Un sistema fiscale equo e sostenibile per tutti

​A scadenze regolari torna alla ribalta il dibattito sul sistema fiscale svizzero. Le critiche che lo riguardano concernono generalmente la mancata equità, alcune lacune e gli abusi. Per questi motivi il PS ha recentemente richiesto – una volta ancora – un sistema fiscale equo e sostenibile per tutti. I socialisti sono convinti che chi percepisca alti redditi e/o possieda grandi patrimoni non sia chiamato sufficientemente alla cassa. A questo proposito occorre notare che il 10% dei contribuenti più facoltosi sono all’origine di quasi il 77% del gettito dell’imposta federale diretto. Il PS non parla mai dell’equità di queste cifre.

​Anche le deduzioni fiscali sono regolarmente considerate privilegi accordati ai contribuenti ricchi, ragione per la quale andrebbero aboliti. Ma il PS ci crede veramente? L’abolizione delle deduzioni fiscale implicherebbe ad esempio l’abolizione del limite di esenzione fiscale, o della deducibilità dei versamenti ai partiti e alle organizzazioni di pubblica utilità nonché l’abolizione delle deduzioni per ogni figlio. In questo modo più del 20% dei contribuenti e il circa il 60% delle famiglie sarebbero nuovamente assoggettate all’imposta federale diretta, cosa che oggi non sono. Applicare a tutti un tasso unico e proporzionale per l’imposta federale diretta, senza privilegi: è questo che si vuole?

Dalla notte dei tempi, quando si parla di privilegi fiscali, si intendono sempre quelli di cui beneficiano gli altri. La verità è che il sistema fiscale svizzero non è così male sotto il profilo dell’equità. Le risorse generate a titolo dell’imposta sulla sostanza – e ancor più quelle incassate con l’imposta sulle persone giuridiche – aumentano costantemente. Essendo l’imposta federale molto progressiva, sono proprio i contribuenti con alti redditi a sopportare la gran parte del carico fiscale. Il nostro sistema fiscale genera gettiti in modo durevole, finanzia solidamente lo Stato e va incontro ai contribuenti con i redditi più bassi e alle famiglie. Considerando tutto ciò, è davvero lecito sostenere che il sistema sia così disastroso come si vuol far credere?