L’iniziativa frena gli investimenti e complica il processo di successione aziendale
Dal punto di vista dell’economia, l’iniziativa 99% della Gioventù Socialista (GISO) non è un normale progetto fiscale.
- Essa è chiaramente ostile alle aziende, poiché attacca il cuore dell’imprenditorialità e indebolisce la il capitale delle aziende. Comporta nuovi ostacoli nei regolamenti di successione aziendale.
- Essa non è nemmeno un’iniziativa contro i ricchi, ma contro chi ha successo. Comporta una sovrimposizione del 150%.
- Essa non è un'iniziativa che abolisce presunti privilegi, ma introduce nuovi svantaggi per gli imprenditori, comportando anche una doppia imposizione economica.
Il processo di successione aziendale sarà notevolmente più difficile
Particolarmente colpite dall'iniziativa sono le PMI e le aziende familiari di medie dimensioni, in special modo gli imprenditori il cui patrimonio personale è legato all’azienda. Gli imprenditori dovrebbero pagare il 100% di imposte sui loro dividendi come reddito, oltre alle imposte sugli utili e sulla sostanza. Questo concerne i proprietari che detengono oltre il 10% della loro azienda, cioè principalmente le PMI. Per gli imprenditori di particolare successo, l’imposizione dei dividendi salirebbe alle stelle, passando da circa il 70% attuale al 150%, quindi più del doppio. Questi fondi mancherebbero dunque per gli investimenti, indebolendo così la capacità di innovare.
L’impatto sarebbe particolarmente grave nel processo di successione aziendale. Già oggi trovare un successore è una grande sfida per molti imprenditori. L'iniziativa acuisce fortemente il problema. Anche nelle piccole aziende, l’aumento di valore cumulato nel corso degli anni supera rapidamente il valore soglia dei CHF100'000. Con un’imposizione al 150%, in una fase già di per sé delicata, il successore dovrebbe pagare delle imposte anche su un aumento di valore fittizio. Questa sovrimposizione sul reddito da capitale riduce direttamente la sostanza e la stabilità delle aziende. I nuovi giovani proprietari dovrebbero contrarre dei debiti supplementari poiché la successione diventerebbe più cara. Aumenterebbe notevolmente il rischio che gli accordi di successione - all'interno o all'esterno della famiglia - falliscano. Anche i posti di lavoro sarebbero in pericolo. Tutto ciò è assurdo – la Gioventù Socialista (GISO) indebolisce la nostra piazza economica e la nostra imprenditorialità.
La Gioventù Socialista (GISO) sbaglia a definire i «grandi azionisti» quali nemici
Il divieto dell’imposizione parziale dei dividendi è altrettanto assurdo, poiché concerne soprattutto i proprietari delle PMI. La Gioventù Socialista (GISO) incita un’azione populista contro i «grandi azionisti» che, contrariamente ai salariati, dovrebbero pagare le imposte solo su una parte del loro reddito. Non si rendono invece conto che solo chi possiede più del 10% di una società può richiedere un’imposizione parziale. La maggior parte dei cosiddetti "grandi azionisti" sono proprietari, per esempio, di vivai, produttori di strumenti di precisione, costruttori di cucine, ecc. .Inoltre, gli utili che oggi sottostanno ad un’imposizione più vantaggiosa, sono però soggetti all'imposta sugli utili a livello aziendale. Tenerne conto al momento dell’imposizione dei dividendi è pratica corrente a livello internazionale e porta a un’uguale imposizione per gli imprenditori e i lavoratori indipendenti. Senza questa regola, ci sarebbe una doppia imposizione economica ingiustificata e con essa una discriminazione degli imprenditori.
Ecco perché economiesuisse e tutte le associazioni economiche chiedono un chiaro rifiuto dell’iniziativa 99%.