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Il Con­si­glio na­zio­na­le ri­fiu­ta la tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va – il Con­si­glio degli Stati è chia­ma­to a se­guir­lo

L’es­sen­zia­le in breve:

  • Il Con­si­glio na­zio­na­le si è fer­ma­men­te op­po­sto al­l'in­tro­du­zio­ne delle azio­ni col­let­ti­ve, una de­ci­sio­ne ac­col­ta con fa­vo­re dal­l’e­co­no­mia.
  • La pro­po­sta avreb­be in­ter­fe­ri­to in modo mas­sic­cio con il col­lau­da­to si­ste­ma giu­ri­di­co sviz­ze­ro.
  • Il Con­si­glio degli Stati deve spaz­za­re via una volta per tutte que­sta pro­po­sta pe­ri­co­lo­sa e non al passo con i tempi.

Il Con­si­glio na­zio­na­le si è espres­so con­tro l'in­tro­du­zio­ne di un si­ste­ma di tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va in Sviz­ze­ra. Il pro­get­to in que­stio­ne, ap­pa­ren­te­men­te in­no­cuo, avreb­be com­por­ta­to un ra­di­ca­le cam­bia­men­to di pa­ra­dig­ma nel si­ste­ma giu­ri­di­co sviz­ze­ro, in­ne­scan­do un’e­vo­lu­zio­ne e ri­vo­lu­zio­ne che avreb­be fa­vo­ri­to un'in­du­stria del con­ten­zio­so sul mo­del­lo di quel­la di altri paesi.  

Ri­schio di on­da­te di azio­ni col­let­ti­ve

Que­sto pro­get­to era in real­tà un lupo tra­ve­sti­to da pe­co­ra. Il ri­schio era che emer­ges­se un nuovo tipo di azio­ne ag­gres­si­va e che avrem­mo as­si­sti­to a on­da­te di azio­ni col­let­ti­ve che avreb­be­ro pe­sa­to so­prat­tut­to sulle im­pre­se, ma in ul­ti­ma ana­li­si anche sui con­su­ma­to­ri. L'e­spe­rien­za di altri paesi, so­prat­tut­to in Eu­ro­pa, di­mo­stra che le azio­ni col­let­ti­ve non aiu­ta­no le parti lese, ma ar­ric­chi­sco­no gli av­vo­ca­ti e co­lo­ro che fi­nan­zia­no le cause. 

La Sviz­ze­ra di­spo­ne già di stru­men­ti giu­ri­di­ci fun­zio­nan­ti

L'or­di­na­men­to giu­ri­di­co sviz­ze­ro pre­ve­de già stru­men­ti per l'e­ser­ci­zio col­let­ti­vo dei di­rit­ti che fun­zio­na­no, come l'a­zio­ne delle or­ga­niz­za­zio­ni e le pro­ce­du­re di ri­so­lu­zio­ne delle con­tro­ver­sie. L'in­tro­du­zio­ne di un si­ste­ma di tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le col­let­ti­va non solo avreb­be crea­to ri­schi eco­no­mi­ci, ma avreb­be anche com­pro­mes­so in modo per­ma­nen­te la cer­tez­za del di­rit­to in Sviz­ze­ra.  

Una de­ci­sio­ne che deve es­se­re con­fer­ma­ta anche dal Con­si­glio degli Stati

La di­scus­sio­ne non è an­co­ra fi­ni­ta: al­l'i­ni­zio di apri­le, la Com­mis­sio­ne degli af­fa­ri giu­ri­di­ci del Con­si­glio degli Stati (CAG-S) esa­mi­ne­rà il pro­get­to. eco­no­mie­suis­se spera che anche il Con­si­glio degli Stati ri­co­no­sca i segni del tempo e sep­pel­li­sca de­fi­ni­ti­va­men­te il pe­ri­co­lo­so pro­get­to del Con­si­glio fe­de­ra­le. Una piaz­za eco­no­mi­ca forte ha bi­so­gno di un si­ste­ma giu­ri­di­co af­fi­da­bi­le, non del ri­schio di de­nun­ce in­giu­sti­fi­ca­te.