Fer­ro­via: gli esper­ti chie­do­no una ri­for­ma omeo­pa­ti­ca

Un grup­po di esper­ti no­mi­na­to dalla Con­fe­de­ra­zio­ne ri­tie­ne che sia ne­ces­sa­ria una nuova ri­for­ma della fer­ro­via. Se­con­do esso, la Sviz­ze­ra do­vreb­be, come l’UE, rior­ga­niz­za­re la sua in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria e au­men­ta­re la pres­sio­ne con­cor­ren­zia­le. eco­no­mie­suis­se ac­co­glie fa­vo­re­vol­men­te l’o­rien­ta­men­to delle pro­po­ste, in par­ti­co­la­re la vo­lon­tà di au­men­ta­re la tra­spa­ren­za e l’ef­fi­cien­za.
​Un grup­po di esper­ti no­mi­na­to dal DATEC ha esa­mi­na­to l’or­ga­niz­za­zio­ne della fer­ro­via in Sviz­ze­ra e pre­sen­ta­to il suo rap­por­to di va­lu­ta­zio­ne. Que­ste in­ve­sti­ga­zio­ni si iscri­vo­no in un con­te­sto di pres­sio­ni cre­scen­ti eser­ci­ta­te dal­l’UE, in re­la­zio­ne al suo quar­to “pac­chet­to fer­ro­via­rio”. Que­sto in­sie­me di mi­su­re con­clu­de­rà la li­be­ra­liz­za­zio­ne del traf­fi­co fer­ro­via­rio e ga­ran­ti­rà una mag­gio­re con­cor­ren­za in que­sto set­to­re. Il pro­get­to della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea ob­bli­ga dei grup­pi in­te­gra­ti a se­pa­ra­re la rete fer­ro­via­ria dai ser­vi­zi di tra­spor­to.

Il grup­po sviz­ze­ro di esper­ti pro­po­ne di riu­ni­re le FFS e BLS, due im­pre­se in­te­gra­te, in una strut­tu­ra di hol­ding, ma di ri­nun­cia­re a una se­pa­ra­zio­ne isti­tu­zio­na­le to­ta­le della rete e della sua ge­stio­ne. Allo scopo di evi­ta­re ogni di­scri­mi­na­zio­ne a li­vel­lo del­l’ac­ces­so alla rete, la Com­mis­sio­ne ar­bi­tra­le at­tua­le ce­de­reb­be il posto ad un re­go­la­to­re com­pe­ten­te per mec­ca­ni­smi di san­zio­ne (Rail­Com). Per quan­to con­cer­ne la con­ces­sio­ne di trac­cia­ti, at­tual­men­te ge­sti­ta dalle azien­de fer­ro­via­rie, essa sa­reb­be at­tri­bui­ta alla Con­fe­de­ra­zio­ne.

Anche se il grup­po di esper­ti è ri­ma­sto pru­den­te e mo­de­ra­to, eco­no­mie­suis­se ap­pro­va i suoi la­vo­ri e le sue con­clu­sio­ni. L’o­rien­ta­men­to di que­st’ul­ti­mo è giu­sto. Il si­ste­ma deve an­da­re verso una mag­gio­re tra­spa­ren­za e con­cor­ren­za. Af­fin­ché la fer­ro­via sia in grado di far fron­te alla con­cor­ren­za della stra­da, oc­cor­re lot­ta­re con­tro l’im­pen­na­ta dei costi, sia per quan­to con­cer­ne il tra­spor­to di viag­gia­to­ri, sia quel­lo delle merci. Per quan­to at­tie­ne alle co­sto­se in­fra­strut­tu­re, oc­cor­re crea­re degli in­ci­ta­men­ti per rag­giun­ge­re il mi­glior rap­por­to prez­zo-pre­sta­zio­ne. Nel traf­fi­co re­gio­na­le, gli ap­pal­ti pub­bli­ci pos­so­no mi­glio­ra­re que­sto rap­por­to. Anche le mi­su­re pro­po­ste (Rail­Com e la con­ces­sio­ne neu­tra di trac­cia­ti da parte della Con­fe­de­ra­zio­ne) vanno nella giu­sta di­re­zio­ne, poi­ché au­men­ta­no la tra­spa­ren­za e per­met­to­no di com­bat­te­re me­glio le di­scri­mi­na­zio­ni. Oc­cor­re spe­ra­re che ven­ga­no lan­cia­te le ri­for­me ne­ces­sa­rie.