Ri­for­ma del­l'im­po­si­zio­ne delle im­pre­se III: pro­spet­ti­ve fu­tu­re

Una cosa è certa: lo sta­tus quo non è un’op­zio­ne. Nes­su­no con­te­sta la ne­ces­si­tà di una ri­for­ma. La pres­sio­ne è forte. Per pren­de­re le loro de­ci­sio­ni d’in­ve­sti­men­to, le ditte at­ti­ve a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le de­vo­no sa­pe­re come sarà in fu­tu­ro il si­ste­ma fi­sca­le. Per le so­cie­tà in­te­res­sa­te, esi­ste il ri­schio che altri Stati as­su­ma­no delle mi­su­re di ri­tor­sio­ne. L’o­biet­ti­vo deve dun­que es­se­re quel­lo di ri­sta­bi­li­re al più pre­sto la cer­tez­za del di­rit­to e di pia­ni­fi­ca­zio­ne della piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra e di pre­ser­va­re la sua at­trat­ti­vi­tà in­ter­na­zio­na­le.

Lo scor­so 22 feb­bra­io, il Con­si­glio fe­de­ra­le si è espres­so a fa­vo­re di una pro­ce­du­ra «or­di­na­ta e ra­pi­da». Esso in­ten­de dia­lo­ga­re con i par­ti­ti e coin­vol­ge­re i can­to­ni, i co­mu­ni, le città e l’e­co­no­mia. È op­por­tu­no un ap­proc­cio su ampia base. eco­no­mie­suis­se ac­co­glie fa­vo­re­vol­men­te anche la vo­lon­tà del Con­si­glio fe­de­ra­le di pre­sen­ta­re gli ele­men­ti chia­ve del nuovo pro­get­to entro la metà del­l’an­no. La scor­sa set­ti­ma­na hanno già avuto luogo delle di­scus­sio­ni con gli am­bien­ti eco­no­mi­ci.

A li­vel­lo di con­te­nu­ti, gli adat­ta­men­ti si­ste­ma­ti­ci non­ché le mo­di­fi­che della pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria na­zio­na­le sono in­con­te­sta­ti. Essi per­met­to­no una tran­si­zio­ne or­di­na­ta dal­l’im­po­si­zio­ne pri­vi­le­gia­ta at­tua­le verso un nuovo si­ste­ma fi­sca­le.   

I nuovi stru­men­ti fi­sca­li non man­che­ran­no di su­sci­ta­re di­bat­ti­ti. Altri paesi li uti­liz­za­no. Bi­so­gna chia­ri­re la que­stio­ne se, nel con­te­sto della con­cor­ren­za fi­sca­le in­ter­na­zio­na­le, si in­ten­da of­fri­re con­di­zio­ni iden­ti­che ai can­to­ni.

La que­stio­ne del con­tro­fi­nan­zia­men­to su­sci­te­rà pro­ba­bil­men­te i di­bat­ti­ti più ac­ce­si. Le aspet­ta­ti­ve degli op­po­si­to­ri alla ri­for­ma non sono an­co­ra state sod­di­sfat­te. Più que­ste ul­ti­me sa­ran­no ele­va­te, più sarà dif­fi­ci­le con­ci­lia­re le parti im­pli­ca­te.