Po­li­ti­ca mo­ne­ta­ria

Un tasso d’in­fla­zio­ne su­pe­rio­re all’8% è un segno di fal­li­men­to per i gran­di pro­mo­to­ri della po­li­ti­ca mo­ne­ta­ria.

La BNS non deve for­za­ta­men­te es­se­re ac­cla­ma­ta dagli at­to­ri del mer­ca­to.

Il punto di non ri­tor­no po­treb­be già es­se­re stato su­pe­ra­to

Le Ban­che cen­tra­li de­vo­no ora di­mo­stra­re di me­ri­ta­re la fi­du­cia

Ar­ri­ve­rà l’i­pe­rin­fla­zio­ne? 

Anche la Sviz­ze­ra quale eco­no­mia aper­ta ri­sen­te gli ef­fet­ti del con­flit­to.

La guer­ra in Ucrai­na por­te­rà anche a un'im­pen­na­ta del­l'in­fla­zio­ne nel no­stro paese.

La BNS deve poter agire in larga mi­su­ra in­di­pen­den­te­men­te dalla po­li­ti­ca.

Più a lungo dura l’in­fla­zio­ne, più vi sono dei per­den­ti.

Non si do­vreb­be sem­pli­ce­men­te sup­por­re che que­sta in­fla­zio­ne sia solo tem­po­ra­nea.