I dazi del­l'UE sui pro­dot­ti sta­tu­ni­ten­si qui men­zio­na­ti en­tre­ran­no quin­di in vi­go­re il 13 apri­le, con­tem­po­ra­nea­men­te al­l’en­tra­ta in vi­go­re del se­con­do pac­chet­to (sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si di birra, pol­la­me, carne bo­vi­na o semi di soia) di dazi com­pen­sa­ti­vi del­l'UE.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 13 MARZO 2025: IL CA­NA­DA RI­SPON­DE AI DAZI USA CON NUOVI DAZI COM­PEN­SA­TI­VI

Il Ca­na­da ha im­po­sto dazi com­pen­sa­ti­vi del 25% su merci sta­tu­ni­ten­si per un va­lo­re di 29,8 mi­liar­di di dol­la­ri, in ri­spo­sta ai dazi sul­l'ac­cia­io e sul­l'al­lu­mi­nio in­tro­dot­ti dal­l'am­mi­ni­stra­zio­ne Trump il 12 marzo. I nuovi dazi com­pen­sa­ti­vi ri­guar­da­no non solo l'ac­cia­io e l'al­lu­mi­nio, ma anche pro­dot­ti come at­trez­zi, com­pu­ter, mo­ni­tor, at­trez­za­tu­re spor­ti­ve e ghisa. Essi si ag­giun­go­no ai dazi com­pen­sa­ti­vi del 25% già in vi­go­re su merci sta­tu­ni­ten­si per un va­lo­re di 30 mi­liar­di di dol­la­ri, che il Ca­na­da ha in­tro­dot­to il 4 marzo in ri­spo­sta ai dazi sta­tu­ni­ten­si ai sensi dell'In­ter­na­tio­nal Emer­gen­cy Eco­no­mic Po­wers Act (IEEPA). Il Ca­na­da pre­ve­de ul­te­rio­ri dazi com­pen­sa­ti­vi a par­ti­re dal 2 apri­le, se gli Stati Uniti non re­vo­che­ran­no le loro mi­su­re entro tale data.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 12 MARZO 2025: EN­TRA­NO IN VI­GO­RE I DAZI USA SU AC­CIA­IO E AL­LU­MI­NIO - L'UE ADOT­TA MI­SU­RE DI RI­TOR­SIO­NE

L'am­mi­ni­stra­zio­ne sta­tu­ni­ten­se ha messo in vi­go­re i dazi del 25% su tutte le im­por­ta­zio­ni di ac­cia­io e al­lu­mi­nio, an­nun­cia­ti lo scor­so feb­bra­io. Il rad­dop­pio dei dazi, al 50%, per le im­por­ta­zio­ni di que­sti beni dal Ca­na­da, mi­nac­cia­to in pre­ce­den­za, non sarà in­ve­ce ap­pli­ca­to.

Ore dopo l'in­tro­du­zio­ne dei dazi sta­tu­ni­ten­si, la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea ha de­ci­so di im­ple­men­ta­re mi­su­re di ri­tor­sio­ne. Que­st’ul­ti­me si ap­pli­che­ran­no in due fasi: a par­ti­re dal 1° apri­le 2025, le ta­rif­fe so­spe­se nel 2018 e nel 2020 sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si di bour­bon, jeans, mo­to­ci­clet­te, bar­che e burro di ara­chi­di sa­ran­no rein­tro­dot­te. A par­ti­re da metà apri­le, dopo con­cer­ta­zio­ne con gli Stati mem­bri del­l'UE, do­vreb­be­ro se­gui­re ul­te­rio­ri mi­su­re di ri­tor­sio­ne. I dazi sta­tu­ni­ten­si col­pi­sco­no circa il 5% delle espor­ta­zio­ni di merci del­l'UE verso gli Stati Uniti, per un va­lo­re di 26 mi­liar­di di euro. Le mi­su­re di ri­tor­sio­ne del­l'UE do­vreb­be­ro com­pen­sa­re que­sto mon­tan­te, col­pen­do merci per un va­lo­re di 8 mi­liar­di di euro nella prima fase e di circa 18 nella se­con­da.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL­L'11 MARZO 2025: GLI USA IN­SE­RI­SCO­NO LA SVIZ­ZE­RA NELLA LISTA DEI PAESI CON PRA­TI­CHE COM­MER­CIA­LI “SLEA­LI”

La Se­gre­ta­ria di Stato Bud­li­ger ha con­fer­ma­to che il Di­par­ti­men­to del Com­mer­cio sta­tu­ni­ten­se ha in­se­ri­to la Sviz­ze­ra in una lista di paesi con pra­ti­che com­mer­cia­li “slea­li”. Il rap­pre­sen­tan­te per il com­mer­cio degli Stati Uniti Ja­mie­son Greer ha in­vi­ta­to le im­pre­se sta­tu­ni­ten­si a se­gna­la­re tali pra­ti­che, con­cen­tran­do­si sui paesi del G20 e su quel­li con una bi­lan­cia com­mer­cia­le ec­ce­den­ta­ria nei con­fron­ti degli USA. Non è an­co­ra chia­ro se a que­sta lista se­gui­ran­no mi­su­re di ri­tor­sio­ne da parte degli Stati Uniti.

eco­no­mie­suis­se pren­de sul serio la lista, ma re­spin­ge le ac­cu­se di pra­ti­che slea­li. La Sviz­ze­ra ha abo­li­to uni­la­te­ral­men­te i dazi in­du­stria­li a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2024 e ap­pli­ca dazi al­l'im­por­ta­zio­ne molto più bassi ri­spet­to agli Stati Uniti. Inol­tre, è uno dei prin­ci­pa­li in­ve­sti­to­ri este­ri negli Stati Uniti (al sesto posto in as­so­lu­to, al primo nella ri­cer­ca e svi­lup­po). Gli Stati Uniti re­gi­stra­no anche una no­te­vo­le ec­ce­den­za com­mer­cia­le nelle espor­ta­zio­ni di ser­vi­zi in Sviz­ze­ra.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 7 MARZO 2025: NUOVO RIN­VIO DEI DAZI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DAL MES­SI­CO E DAL CA­NA­DA FINO AL 2 APRI­LE   

Il Pre­si­den­te Trump ha un fir­ma­to un or­di­ne ese­cu­ti­vo («exe­cu­ti­ve order» - EO) che con­ce­de un'ul­te­rio­re pro­ro­ga di circa un mese (fino al 2 apri­le) alle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si dal Ca­na­da e dal Mes­si­co nel­l'am­bi­to del­l'Ac­cor­do nor­da­me­ri­ca­no per il li­be­ro scam­bio (USMCA). Il rin­vio andrà a be­ne­fi­cio di circa il 50% delle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si dal Mes­si­co e il 38% di quel­le dal Ca­na­da.  L'am­mi­ni­stra­zio­ne sta­tu­ni­ten­se aveva ap­pe­na in­tro­dot­to ta­rif­fe del 25% nei con­fron­ti dei due paesi li­mi­tro­fi il 4 marzo. La borsa sta­tu­ni­ten­se aveva rea­gi­to con per­di­te si­gni­fi­ca­ti­ve.

La firma del­l'or­di­ne ese­cu­ti­vo è la se­con­da in­ver­sio­ne di rotta della po­li­ti­ca com­mer­cia­le in soli due gior­ni: il gior­no prima l'am­mi­ni­stra­zio­ne sta­tu­ni­ten­se aveva già an­nun­cia­to una so­spen­sio­ne dei dazi do­ga­na­li sulle im­por­ta­zio­ni di auto dal Ca­na­da e dal Mes­si­co.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 6 MARZO 2025: AN­NUN­CIA­TO UN RIN­VIO DI UN MESE DEI DAZI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DI AUTO DAL CA­NA­DA E DAL MES­SI­CO   

L'am­mi­ni­stra­zio­ne Trump ha an­nun­cia­to che al­cu­ne au­to­mo­bi­li sa­ran­no tem­po­ra­nea­men­te esen­ta­te dai dazi del 25% sulle im­por­ta­zio­ni dal Mes­si­co e dal Ca­na­da, en­tra­ti in vi­go­re il 4 marzo 2025. Se­con­do la por­ta­vo­ce del go­ver­no sta­tu­ni­ten­se Ka­ro­li­ne Lea­vitt, tutte le auto im­por­ta­te nel­l'am­bi­to del­l'ac­cor­do tra Stati Uniti, Mes­si­co e Ca­na­da (USMCA) do­vreb­be­ro be­ne­fi­cia­re di una pro­ro­ga dei dazi do­ga­na­li di un mese. L'an­nun­cio è stato fatto dopo i col­lo­qui del pre­si­den­te Trump con Ge­ne­ral Mo­tors, Stel­lan­tis e Ford. Le ta­rif­fe re­ci­pro­che («re­ci­pro­cal ta­riffs») do­vreb­be­ro en­tra­re in vi­go­re come pre­vi­sto il 2 apri­le.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 4 MARZO 2025: EN­TRA­TA IN VI­GO­RE DEI DAZI DO­GA­NA­LI NEI CON­FRON­TI DI MES­SI­CO, CA­NA­DA E CINA

I dazi sulle im­por­ta­zio­ni dal Ca­na­da, dal Mes­si­co e dalla Cina, an­nun­cia­ti ori­gi­na­ria­men­te dal Pre­si­den­te Trump il 20 gen­na­io, sono en­tra­ti in vi­go­re poco dopo la mez­za­not­te (ora lo­ca­le) del 4 marzo. Le im­por­ta­zio­ni dal Ca­na­da e dal Mes­si­co sono tas­sa­te al 25%, i pro­dot­ti ener­ge­ti­ci ca­na­de­si al 10%. Inol­tre, le ta­rif­fe sup­ple­men­ta­ri sulle merci ci­ne­si sono state rad­dop­pia­te, pas­san­do dal 10 (in vi­go­re dal 1° feb­bra­io) al 20%. Il Ca­na­da ha ri­spo­sto in­tro­du­cen­do dazi com­pen­sa­ti­vi del 25% su al­cu­ne merci sta­tu­ni­ten­si, per un va­lo­re di 30 mi­liar­di di dol­la­ri. Dopo 21 gior­ni, que­ste ta­rif­fe do­vreb­be­ro es­se­re ap­pli­ca­te ad altre merci sta­tu­ni­ten­si, per un va­lo­re com­ples­si­vo di 155 mi­liar­di di dol­la­ri. Anche la Cina ha an­nun­cia­to, come mi­su­ra di ri­tor­sio­ne, ta­rif­fe sup­ple­men­ta­ri sulle im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si. Que­sti dazi, che am­mon­ta­no al 10-15%, do­vreb­be­ro en­tra­re in vi­go­re il 10 marzo e ri­guar­da­re le im­por­ta­zio­ni sta­tu­ni­ten­si come carne di pollo, ce­rea­li e vari pro­dot­ti agri­co­li.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 27 FEB­BRA­IO 2025: DAZI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DA MES­SI­CO, CA­NA­DA E CINA A PAR­TI­RE DAL 4 MARZO 2025   

Il Pre­si­den­te degli Stati Uniti Do­nald Trump ha an­nun­cia­to sulla piat­ta­for­ma Truth So­cial, che i dazi del 25% sulle merci pro­ve­nien­ti da Mes­si­co e Ca­na­da, pre­ce­den­te­men­te so­spe­si per un mese, en­tre­ran­no ef­fet­ti­va­men­te in vi­go­re il 4 marzo. Al­l'i­ni­zio della gior­na­ta aveva par­la­to di un pos­si­bi­le ul­te­rio­re rin­vio. Trump vuole anche au­men­ta­re i dazi sulle im­por­ta­zio­ni dalla Cina di un ul­te­rio­re 10% a par­ti­re dal 4 marzo. Il 4 feb­bra­io, gli Stati Uniti ave­va­no già au­men­ta­to i dazi nei con­fron­ti della Cina del 10%.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 27 FEB­BRA­IO 2025: TRUMP AN­NUN­CIA DAZI DEL 25% SULLE MERCI PRO­VE­NIEN­TI DAL­L'UE

Nel corso della sua prima riu­nio­ne di ga­bi­net­to, il Pre­si­den­te degli Stati Uniti Do­nald Trump ha an­nun­cia­to che gli USA im­por­ran­no pre­sto dazi del 25% sulle merci pro­ve­nien­ti dal­l'UE e ha ac­cu­sa­to an­co­ra una volta l'UE di sfrut­ta­re gli Stati Uniti dal punto di vista eco­no­mi­co. Il Vi­ce­pre­si­den­te ese­cu­ti­vo della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea Sté­pha­ne Sé­jour­né ha re­spin­to l'ac­cu­sa e ha an­nun­cia­to, a nome del­l'UE, che rea­gi­rà con de­ci­sio­ne ai dazi in­giu­sti­fi­ca­ti. Trump ha anche la­scia­to aper­ta la que­stio­ne se i dazi pre­vi­sti sulle im­por­ta­zio­ni da Mes­si­co e Ca­na­da en­tre­ran­no ef­fet­ti­va­men­te in vi­go­re la pros­si­ma set­ti­ma­na o se sa­ran­no ri­man­da­ti di un altro mese.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 19 FEB­BRA­IO 2025: AN­NUN­CIA­TI DAZI DO­GA­NA­LI SU AU­TO­MO­BI­LI, PRO­DOT­TI FAR­MA­CEU­TI­CI E MI­CRO­PRO­CES­SO­RI

Do­nald Trump ha an­nun­cia­to ta­rif­fe di circa il 25 per­cen­to su au­to­mo­bi­li, pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci e mi­cro­pro­ces­so­ri - con ul­te­rio­ri au­men­ti nel corso del­l'an­no. I det­ta­gli dei dazi sulle au­to­mo­bi­li sa­ran­no pub­bli­ca­ti il 2 apri­le, data ini­zial­men­te an­nun­cia­ta da Trump per la loro en­tra­ta in vi­go­re. Le stime ini­zia­li ipo­tiz­za­no che que­ste ta­rif­fe su pro­dot­ti spe­ci­fi­ci sa­ran­no ap­pli­ca­te in ag­giun­ta alle ta­rif­fe re­ci­pro­che. Il team di Trump ri­ce­ve­rà i part­ner com­mer­cia­li nelle pros­si­me set­ti­ma­ne per ne­go­zia­re esen­zio­ni o ac­cor­di bi­la­te­ra­li. Gli Stati Uniti sono un im­por­tan­te mer­ca­to di espor­ta­zio­ne per le im­pre­se far­ma­ceu­ti­che sviz­ze­re e l'in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca sta­tu­ni­ten­se di­pen­de a sua volta dai for­ni­to­ri sviz­ze­ri. I dazi ren­de­reb­be­ro l'ac­ces­so alle cure più dif­fi­ci­le e più co­sto­so per i pa­zien­ti. La Sviz­ze­ra deve quin­di cer­ca­re di ot­te­ne­re esen­zio­ni da even­tua­li dazi in stret­to dia­lo­go con le au­to­ri­tà sta­tu­ni­ten­si.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL­L'11 FEB­BRA­IO 2025: I DAZI DO­GA­NA­LI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DI AC­CIA­IO E AL­LU­MI­NIO EN­TRA­NO IN VI­GO­RE IL 4 MARZO 2025

Do­nald Trump ha fir­ma­to gli or­di­ni ese­cu­ti­vi an­nun­cia­ti in pre­ce­den­za: se­con­do di­ver­se fonti, i dazi del 25% su tutte le im­por­ta­zio­ni di ac­cia­io e al­lu­mi­nio negli Stati Uniti en­tre­ran­no in vi­go­re il 4 marzo 2025. So­sti­tui­sco­no gli ac­cor­di con­clu­si du­ran­te la pre­si­den­za di Joe Biden che con­sen­ti­va­no ad al­cu­ni Paesi di espor­ta­re senza dazi. Trump sta pren­den­do in con­si­de­ra­zio­ne sol­tan­to un'ec­ce­zio­ne per l'Au­stra­lia, dato che gli Stati Uniti hanno un’ec­ce­den­za com­mer­cia­le con que­sto Paese. Inol­tre, di re­cen­te Trump ha ri­pe­tu­ta­men­te in­di­ca­to che sta con­si­de­ran­do l'in­tro­du­zio­ne di ul­te­rio­ri dazi su vei­co­li, pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci e mi­cro­pro­ces­so­ri.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 10 FEB­BRA­IO 2025: TRUMP AN­NUN­CIA DAZI DO­GA­NA­LI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DI AC­CIA­IO E AL­LU­MI­NIO E «TA­RIF­FE RE­CI­PRO­CHE» A LI­VEL­LO MON­DIA­LE

Do­nald Trump ha an­nun­cia­to che im­por­rà dazi del 25% sulle im­por­ta­zio­ni di ac­cia­io e al­lu­mi­nio da tutti i Paesi del mondo. Come altri Paesi, dal 2018 anche la Sviz­ze­ra è stata col­pi­ta dai dazi sta­tu­ni­ten­si ag­giun­ti­vi su que­sti pro­dot­ti. L'UE si ri­ser­va il di­rit­to di adot­ta­re con­tro­mi­su­re. È fon­da­men­ta­le che la Sviz­ze­ra ne venga esen­ta­ta. Inol­tre, que­sta set­ti­ma­na Trump vuole in­tro­dur­re ta­rif­fe re­ci­pro­che per i Paesi che im­pon­go­no dazi do­ga­na­li sulle im­por­ta­zio­ni di merci sta­tu­ni­ten­si. Un'e­sca­la­tion della po­li­ti­ca com­mer­cia­le non è nel­l'in­te­res­se del­l'in­du­stria sviz­ze­ra delle espor­ta­zio­ni. Poi­ché la Sviz­ze­ra ha abo­li­to i dazi al­l'im­por­ta­zio­ne sui pro­dot­ti in­du­stria­li a par­ti­re dal­l'i­ni­zio del 2024, gli Stati Uniti non hanno mo­ti­vo di im­por­re ta­rif­fe re­ci­pro­che.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 4 FEB­BRA­IO 2025: LA CINA RI­SPON­DE AI DAZI DI TRUMP AN­NUN­CIAN­DO NUOVE TA­RIF­FE

La Cina sta ri­spon­den­do ai dazi sulle im­por­ta­zio­ni im­po­sti dal pre­si­den­te ame­ri­ca­no Do­nald Trump con con­tro-ta­rif­fe del 15% su pro­dot­ti sta­tu­ni­ten­si come car­bo­ne e gas na­tu­ra­le li­que­fat­to e del 10% su pe­tro­lio greg­gio, mac­chi­na­ri agri­co­li e auto di gros­sa ci­lin­dra­ta, che si ap­pli­che­ran­no a par­ti­re dal 10 feb­bra­io 2025. Il Mi­ni­ste­ro del com­mer­cio ci­ne­se ha cri­ti­ca­to la mi­su­ra sta­tu­ni­ten­se come una vio­la­zio­ne delle re­go­le del­l'OMC. L'au­to­ri­tà ci­ne­se per la re­go­la­men­ta­zio­ne del mer­ca­to ha inol­tre av­via­to un'in­da­gi­ne an­ti­tru­st nei con­fron­ti di Goo­gle.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 3 FEB­BRA­IO 2025: GLI USA SO­SPEN­DO­NO TEM­PO­RA­NEA­MEN­TE I DAZI SULLE MERCI PRO­VE­NIEN­TI DA MES­SI­CO E CA­NA­DA

Gli Stati Uniti so­spen­do­no tem­po­ra­nea­men­te per un mese i dazi pre­vi­sti per le merci pro­ve­nien­ti da Mes­si­co e Ca­na­da, dopo che en­tram­bi i Paesi hanno fatto delle con­ces­sio­ni. Il Mes­si­co di­spie­ghe­rà 10’000 sol­da­ti al con­fi­ne per com­bat­te­re il traf­fi­co di droga. Il Ca­na­da ha an­nun­cia­to una coo­pe­ra­zio­ne più stret­ta lungo il suo con­fi­ne me­ri­dio­na­le. Men­tre le ta­rif­fe sono so­spe­se, pro­se­guo­no i ne­go­zia­ti per un ac­cor­do a lungo ter­mi­ne.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 1° FEB­BRA­IO 2025: TRUMP METTE IN ATTO LE MI­NAC­CE DI DAZI DO­GA­NA­LI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI - MES­SI­CO, CA­NA­DA E CINA REA­GI­SCO­NO

Do­nald Trump sta met­ten­do in pra­ti­ca le sue mi­nac­ce: le im­por­ta­zio­ni da Mes­si­co e Ca­na­da sa­ran­no tas­sa­te al 25% a par­ti­re dal 4 feb­bra­io 2025, men­tre le merci pro­ve­nien­ti dalla Cina sa­ran­no tas­sa­te al 10%. Anche il Ca­na­da im­por­rà da mar­te­dì ta­rif­fe del 25% sulle merci sta­tu­ni­ten­si. Cina e Mes­si­co hanno an­nun­cia­to con­tro­mi­su­re cor­ri­spon­den­ti. La Cina in­ten­de inol­tre pre­sen­ta­re un re­cla­mo al­l'Or­ga­niz­za­zio­ne mon­dia­le del com­mer­cio.

Ve­da­si anche l'ar­ti­co­lo del Tages-An­zei­ger del 2 feb­bra­io 2025.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 28 GEN­NA­IO 2025: TRUMP AN­NUN­CIA DAZI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DI MI­CRO­PRO­CES­SO­RI, PRO­DOT­TI FAR­MA­CEU­TI­CI E AC­CIA­IO DA TAI­WAN

Il Pre­si­den­te degli Stati Uniti Trump ha an­nun­cia­to du­ran­te la con­fe­ren­za del GOP che in­tro­dur­rà dazi sulle im­por­ta­zio­ni di mi­cro­pro­ces­so­ri, se­mi­con­dut­to­ri e pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci, pro­ve­nien­ti in par­ti­co­la­re da Tai­wan. L'o­biet­ti­vo è ri­por­ta­re la pro­du­zio­ne negli Stati Uniti. Ha inol­tre cri­ti­ca­to il «Chips & Scien­ce Act» del suo pre­de­ces­so­re Joe Biden, che pre­ve­de il ver­sa­men­to di 52 mi­liar­di di dol­la­ri alle im­pre­se per co­strui­re fab­bri­che negli Stati Uniti. Al posto delle sov­ven­zio­ni, Trump vuole uti­liz­za­re dazi ele­va­ti per in­co­rag­gia­re le im­pre­se a in­ve­sti­re negli Stati Uniti.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 27 GEN­NA­IO 2025: TRUMP RI­NUN­CIA AI DAZI SULLE IM­POR­TA­ZIO­NI DALLA CO­LOM­BIA DOPO UN AC­COR­DO SUI VOLI DI ESPUL­SIO­NE

In se­gui­to alla mi­nac­cia di Trump di im­por­re dazi e san­zio­ni, il pre­si­den­te co­lom­bia­no Gu­sta­vo Petro ha fatto mar­cia in­die­tro. In pre­ce­den­za, la Co­lom­bia si era ri­fiu­ta­ta di fare at­ter­ra­re due aerei mi­li­ta­ri sta­tu­ni­ten­si che tra­spor­ta­va­no mi­gran­ti de­por­ta­ti. Trump ha rea­gi­to an­nun­cian­do ta­rif­fe fino al 50% e altre san­zio­ni, co­strin­gen­do la Co­lom­bia ad ac­cet­ta­re le con­di­zio­ni degli Stati Uniti.

Ve­da­si anche l'ar­ti­co­lo del Tages-An­zei­ger del 27 gen­na­io 2025.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 20 GEN­NA­IO 2025: TRUMP AN­NUN­CIA DAZI SULLE MERCI PRO­VE­NIEN­TI DA MES­SI­CO E CA­NA­DA

Nel corso di una ce­ri­mo­nia nello Stu­dio Ovale, il Pre­si­den­te Trump ha an­nun­cia­to che dal 1° feb­bra­io 2025 im­por­rà dazi al­l'im­por­ta­zio­ne del 25% sulle merci pro­ve­nien­ti da Mes­si­co e Ca­na­da. L'o­biet­ti­vo è quel­lo di in­co­rag­gia­re i Paesi con­fi­nan­ti a in­tra­pren­de­re azio­ni più in­ci­si­ve con­tro l'im­mi­gra­zio­ne clan­de­sti­na e il con­trab­ban­do di fen­ta­nyl.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 20 GEN­NA­IO 2025: L'AM­MI­NI­STRA­ZIO­NE TRUMP PUB­BLI­CA L'OR­DI­NE ESE­CU­TI­VO «AME­RI­CA FIRST TRADE PO­LI­CY» 

Il gior­no del suo in­se­dia­men­to, il Pre­si­den­te Trump ha fir­ma­to l'or­di­ne ese­cu­ti­vo «Ame­ri­ca First Trade Po­li­cy», che pre­ve­de che le au­to­ri­tà sta­tu­ni­ten­si ef­fet­tui­no una re­vi­sio­ne com­ple­ta della po­li­ti­ca com­mer­cia­le degli Stati Uniti entro il 1° apri­le 2025, in­clu­den­do rac­co­man­da­zio­ni sulle cause del di­sa­van­zo com­mer­cia­le, sulle pra­ti­che slea­li dei part­ner com­mer­cia­li e sugli ac­cor­di esi­sten­ti. In quan­to im­por­tan­te part­ner com­mer­cia­le degli Stati Uniti, anche la Sviz­ze­ra farà parte di que­sta re­vi­sio­ne.


AG­GIOR­NA­MEN­TO DEL 13 GEN­NA­IO 2025: L'AM­MI­NI­STRA­ZIO­NE BIDEN AP­PRO­VA NUOVI CON­TROL­LI SULLE ESPOR­TA­ZIO­NI DI TEC­NO­LO­GIA PER L’IA A PAR­TI­RE DA METÀ MAG­GIO

Poco prima della fine del suo man­da­to, il pre­si­den­te uscen­te Biden ha im­po­sto con­trol­li sulle espor­ta­zio­ni di tec­no­lo­gia per l'IA. Gli Stati Uniti hanno in­ten­zio­ne di im­por­re quote sul­l'ac­ces­so della Sviz­ze­ra a im­por­tan­ti mi­cro­pro­ces­so­ri per l’IA a par­ti­re da metà mag­gio 2025. L'IA offre enor­mi op­por­tu­ni­tà al­l'e­co­no­mia sviz­ze­ra. La Sviz­ze­ra è po­si­zio­na­ta fa­vo­re­vol­men­te in que­sto set­to­re. È im­por­tan­te che le im­pre­se sviz­ze­re pos­sa­no sfrut­tar­ne ap­pie­no il po­ten­zia­le. La mi­su­ra sta­tu­ni­ten­se ren­de­reb­be l'ac­ces­so alle tec­no­lo­gie di IA più avan­za­te molto più dif­fi­ci­le per la ri­cer­ca e l'in­du­stria sviz­ze­ra. Molte do­man­de sono an­co­ra senza ri­spo­sta. La Con­fe­de­ra­zio­ne è chia­ma­ta a chia­ri­re ra­pi­da­men­te la si­tua­zio­ne con gli Stati Uniti e a cer­ca­re so­lu­zio­ni.

Ve­da­si anche l'ar­ti­co­lo della NZZ del 21 gen­na­io 2025.


Tutti gli svi­lup­pi del con­flit­to com­mer­cia­le in­ter­na­zio­na­le tra il 2018 e il 2024 sono di­spo­ni­bi­li qui.