Ini­zia­ti­va sulle borse di stu­dio: una cen­tra­liz­za­zio­ne co­sto­sa

Il pros­si­mo 14 giu­gno, gli elet­to­ri sviz­ze­ri do­vran­no vo­ta­re su un nuovo ar­ti­co­lo co­sti­tu­zio­na­le che ob­bli­ga la Con­fe­de­ra­zio­ne – in­ve­ce dei can­to­ni come è il caso at­tual­men­te – ad oc­cu­par­si del­l’at­tri­bu­zio­ne di borse di stu­dio agli stu­den­ti (“ini­zia­ti­va sulle borse di stu­dio”).

​L’i­ni­zia­ti­va de­v’es­se­re re­spin­ta per varie ra­gio­ni. La prima è che essa raf­for­ze­reb­be la cen­tra­liz­za­zio­ne nel­l’am­bi­to dello Stato. La Con­fe­de­ra­zio­ne do­vreb­be re­go­la­re tutto pro­prio quan­do il prin­ci­pio della sus­si­dia­rie­tà è stato san­ci­to nella Co­sti­tu­zio­ne a se­gui­to della “Nuova pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria”. In virtù di que­sto prin­ci­pio, i com­pi­ti sta­ta­li de­vo­no re­sta­re ad un li­vel­lo il più pos­si­bi­le vi­ci­no ai cit­ta­di­ni. Un’al­tra ra­gio­ne è che un’e­sten­sio­ne dei com­pi­ti fe­de­ra­li im­pli­ca ge­ne­ral­men­te dei costi sup­ple­men­ta­ri. Tutti sa­reb­be­ro messi sullo stes­so piano anche se la si­tua­zio­ne varia for­te­men­te da una re­gio­ne al­l’al­tra. Que­sta ini­zia­ti­va che ga­ran­ti­sce ad ogni stu­den­te un red­di­to di base di 24'000 fran­chi al­l’an­no com­por­te­reb­be un au­men­to dei costi di 500 mi­lio­ni di fran­chi al­l’an­no.

La con­ces­sio­ne di borse di stu­dio a li­vel­lo delle alte scuo­le è un com­pi­to con­giun­to della Con­fe­de­ra­zio­ne e dei can­to­ni. Se­di­ci can­to­ni, che rap­pre­sen­ta­no quasi il 70% della po­po­la­zio­ne re­si­den­te in Sviz­ze­ra, hanno ra­ti­fi­ca­to un con­cor­da­to sulle borse di stu­dio e si sono così do­ta­ti di una nor­ma­ti­va co­mu­ne. In caso di ri­fiu­to del­l’i­ni­zia­ti­va, il con­tro­pro­get­to en­tre­reb­be au­to­ma­ti­ca­men­te in vi­go­re. Que­st’ul­ti­mo pre­ve­de che la Con­fe­de­ra­zio­ne so­sten­ga fi­nan­zia­ria­men­te i can­to­ni che ri­spet­ta­no i cri­te­ri di con­ces­sio­ne in­ter­can­to­na­li. Que­sta so­lu­zio­ne è ma­te­rial­men­te ap­pro­pria­ta: essa ri­spet­ta la so­vra­ni­tà dei can­to­ni in ma­te­ria di de­ci­sio­ni, in­ci­tan­do­li ad ade­ri­re al con­cor­da­to.

eco­no­mie­suis­se si im­pe­gna per ga­ran­ti­re una prio­ri­tà dello stan­zia­men­to di fondi sta­ta­li nella for­ma­zio­ne e nella ri­cer­ca in oc­ca­sio­ne. I mezzi de­vo­no es­se­re però uti­liz­za­ti in modo da rag­giun­ge­re un ef­fet­to mi­ra­to. Que­sto non sa­reb­be il caso con l’i­ni­zia­ti­va sulle borse di stu­dio. La pro­mo­zio­ne ba­sa­ta sul prin­ci­pio del­l’in­naf­fia­to­io non è mai stata par­ti­co­lar­men­te ef­fi­ca­ce. In caso d’ac­cet­ta­zio­ne, bi­so­gna at­ten­der­si che altri com­pi­ti nel set­to­re della for­ma­zio­ne e della ri­cer­ca ven­ga­no messi da parte. Que­sto non sa­reb­be giu­sto né giu­sto né lun­gi­mi­ran­te.