L’ef­fet­to far­fal­la

I bloc­chi di In­ter­net da parte dello Stato non sod­di­sfa­no le sfide del mondo di­gi­ta­le e in­ter­con­nes­so.

Inu­ti­li e in­va­si­vi, sono un pe­ri­co­lo per la li­ber­tà d’in­for­ma­zio­ne ed eco­no­mi­ca. Que­sto ap­proc­cio, anche se pieno di buone in­ten­zio­ni, de­v’es­se­re ri­fiu­ta­to. Una gran­de al­lean­za di as­so­cia­zio­ni del set­to­re tec­no­lo­gi­co sviz­ze­ro è go­ver­na­to in que­sto modo. Co­no­sce­te l’ef­fet­to far­fal­la: “il bat­ti­to d’ali di una far­fal­la in Bra­si­le può pro­vo­ca­re un tor­na­do in Texas?” Que­sto rias­su­me il fe­no­me­no se­con­do il quale anche un pic­co­lo cam­bia­men­to può, a lungo ter­mi­ne, scon­vol­ge­re l’in­te­ro si­ste­ma. Que­sto ac­ca­de spes­so – ma si tende a di­men­ti­car­lo – du­ran­te gli in­ter­ven­ti nor­ma­ti­vi. Che sia in­ten­zio­na­le o meno, il ri­sul­ta­to è lo stes­so: si in­de­bo­li­sco­no, leg­ger­men­te, dei prin­ci­pi im­por­tan­ti.

 

Esem­pio sulla legge del gioco d’az­zar­do

La scor­sa pri­ma­ve­ra, il Con­si­glio degli Stati ha op­ta­to per la pre­clu­sio­ne e la cen­su­ra su In­ter­net nel con­te­sto della legge sul gioco d’az­zar­do. Il Con­si­glio Na­zio­na­le deve ora ag­giu­sta­re il tiro al­l’ul­ti­mo mi­nu­to. Tut­ta­via, il Par­la­men­to non sem­bra es­se­re più con­cen­tra­to sul­l’es­sen­zia­le.
In con­cre­to: dopo l’ul­ti­ma re­vi­sio­ne sul gioco d’az­zar­do, i ca­si­nò sono am­mes­si in Sviz­ze­ra. Tut­ta­via, non pos­so­no pro­por­re il gioco d’az­zar­do su In­ter­net. Al­l'in­sa­pu­ta del pub­bli­co, il Con­si­glio degli Stati ha cen­su­ra­to In­ter­net per pro­teg­ge­re i ca­si­nò sviz­ze­ri. Que­sto è il senno di poi di un er­ro­re, per­ché è stato sot­to­va­lu­ta­to il di­na­mi­smo con cui il gioco d’az­zar­do sa­reb­be cre­sciu­to, so­prat­tut­to su In­ter­net. I gran­di ca­si­nò sviz­ze­ri si tro­va­no ad af­fron­ta­re la cre­scen­te con­cor­ren­za dal­l’e­ste­ro, come i fondi della lot­te­ria, le fe­de­ra­zio­ni spor­ti­ve o l’AVS. È quin­di giun­to il mo­men­to che il Con­si­glio degli Stati con­ce­da ai ca­si­nò sviz­ze­ri il di­rit­to di son­da­re i loro clien­ti on­li­ne.

Il Con­si­glio degli Stati vuole cen­su­ra­re – bloc­can­do l’ac­ces­so a In­ter­net

Il Con­si­glio degli Stati vuole an­da­re oltre e, di con­se­guen­za, manca to­tal­men­te l’o­biet­ti­vo. Oltre ad evi­ta­re ai for­ni­to­ri stra­nie­ri di pro­por­re gio­chi d’az­zar­do per gli uten­ti sviz­ze­ri, pre­ten­de anche di ga­ran­ti­re il ri­spet­to di tale di­vie­to.

Come fun­zio­ne­rà su In­ter­net? Bloc­can­do l’ac­ces­so de­cre­ta­to dallo Stato, ri­spon­de il Con­si­glio degli Stati. Gli uten­ti sviz­ze­ri do­vran­no es­se­re te­nu­ti al­l’o­scu­ro dalle of­fer­te stra­nie­re – per legge e con le buone o le cat­ti­ve. Per que­sto, dei fun­zio­na­ri fe­de­ra­li ela­bo­re­ran­no delle liste di bloc­co che in se­gui­to do­vran­no es­se­re con­trol­la­te quo­ti­dia­na­men­te e i for­ni­to­ri di ser­vi­zi In­ter­net bloc­che­ran­no l’ac­ces­so a tutte le of­fer­te che vi fi­gu­ra­no. Al­l’in­sa­pu­ta del pub­bli­co, il Con­si­glio degli Stati ha cen­su­ra­to In­ter­net per pro­teg­ge­re i ca­si­nò sviz­ze­ri.
 

I bloc­chi della rete nuoc­cio­no gra­ve­men­te al­l’e­co­no­mia

Nulla giu­sti­fi­ca que­sti bloc­chi nel set­to­re del gioco d’az­zar­do, come al­tro­ve. Fi­no­ra, la Sviz­ze­ra non li ap­pli­ca nem­me­no in casi di reati gravi. A giu­sto ti­to­lo, come di­mo­stra un con­fron­to con l’e­ste­ro.

I bloc­chi della rete sono inu­ti­li per­ché pos­so­no fa­cil­men­te es­se­re ag­gi­ra­ti. E nuoc­cio­no al­l’e­co­no­mia del no­stro paese: que­st’ul­ti­mo ha bi­so­gno di un dia­lo­go aper­to, si­cu­ro e sta­bi­le per of­fri­re dei ser­vi­zi on­li­ne o ge­sti­re in modo ef­fi­ca­ce dei pro­ces­si in­ter­ni alle azien­de. Bloc­ca­re l’ac­ces­so è una mas­sic­cia in­ter­fe­ren­za in que­sto si­ste­ma e com­pro­met­te l’in­fra­strut­tu­ra della rete. Tale bloc­co cree­reb­be anche un pre­ce­den­te po­li­ti­co ca­ri­co di con­se­guen­ze. Uber non piace? Bloc­co della rete. Za­lan­do non piace? Bloc­co della rete. Airbnb non piace? Bloc­co della rete.

Ov­via­men­te, è sba­glia­to e pe­ri­co­lo­so pen­sa­re che i bloc­chi di ac­ces­so pos­sa­no aiu­ta­re a ge­sti­re le sfide del cam­bia­men­to tec­no­lo­gi­co. La Sviz­ze­ra, ben col­le­ga­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le, be­ne­fi­cia di un In­ter­net li­be­ro, le im­pre­se pos­so­no ser­vi­re i pro­pri clien­ti in tutto il mondo e le azien­de sviz­ze­re pos­so­no – dalla Sviz­ze­ra – svol­ge­re con suc­ces­so la loro at­ti­vi­tà al­l’e­ste­ro. 

La po­li­ti­ca deve ade­ri­re alla rete aper­ta

In un co­mu­ni­ca­to stam­pa, una vasta al­lean­za di as­so­cia­zio­ni e azien­de nel set­to­re tec­no­lo­gi­co met­to­no in guar­dia sui pe­ri­co­li dei bloc­chi della rete. eco­no­mie­suis­se so­stie­ne que­ste af­fer­ma­zio­ni ed è chia­ra­men­te con­tra­ria al bloc­co del­l’ac­ces­so a In­ter­net. Non passa gior­no senza che si di­scu­ta del tema della di­gi­ta­liz­za­zio­ne del­l’e­co­no­mia.
I mo­del­li di bu­si­ness cam­bia­no, la no­stra eco­no­mia di­pen­de sem­pre più da un In­ter­net li­be­ra­men­te ac­ces­si­bi­le. Come il bat­ti­to d’ali di una far­fal­la, anche il più pic­co­lo mo­vi­men­to può dun­que avere un im­pat­to enor­me su tutto il no­stro si­ste­ma eco­no­mi­co.

È tempo per la po­li­ti­ca di ri­co­no­scer­lo e di im­pe­gnar­si per l’a­per­tu­ra della rete. Di primo ac­chi­to, le bar­rie­re de­ci­se dal Con­si­glio degli Stati sem­bra­no un pic­co­lo in­ter­ven­to che so­stie­ne gli at­to­ri na­zio­na­li del gioco d’az­zar­do. Ma avreb­be­ro gravi con­se­guen­ze per l’e­co­no­mia e per la li­ber­tà di in­for­ma­zio­ne. Spet­ta ora al Con­si­glio Na­zio­na­le do­ma­re la far­fal­la prima che di­ven­ti un mo­stro.
 

Li­ber­tà d’in­tra­pren­de­re

Il suc­ces­so eco­no­mi­co si basa sullo spi­ri­to im­pren­di­to­ria­le. Le im­pre­se hanno bi­so­gno della mas­si­ma li­ber­tà di ma­no­vra per po­ter­si svi­lup­pa­re.