Il fi­nan­zia­men­to del­l’A­VS e del co­ro­na­vi­rus non sono com­pa­ra­bi­li

«Ci sono soldi per tutto, tran­ne che per l'AVS!». Que­sta af­fer­ma­zio­ne si sente ri­pe­tu­ta­men­te nel­l'at­tua­le cam­pa­gna in vista del voto per l'in­tro­du­zio­ne di una tre­di­ce­si­ma ren­di­ta AVS. Si ri­fe­ri­sce ai mi­liar­di che lo Stato ha messo a di­spo­si­zio­ne per even­ti straor­di­na­ri come la pan­de­mia di co­ro­na­vi­rus, la guer­ra con­tro l'U­crai­na, il crol­lo del CS o la pe­nu­ria ener­ge­ti­ca. Spes­so non ci si rende conto che que­sti soldi sono de­bi­ti e pre­sti­ti che de­vo­no es­se­re re­sti­tui­ti. Que­sto è il mo­ti­vo per cui il fi­nan­zia­men­to del­l'A­VS non è pa­ra­go­na­bi­le a quel­lo del co­ro­na­vi­rus e di altri even­ti straor­di­na­ri.

Par­tia­mo da una sem­pli­ce ri­fles­sio­ne: sup­po­nia­mo che l'AVS sia stata ap­pe­na in­tro­dot­ta e che si debba de­ci­de­re come fi­nan­ziar­la. Come do­vreb­be es­se­re il fi­nan­zia­men­to per ga­ran­ti­re che le ren­di­te siano ga­ran­ti­te per i de­cen­ni fu­tu­ri e che i no­stri ni­po­ti ne be­ne­fi­ci­no an­co­ra senza es­se­re so­vrac­ca­ri­ca­ti du­ran­te la loro vita la­vo­ra­ti­va? Con l'as­sun­zio­ne di de­bi­ti o pre­sti­ti? Molti mi­liar­di ogni anno, con il ri­sul­ta­to che la mon­ta­gna di de­bi­ti di­ven­ta sem­pre più gran­de? Nes­su­no lo sug­ge­ri­reb­be se­ria­men­te. Ciò che sem­bra del tutto as­sur­do, in­ve­ce, è pro­prio quel­lo che si in­ten­de con l'af­fer­ma­zio­ne che lo Stato ha soldi per tutto tran­ne che per l'AVS: fi­nan­zia­re l'AVS at­tra­ver­so i de­bi­ti.

Even­ti straor­di­na­ri ri­chie­do­no fi­nan­zia­men­ti straor­di­na­ri

La Con­fe­de­ra­zio­ne non ha uti­liz­za­to i mezzi or­di­na­ri per il co­ro­na­vi­rus e i ri­fu­gia­ti ucrai­ni, né per il CS e l'in­du­stria elet­tri­ca. Si sa­reb­be in­de­bi­ta­to per farlo. Lo ha fatto per il co­ro­na­vi­rus, e in ma­nie­ra mas­sic­cia. Quasi tutta la spesa per il co­ro­na­vi­rus, per un to­ta­le di oltre 30 mi­liar­di di fran­chi, è stata fi­nan­zia­ta con il de­bi­to. Lo stes­so vale per gli aiuti alle per­so­ne in cerca di pro­te­zio­ne in Ucrai­na. E se il go­ver­no fe­de­ra­le fosse do­vu­to in­ter­ve­ni­re per aiu­ta­re il CS o l'in­du­stria elet­tri­ca, avreb­be do­vu­to pren­de­re in pre­sti­to molti soldi da altri paesi. Di fatto, però, non un solo fran­co è stato de­sti­na­to al CS o al­l'in­du­stria elet­tri­ca.

Nes­su­na pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le a cre­di­to

Ma l'AVS è fi­nan­zia­ta in modo com­ple­ta­men­te di­ver­so. Le spese (ren­di­te) sono co­per­te dalle en­tra­te cor­ren­ti. Que­sto co­sid­det­to fi­nan­zia­men­to a ri­par­ti­zio­ne è pre­vi­sto dalla legge. Ma il fatto che oggi le pen­sio­ni siano co­per­te in que­sto modo non si­gni­fi­ca che sia sem­pre stato così o che sarà sem­pre così. Il fi­nan­zia­men­to è at­tual­men­te sta­bi­le solo per­ché le fonti di de­na­ro sono state sol­le­ci­ta­te più volte negli ul­ti­mi anni (tra cui l'IVA e i con­tri­bu­ti sa­la­ria­li). Come sap­pia­mo, però, le en­tra­te du­re­ran­no an­co­ra per pochi anni (fino al 2030). Con l'in­tro­du­zio­ne di una tre­di­ce­si­ma ren­di­ta men­si­le, l'AVS tor­ne­reb­be im­me­dia­ta­men­te in rosso.

Il fi­nan­zia­men­to at­tra­ver­so il de­bi­to non è un'op­zio­ne in que­sta si­tua­zio­ne. In fin dei conti, l'AVS non sa­reb­be du­ra­ta 76 anni se fosse stata fi­nan­zia­ta con de­na­ro preso in pre­sti­to. Il solo costo degli in­te­res­si per il fi­nan­zia­men­to del de­bi­to l'a­vreb­be schiac­cia­ta da tempo. Eser­ci­zi di fi­nan­zia­men­to d’ur­gen­za come quel­li per il co­ro­na­vi­rus o il CS non sono adat­ti a un re­gi­me pen­sio­ni­sti­co che deve du­ra­re nel tempo e dal quale di­pen­do­no molte per­so­ne. La pan­de­mia di co­ro­na­vi­rus è fi­ni­ta e il CS è sto­ria pas­sa­ta. L'AVS, in­ve­ce, è qui per re­sta­re. Pa­ra­go­na­re il suo fi­nan­zia­men­to a quel­lo del co­ro­na­vi­rus e di altri even­ti straor­di­na­ri è quin­di com­ple­ta­men­te sba­glia­to.

L’AVS è la prin­ci­pa­le voce di spesa della Con­fe­de­ra­zio­ne

Anche l'af­fer­ma­zio­ne che non si spen­do­no soldi per l'AVS è sba­glia­ta: la Con­fe­de­ra­zio­ne spen­de più soldi per l'AVS che per tutti gli altri com­pi­ti. Una tre­di­ce­si­ma ren­di­ta AVS au­men­te­reb­be inol­tre il con­tri­bu­to fe­de­ra­le al­l'A­VS di un ul­te­rio­re mi­liar­do. Dal mo­men­to che tali fondi non sono oggi di­spo­ni­bi­li, do­vreb­be­ro es­se­re re­pe­ri­ti a sca­pi­to della po­po­la­zio­ne, ad esem­pio au­men­tan­do nuo­va­men­te l'IVA o ef­fet­tuan­do tagli al­tro­ve, ad esem­pio nella for­ma­zio­ne, nel­l'a­gri­col­tu­ra o nel­l'e­ser­ci­to. Dun­que: si trat­ta di ga­ran­ti­re l'AVS per tutte le ge­ne­ra­zio­ni e non di am­pliar­la at­tra­ver­so de­bi­ti e costi ele­va­ti.