Aper­tu­ra ben­zi­nai: una so­lu­zio­ne lo­gi­ca

​eco­no­mie­suis­se sa­lu­ta la de­ci­sio­ne presa dal Con­si­glio na­zio­na­le di sem­pli­fi­ca­re una re­go­la­men­ta­zio­ne dif­fi­cil­men­te giu­sti­fi­ca­bi­le: i ne­go­zi delle sta­zio­ni di ben­zi­na si­tua­ti sugli assi stra­da­li im­por­tan­ti e sulle aree au­to­stra­da­li po­tran­no of­fri­re tutto il loro as­sor­ti­men­to di pro­dot­ti anche la do­me­ni­ca e tutta la notte.
La di­spo­si­zio­ne as­sur­da che ob­bli­ga i ne­go­zi delle sta­zio­ni di ben­zi­na a ri­dur­re la su­per­fi­cie com­mer­cia­le du­ran­te la notte è abo­li­ta. Que­sta di­spo­si­zio­ne era inu­ti­le dal mo­men­to che il per­so­na­le era co­mun­que in ser­vi­zio. Nel­l’ot­ti­ca del con­su­ma­to­re, è in­com­pren­si­bi­le poter ac­qui­sta­re un caffè, un sand­wi­ch o dello chewing-gum 24 ore su 24, ma non una pizza sur­ge­la­ta o del­l’in­sa­la­ta.

Resta tut­ta­via una con­di­zio­ne da sod­di­sfa­re af­fin­ché un ne­go­zio possa apri­re la do­me­ni­ca e la notte: esso deve pro­por­re solo pro­dot­ti che ri­spon­da­no ai bi­so­gni dei viag­gia­to­ri. Que­sta li­be­ra­liz­za­zio­ne “blan­da” cor­ri­spon­de alle aspet­ta­ti­ve della po­po­la­zio­ne e me­ri­ta di es­se­re so­ste­nu­ta. Il Con­si­glio na­zio­na­le con­di­vi­de que­sto pa­re­re – il Con­si­glio degli Stati sem­bra in­ten­zio­na­to a se­guir­lo.