Wanderweg

Bi­la­te­ra­li III: pro­se­gui­re sulla via sviz­ze­ra

L’es­sen­zia­le in breve:

  • eco­no­mie­suis­se ha ag­gior­na­to il suo dos­sier­po­li­ti­ca sugli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li III sulla base delle sche­de in­for­ma­ti­ve del Con­si­glio fe­de­ra­le.
  • La prima va­lu­ta­zio­ne del­l'e­si­to dei ne­go­zia­ti di po­li­ti­ca este­ra è po­si­ti­va.
  • La via bi­la­te­ra­le è la via della Sviz­ze­ra: dob­bia­mo con­ti­nua­re a per­cor­rer­la.

Al dos­sier­po­li­ti­ca

Con la con­clu­sio­ne ma­te­ria­le dei ne­go­zia­ti è stata rag­giun­ta una tappa im­por­tan­te: ora, la via bi­la­te­ra­le della Sviz­ze­ra con l'UE può es­se­re ga­ran­ti­ta e svi­lup­pa­ta ul­te­rior­men­te. Pa­ral­le­la­men­te, da qual­che tempo cir­co­la­no molte false in­for­ma­zio­ni sugli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li e sul nuovo pac­chet­to di ac­cor­di. Il nuovo dos­sier­po­li­ti­ca di eco­no­mie­suis­se sui Bi­la­te­ra­li III, re­cen­te­men­te ag­gior­na­to, for­ni­sce una pa­no­ra­mi­ca ba­sa­ta sui fatti del­l’e­si­to dei ne­go­zia­ti. Si basa sulle sche­de in­for­ma­ti­ve pub­bli­ca­te dal Con­si­glio fe­de­ra­le sui sin­go­li dos­sier ne­go­zia­li. L’o­biet­ti­vo è con­tri­bui­re a un di­bat­ti­to più obiet­ti­vo e in­for­ma­to.

La prima va­lu­ta­zio­ne dei Bi­la­te­ra­li III è po­si­ti­va

Per quan­to ri­guar­da i con­te­nu­ti del pac­chet­to di ac­cor­di di po­li­ti­ca este­ra ne­go­zia­ti, dal punto di vista del­l’e­co­no­mia si può trar­re una prima con­clu­sio­ne po­si­ti­va:

Il man­da­to del Con­si­glio fe­de­ra­le è stato rag­giun­to. Gra­zie al­l'ag­gior­na­men­to degli ac­cor­di sul mer­ca­to in­ter­no esi­sten­ti, l'ac­ces­so al mer­ca­to in­ter­no del­l'UE può es­se­re ga­ran­ti­to a lungo ter­mi­ne e su basi so­li­de. I pro­gram­mi di coo­pe­ra­zio­ne in de­ter­mi­na­ti set­to­ri, in par­ti­co­la­re nella ri­cer­ca e nello svi­lup­po at­tra­ver­so Ho­ri­zon Eu­ro­pe, sono va­lu­ta­ti da eco­no­mie­suis­se in modo par­ti­co­lar­men­te po­si­ti­vo. Inol­tre, il nuovo ac­cor­do sul­l'e­let­tri­ci­tà è un ele­men­to es­sen­zia­le per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za del­l'ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co della Sviz­ze­ra.

L’e­co­no­mia sa­lu­ta inol­tre con fa­vo­re il fatto che la clau­so­la di sal­va­guar­dia nel­l'Ac­cor­do sulla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne sia stata con­cre­tiz­za­ta. Ciò co­sti­tui­sce la base per poter pren­de­re prov­ve­di­men­ti in caso di gravi pro­ble­mi.

Una va­lu­ta­zio­ne ba­sa­ta sui fatti di­mo­stra che la de­le­ga­zio­ne ne­go­zia­le sviz­ze­ra è riu­sci­ta a strap­pa­re al­l'UE im­por­tan­ti con­ces­sio­ni e com­pro­mes­si. Gli in­te­res­si sviz­ze­ri sono tu­te­la­ti con nu­me­ro­se ec­ce­zio­ni in set­to­ri im­por­tan­ti.

La via bi­la­te­ra­le è la via sviz­ze­ra: dob­bia­mo con­ti­nua­re a per­cor­rer­la

Gli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li of­fro­no alla Sviz­ze­ra una par­te­ci­pa­zio­ne set­to­ria­le al mer­ca­to unico eu­ro­peo in de­ter­mi­na­ti set­to­ri di in­te­res­se. Negli am­bi­ti in cui vo­glia­mo ac­ces­so al mer­ca­to o coo­pe­ra­zio­ne, con­clu­dia­mo ac­cor­di e con­cor­dia­mo re­go­le co­mu­ni. In quel­li in cui non vo­glia­mo ac­cor­di, non ne fac­cia­mo. Gra­zie a que­sto ap­proc­cio sviz­ze­ro unico e su mi­su­ra, pos­sia­mo pre­ser­va­re la no­stra in­di­pen­den­za, la no­stra de­mo­cra­zia di­ret­ta e il no­stro fe­de­ra­li­smo, be­ne­fi­cian­do al con­tem­po dei van­tag­gi eco­no­mi­ci del mer­ca­to unico eu­ro­peo.

Ora, si trat­ta di raf­for­za­re que­sta via sviz­ze­ra, an­zi­ché met­ter­la a re­pen­ta­glio. In que­sti tempi in­cer­ti, con­trad­di­stin­ti dalla mi­nac­cia di una guer­ra com­mer­cia­le tra le gran­di po­ten­ze, un con­flit­to ar­ma­to alle porte del­l'Eu­ro­pa, le cre­scen­ti ten­sio­ni geo­po­li­ti­che e l'in­de­bo­li­men­to del mul­ti­la­te­ra­li­smo, re­la­zio­ni con­trat­tua­li sta­bi­li e fun­zio­na­li con l'UE, il no­stro part­ner com­mer­cia­le più im­por­tan­te, sono as­so­lu­ta­men­te es­sen­zia­li per il be­nes­se­re e la si­cu­rez­za della Sviz­ze­ra. Non esi­sto­no al­ter­na­ti­ve equi­va­len­ti alla via bi­la­te­ra­le e lo sta­tus quo non è un'op­zio­ne.

L'at­tua­zio­ne sul piano in­ter­no è ora fon­da­men­ta­le

La pros­si­ma tappa con­si­ste nel­l’at­tua­zio­ne a li­vel­lo della po­li­ti­ca in­ter­na. Oltre ai testi de­fi­ni­ti­vi degli ac­cor­di, per la va­lu­ta­zio­ne fi­na­le com­ples­si­va del pac­chet­to sono fon­da­men­ta­li le pro­po­ste spe­ci­fi­che per la sua at­tua­zio­ne. Al mo­men­to, que­sti ele­men­ti non sono an­co­ra di­spo­ni­bi­li. Se­con­do il Con­si­glio fe­de­ra­le, la pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne sul pac­chet­to di ac­cor­di do­vreb­be es­se­re aper­ta prima del­l'e­sta­te del 2025. eco­no­mie­suis­se pren­de­rà po­si­zio­ne sul pro­get­to in con­sul­ta­zio­ne a tempo de­bi­to.