Stapel mit Dokumenten darauf liegt ein Gerichtshammer

Il pe­ri­co­lo­so cam­mi­no verso la com­mer­cia­liz­za­zio­ne del no­stro di­rit­to

Lo scor­so di­cem­bre il Con­si­glio fe­de­ra­le ha pre­sen­ta­to un mes­sag­gio sulla tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va. Gli stru­men­ti pri­va­ti com­por­ta­no un alto ri­schio di ame­ri­ca­niz­za­zio­ne del si­ste­ma giu­ri­di­co sviz­ze­ro. eco­no­mie­suis­se si op­po­ne ri­so­lu­ta­men­te a due pro­po­ste: lo svi­lup­po del­l’a­zio­ne delle as­so­cia­zio­ni e l’in­tro­du­zio­ne della li­qui­da­zio­ne col­let­ti­va a sca­pi­to della piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra. Le im­pre­se do­mi­ci­lia­te nei Paesi Bassi hanno già fatto espe­rien­ze ne­ga­ti­ve di­sa­stro­se con i ri­cor­si col­let­ti­vi. Di fron­te al nuovo pro­get­to di legge del Con­si­glio fe­de­ra­le, un av­vo­ca­to sviz­ze­ro e un av­vo­ca­to olan­de­se stan­no di­scu­ten­do gli er­ro­ri da evi­ta­re.

Alla fine del 2021, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha adot­ta­to il mes­sag­gio sulla tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va. Esso pro­po­ne di esten­de­re l’a­zio­ne delle as­so­cia­zio­ni per l’i­nol­tro di ri­chie­ste di ri­sar­ci­men­to e di in­tro­dur­re delle li­qui­da­zio­ni col­let­ti­ve a sca­pi­to della piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra. Ciò equi­var­reb­be a un cam­bio di pa­ra­dig­ma pro­ce­du­ra­le e sa­reb­be per di­ver­se ra­gio­ni estre­ma­men­te dan­no­so per la Sviz­ze­ra come mo­del­lo di suc­ces­so. In par­ti­co­la­re, apri­reb­be la porta al­l'in­du­stria del con­ten­zio­so in­ter­na­zio­na­le.

AZIO­NI COL­LET­TI­VE CO­STAN­TE­MEN­TE RAF­FOR­ZA­TE

Con il suo pro­get­to di legge, il Con­si­glio fe­de­ra­le apre la porta ad un’a­me­ri­ca­niz­za­zio­ne del no­stro si­ste­ma giu­ri­di­co. Apre il vaso di Pan­do­ra, in­ve­ce di trar­re in­se­gna­men­to dalle le­zio­ni delle espe­rien­ze ne­ga­ti­ve fatte da altri paesi. Nei Paesi Bassi, per di­ver­si anni si sono fatte espe­rien­ze con un si­ste­ma giu­ri­di­co che ha in­tro­dot­to e con­ti­nua­men­te raf­for­za­to gli stru­men­ti di ri­cor­so col­let­ti­vo. Que­sto sguar­do oltre con­fi­ne mo­stra chia­ra­men­te che l'in­tro­du­zio­ne degli stru­men­ti pre­vi­sti por­te­reb­be ra­pi­da­men­te a cause in­con­trol­la­bi­li anche in Sviz­ze­ra.

UNO SGUAR­DO AL DI LÀ DELLE FRON­TIE­RE MO­STRA CHIA­RA­MEN­TE I PE­RI­CO­LI

In un col­lo­quio con Isa­bel­la Wi­jn­berg, esper­ta e av­vo­ca­to in uno dei più im­por­tan­ti studi di av­vo­ca­tu­ra olan­de­si, eco­no­mie­suis­se co­glie l’oc­ca­sio­ne per esa­mi­na­re gli svi­lup­pi nei Paesi Bassi. L’e­spe­rien­za mo­stra che le azio­ni col­let­ti­ve hanno un im­pat­to di vasta por­ta­ta sulle azien­de. Ri­chie­do­no tempo e sono sem­pre molto me­dia­tiz­za­te. Que­ste pro­ce­du­re sono così re­go­lar­men­te av­via­te o al­me­no fa­ci­li­ta­te da «fi­nan­zia­to­ri terzi».

INE­VI­TA­BI­LI AU­MEN­TI DI PREZ­ZO PER I CON­SU­MA­TO­RI

L’in­tro­du­zio­ne di stru­men­ti di tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va nel si­ste­ma giu­ri­di­co sviz­ze­ro por­reb­be le im­pre­se nel mi­ri­no; esse sa­reb­be­ro con­fron­ta­te a mag­gio­ri ri­schi in ma­te­ria di re­spon­sa­bi­li­tà. Ciò si tra­dur­reb­be non solo in un au­men­to ge­ne­ra­le dei prez­zi per noi con­su­ma­to­ri, ma avreb­be inol­tre gravi con­se­guen­ze per il no­stro si­ste­ma eco­no­mi­co e il mo­del­lo di suc­ces­so della Sviz­ze­ra, a causa del po­ten­zia­le d’a­bu­so ine­ren­te a si­mi­li stru­men­ti a sca­pi­to di tutte le im­pre­se. L’e­co­no­mia con­ti­nua dun­que ad op­por­si una­ni­me­men­te al­l’in­tro­du­zio­ne di stru­men­ti giu­di­zia­ri che non sono usua­li nel no­stro si­ste­ma giu­ri­di­co e con i quali non ab­bia­mo espe­rien­za. Essa in­ten­de im­pe­di­re la com­mer­cia­liz­za­zio­ne del si­ste­ma giu­ri­di­co sviz­ze­ro.

Un’am­pia in­ter­vi­sta su que­sti svi­lup­pi e i re­la­ti­vi pe­ri­co­li per il si­ste­ma giu­ri­di­co è stata pub­bli­ca­ta il 10 gen­na­io 2022 nella «Ju­slet­ter».

Al­l'in­ter­vi­sta (de)