Mann schwingt Schweizer und EU-Fahne

Sviz­ze­ra-UE: eco­no­mie­suis­se so­stie­ne lo svi­lup­po isti­tu­zio­na­le della via bi­la­te­ra­le

Lo svi­lup­po isti­tu­zio­na­le è un pas­sag­gio ob­bli­ga­to se in­ten­dia­mo mi­glio­ra­re l’ac­ces­so del­l’e­co­no­mia sviz­ze­ra al mer­ca­to eu­ro­peo. Du­ran­te i ne­go­zia­ti, la Sviz­ze­ra dovrà cer­ca­re di man­te­ne­re la pro­pria in­di­pen­den­za nei set­to­ri chia­ve della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca.

​L’in­te­gra­zio­ne al mer­ca­to co­mu­ni­ta­rio è della mas­si­ma im­por­tan­za per una na­zio­ne espor­ta­tri­ce come la Sviz­ze­ra. In ef­fet­ti, il 60% delle espor­ta­zio­ni sviz­ze­re sono de­sti­na­te al­l’UE. Tut­ta­via, i ne­go­zia­ti ten­den­ti a mi­glio­ra­re il re­ci­pro­co ac­ces­so al mer­ca­to sono bloc­ca­ti dal 2008. Bi­so­gna ora sta­bi­li­re come eli­mi­na­re que­sto bloc­co. L’UE chie­de lo svi­lup­po isti­tu­zio­na­le degli ac­cor­di bi­la­te­ra­li.

Nel 2013, la Sviz­ze­ra e l’UE hanno ab­boz­za­to per la prima volta delle so­lu­zio­ni co­mu­ni. Le due parti stan­no fis­san­do i loro obiet­ti­vi nel­l’am­bi­to dei ne­go­zia­ti. eco­no­mie­suis­se so­stie­ne la po­si­zio­ne adot­ta­ta dal go­ver­no na­zio­na­le e pro­po­ne di com­ple­ta­re il man­da­to. Que­st’ul­ti­mo pre­ve­de tra l’al­tro che la Sviz­ze­ra man­ten­ga la pro­pria in­di­pen­den­za in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne le re­la­zio­ni eco­no­mi­che con Stati terzi, il di­rit­to fi­sca­le e il di­rit­to del la­vo­ro.

L’e­co­no­mia si op­po­ne per con­tro ad una sor­ve­glian­za di­ret­ta da parte della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea. Il re­go­la­men­to delle con­tro­ver­sie deve ba­sar­si sulla le­gi­sla­zio­ne degli ac­cor­di bi­la­te­ra­li. Il prin­ci­pio di una ri­pre­sa omo­ge­nea del di­rit­to eu­ro­peo in tutti gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li sem­bra op­por­tu­no nella mag­gio­ran­za dei set­to­ri. Per al­cu­ni set­to­ri, oc­cor­re tut­ta­via pre­ve­de­re il ri­co­no­sci­men­to di re­go­la­men­ta­zio­ni equi­va­len­ti in Sviz­ze­ra. Sa­pen­do che un si­mi­le ri­co­no­sci­men­to è già pre­vi­sto da una parte degli ac­cor­di, si trat­ta in que­sti ac­cor­di di man­te­ne­re re­go­le el­ve­ti­che equi­va­len­ti.

Un ter­gi­ver­sa­re nelle trat­ta­ti­ve non por­te­reb­be nulla alla Sviz­ze­ra. Al con­tra­rio, gli at­tua­li ac­cor­di de­vo­no poter es­se­re adat­ta­ti ra­pi­da­men­te al­l’e­vo­lu­zio­ne le­gi­sla­ti­va nel­l’am­bi­to del­l’UE. In caso con­tra­rio, l’in­te­gra­zio­ne al mer­ca­to eu­ro­peo si peg­gio­re­reb­be ul­te­rior­men­te.