stetoskop

Le au­to­ri­tà di Zu­ri­go pro­pon­go­no di tas­sa­re le cli­ni­che pri­va­te

Ap­pe­na quat­tro anni fa il 52 per­cen­to del­l’e­let­to­ra­to zu­ri­ghe­se si è di­chia­ra­to con­tra­rio al­l’in­tro­du­zio­ne di un fondo di so­ste­gno nella legge sugli ospe­da­li. Ora il Con­si­glio di Stato pre­sen­ta un di­se­gno di legge con il quale in­ten­de nuo­va­men­te fare cassa sui pa­zien­ti con un’as­si­cu­ra­zio­ne com­ple­men­ta­re. Que­sta im­po­sta, strut­tu­ra­ta su cri­te­ri ar­bi­tra­ri, rap­pre­sen­ta un at­tac­co mi­ra­to alle cli­ni­che pri­va­te.

Le au­to­ri­tà del Can­to­ne di Zu­ri­go in­ten­do­no sa­na­re le pro­prie fi­nan­ze con una sorta di im­po­sta san­zio­na­to­ria sui gua­da­gni de­ri­van­ti dai trat­ta­men­ti for­ni­ti ai pa­zien­ti con un’as­si­cu­ra­zio­ne com­ple­men­ta­re. A be­ne­fi­cia­re di que­sta nuova im­po­sta, strut­tu­ra­ta in modo for­te­men­te pro­gres­si­vo, sa­ran­no gli ospe­da­li pub­bli­ci, i quali sono eso­ne­ra­ti dal pre­lie­vo se di­mo­stra­no che i pa­zien­ti con as­si­cu­ra­zio­ne com­ple­men­ta­re da loro cu­ra­ti sono meno del 20 per­cen­to. Per gli ospe­da­li pri­va­ti, in­ve­ce, lo sce­na­rio è com­ple­ta­men­te di­ver­so: le cli­ni­che pri­va­te con più del 35 per­cen­to di pa­zien­ti con as­si­cu­ra­zio­ne com­ple­men­ta­re sa­reb­be­ro te­nu­te a ver­sa­re un’a­li­quo­ta fi­sca­le mar­gi­na­le pari al 30 per­cen­to dei gua­da­gni come im­po­sta sup­ple­ti­va. A que­sta, in­fat­ti, de­vo­no es­se­re ag­giun­te le im­po­ste or­di­na­rie.

Il di­se­gno di legge delle au­to­ri­tà di Zu­ri­go ha sor­pre­so tutti, per­ché sol­tan­to nel 2012 l’e­let­to­ra­to aveva re­spin­to l’in­tro­du­zio­ne di un onere ana­lo­go sui trat­ta­men­ti for­ni­ti ai pa­zien­ti con as­si­cu­ra­zio­ni com­ple­men­ta­ri. La pro­po­sta di legge, inol­tre, non fa­vo­ri­sce le au­to­ri­tà pub­bli­che, né a breve né a lungo ter­mi­ne, per­ché sotto vari aspet­ti è un clas­si­co boo­me­rang:

  • Pren­de­re una de­ci­sio­ne che va con­tro l’o­pi­nio­ne del­l’e­let­to­ra­to è piut­to­sto pre­oc­cu­pan­te a li­vel­lo di po­li­ti­ca na­zio­na­le e va a col­pi­re la cre­di­bi­li­tà delle au­to­ri­tà.
  • Per come è pen­sa­ta, l’im­po­sta in­te­res­sa uni­ca­men­te le cli­ni­che pri­va­te, si basa su cri­te­ri ar­bi­tra­ri e au­men­ta l’in­cer­tez­za del di­rit­to. In que­sto modo si in­de­bo­li­sce l’i­ni­zia­ti­va pri­va­ta e quin­di l’in­no­va­zio­ne del si­ste­ma sa­ni­ta­rio.  
  • La legge fe­de­ra­le sul­l’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie pre­ve­de che vi sia una con­cor­ren­za re­go­la­men­ta­ta tra i vari ospe­da­li ba­sa­ta sui ser­vi­zi for­ni­ti. Non è pre­vi­sta la pos­si­bi­li­tà di at­tin­ge­re ai gua­da­gni ot­te­nu­ti pri­va­ta­men­te per mo­ti­vi pu­ra­men­te fi­sca­li, per­ché in que­sto modo si in­de­bo­li­sce l’im­pe­gno dei sog­get­ti in­te­res­sa­ti e, a medio ter­mi­ne, si pro­vo­ca un au­men­to dei premi.
  • Il di­ver­so trat­ta­men­to ri­ser­va­to agli ospe­da­li pub­bli­ci e a quel­li pri­va­ti va quin­di ad al­te­ra­re la con­cor­ren­za ba­sa­ta sui ser­vi­zi of­fer­ti e que­sto può por­ta­re a scel­te di in­ve­sti­men­to er­ra­te, che alla fine an­dran­no a pro­vo­ca­re un rin­ca­ro delle as­si­cu­ra­zio­ni di base. Inol­tre, gli ospe­da­li pub­bli­ci sa­ran­no co­stret­ti a in­ve­sti­re di più, visto che le cli­ni­che pri­va­te non po­tran­no più farlo e i fondi ne­ces­sa­ri do­vran­no es­se­re sbor­sa­ti dalle au­to­ri­tà sta­ta­li e da tutti co­lo­ro che ver­sa­no i premi.
  • La nuova im­po­sta sugli ospe­da­li pu­ni­sce dun­que le cli­ni­che che ope­ra­no come azien­de. Que­sti sog­get­ti, tut­ta­via, sono fon­da­men­ta­li per il si­ste­ma sa­ni­ta­rio per­ché ga­ran­ti­sco­no che que­st’ul­ti­mo abbia le ri­sor­se fi­nan­zia­rie di cui ha bi­so­gno anche in fu­tu­ro.
  • Que­sta pro­po­sta di legge scon­vol­ge il de­li­ca­to equi­li­brio su cui si fonda il si­ste­ma sa­ni­ta­rio sviz­ze­ro e po­treb­be por­ta­re a un mag­gio­re ri­cor­so alla sa­ni­tà sta­ta­le, le cui pre­sta­zio­ni po­treb­be­ro di­ven­ta­re più co­sto­se o es­se­re ra­zio­na­te per per­met­te­re la co­per­tu­ra dei costi. 

Se Zu­ri­go de­ci­des­se dav­ve­ro di in­tro­dur­re que­sta nuova im­po­sta sa­reb­be un se­gna­le de­ci­sa­men­te ne­ga­ti­vo per la Sviz­ze­ra. L’e­co­no­mia in que­sto mo­men­to si ri­met­te alle de­ci­sio­ni del Gran Con­si­glio di Zu­ri­go. Dopo un’ap­pro­fon­di­ta ana­li­si si ren­de­rà conto che il mo­del­lo pro­po­sto non rap­pre­sen­ta un van­tag­gio per nes­su­no. Spe­ria­mo quin­di che il Con­si­glio di Stato de­ci­da di cor­reg­ge­re la pro­po­sta di legge e di can­cel­la­re que­sta se­zio­ne del pac­chet­to fi­nan­zia­rio can­to­na­le.