schüler am lernen

Ri­for­ma della ma­tu­ri­tà li­cea­le: i can­to­ni de­vo­no agire

Dopo l'a­do­zio­ne da parte del Con­si­glio fe­de­ra­le della re­vi­sio­ne della ma­tu­ri­tà li­cea­le, tocca ora ai di­ret­to­ri di­dat­ti­ci can­to­na­li agire. Spet­ta a loro im­ple­men­ta­re i nuovi re­qui­si­ti mi­ni­mi na­zio­na­li per la ma­tu­ri­tà nel loro can­to­ne in modo so­ste­ni­bi­le a lungo ter­mi­ne e co­glie­re le op­por­tu­ni­tà perse a li­vel­lo na­zio­na­le.

Dopo che la Con­fe­ren­za dei di­ret­to­ri can­to­na­li della pub­bli­ca istru­zio­ne (CDPE) ha adot­ta­to la re­vi­sio­ne del­l'or­di­nan­za e del re­go­la­men­to sul ri­co­no­sci­men­to degli at­te­sta­ti di ma­tu­ri­tà (ORM), il Con­si­glio fe­de­ra­le ha se­gui­to il suo esem­pio. Il set­to­re man­tie­ne la sua po­si­zio­ne: avreb­be vo­lu­to una ri­for­ma molto più co­rag­gio­sa e lun­gi­mi­ran­te. Ma gli ele­men­ti po­si­ti­vi della ri­for­ma de­vo­no ora es­se­re at­tua­ti ra­pi­da­men­te nei Can­to­ni e oc­cor­re la­vo­ra­re per rea­liz­za­re una vera ri­for­ma della ma­tu­ri­tà. La nuova or­di­nan­za si li­mi­ta a de­fi­ni­re i re­qui­si­ti mi­ni­mi. I Can­to­ni hanno un mar­gi­ne di ma­no­vra suf­fi­cien­te, che do­vreb­be es­se­re sfrut­ta­to.

AT­TI­TU­DI­NE GE­NE­RA­LE AGLI STUDI: LE COM­PE­TEN­ZE DI BASE DE­VO­NO ES­SE­RE AC­QUI­SI­TE DA TUTTI

Il van­tag­gio prin­ci­pa­le della ma­tu­ri­tà sviz­ze­ra è l’ac­ces­so senza esame (tran­ne qual­che ec­ce­zio­ne) alla stra­gran­de mag­gio­ran­za delle uni­ver­si­tà e degli isti­tu­ti di for­ma­zio­ne su­pe­rio­re. È in­di­spen­sa­bi­le pre­ser­va­re que­sta at­ti­tu­di­ne ge­ne­ra­le allo stu­dio. È quin­di po­si­ti­vo che l'ORM men­zio­ni l'im­por­tan­za delle com­pe­ten­ze di base ri­chie­ste per tutti i corsi di stu­dio. Pur­trop­po, però, non spe­ci­fi­ca che que­ste com­pe­ten­ze de­vo­no es­se­re ac­qui­si­te in ma­nie­ra suf­fi­cien­te. I licei de­vo­no as­so­lu­ta­men­te ga­ran­ti­re che gli stu­den­ti che hanno su­pe­ra­to la ma­tu­ri­tà ab­bia­no anche le ne­ces­sa­rie com­pe­ten­ze di base.

LA PER­CEN­TUA­LE DELLE DI­SCI­PLI­NE MINT DE­V’ES­SE­RE AU­MEN­TA­TA

La nuova ORM man­tie­ne la quota mi­ni­ma di ma­te­rie MINT nel­l'o­ra­rio di in­se­gna­men­to al 27%. Tut­ta­via, con la po­si­ti­va in­tro­du­zio­ne dell'«in­for­ma­ti­ca» come ma­te­ria di base e la cre­scen­te im­por­tan­za delle com­pe­ten­ze MINT, que­sta per­cen­tua­le do­vreb­be es­se­re fis­sa­ta a un li­vel­lo molto più alto nei Can­to­ni. Inol­tre, i Can­to­ni do­vreb­be­ro te­ne­re conto del­l'im­por­tan­za delle ma­te­rie MINT nella pon­de­ra­zio­ne delle ma­te­rie di ma­tu­ri­tà, in modo che gli stu­den­ti con com­pe­ten­ze MINT non siano svan­tag­gia­ti.

ORIEN­TA­MEN­TO PRO­FES­SIO­NA­LE

eco­no­mie­suis­se so­stie­ne l'i­dea di dare mag­gio­re im­por­tan­za al­l'o­rien­ta­men­to pro­fes­sio­na­le nei licei. È im­por­tan­te che la ri­fles­sio­ne sulla scel­ta degli studi o della fu­tu­ra pro­fes­sio­ne sia me­glio in­te­gra­ta nella vita quo­ti­dia­na. Non è suf­fi­cien­te for­ni­re una qual­sia­si of­fer­ta gra­tui­ta, in linea con il re­qui­si­to mi­ni­mo sta­bi­li­to dal­l'ORM. Gli stu­den­ti do­vreb­be­ro es­se­re gui­da­ti per tutti i quat­tro anni (sei anni per i licei di lunga du­ra­ta in al­cu­ni can­to­ni) in modo da poter ri­flet­te­re con­ti­nua­men­te sui loro punti di forza e di de­bo­lez­za e sulla loro po­ten­zia­le ido­nei­tà a de­ter­mi­na­ti set­to­ri pro­fes­sio­na­li.

OP­POR­TU­NI­TÀ PERSE: CO­GLIER­LE A LI­VEL­LO CAN­TO­NA­LE

Pur­trop­po, l'at­tua­le ri­for­ma ha perso di­ver­se op­por­tu­ni­tà. Tut­ta­via, i Can­to­ni pos­so­no ap­pro­fit­ta­re dei pros­si­mi cam­bia­men­ti per in­tra­pren­de­re ri­for­me di più ampia por­ta­ta. Ad esem­pio, sa­reb­be op­por­tu­no che tutti i Can­to­ni se­guis­se­ro l'e­sem­pio del Can­ton Ar­go­via e of­fris­se­ro op­zio­ni spe­ci­fi­che e com­ple­men­ta­ri solo negli ul­ti­mi due anni di scuo­la se­con­da­ria. È stato di­mo­stra­to che que­sta so­lu­zio­ne è pre­fe­ri­bi­le, in quan­to gli stu­den­ti sono più con­sa­pe­vo­li delle loro at­ti­tu­di­ni e pre­fe­ren­ze dopo al­me­no due anni di scuo­la su­pe­rio­re e la scel­ta degli studi fu­tu­ri è più vi­ci­na. È stato di­mo­stra­to che ri­man­dan­do que­sta scel­ta, gli stu­den­ti, e in par­ti­co­la­re le gio­va­ni donne, sono molto più pro­pen­si a sce­glie­re un per­cor­so MINT.

Al con­tem­po, la que­stio­ne della ga­ran­zia della qua­li­tà do­vreb­be es­se­re presa sul serio e do­vreb­be­ro es­se­re im­ple­men­ta­ti in­di­ca­to­ri stan­dar­diz­za­ti che per­met­ta­no di fare con­fron­ti tra Can­to­ni e scuo­le. Un modo per farlo è rea­liz­za­re un'a­na­li­si stan­dar­diz­za­ta del va­lo­re ag­giun­to, che metta a con­fron­to le com­pe­ten­ze degli stu­den­ti quan­do ini­zia­no il liceo e quan­do lo con­clu­do­no.