Schengen

Nuova legge sulle armi: la posta in gioco è alta

Il Con­si­glio fe­de­ra­le e il Par­la­men­to in­ten­do­no ade­gua­re la legge sulle armi al fine di pre­ser­va­re l’as­so­cia­zio­ne della Sviz­ze­ra allo spa­zio Schen­gen. Con­tro que­sta re­vi­sio­ne è stato lan­cia­to il re­fe­ren­dum. Tra­mi­te un dos­sier in­for­ma­ti­vo, eco­no­mie­suis­se in­ten­de spie­ga­re per­ché la nuova nor­ma­ti­va sulle armi è ac­cet­ta­bi­le ed im­por­tan­te per l’e­co­no­mia el­ve­ti­ca.

Dopo i gravi at­tac­chi ter­ro­ri­sti­ci che hanno scos­so l’Eu­ro­pa, l’UE ha mo­di­fi­ca­to la di­ret­ti­va sulle armi in vi­go­re per lo spa­zio Schen­gen. Essa in­ten­de, tra l’al­tro, ina­spri­re l’ac­ces­so alle armi se­miau­to­ma­ti­che, con­si­de­ra­te par­ti­co­lar­men­te pe­ri­co­lo­se. Come mem­bro as­so­cia­to di Schen­gen, la Sviz­ze­ra si è im­pe­gna­ta ad adot­ta­re prov­ve­di­men­ti di que­sto tipo, mi­ran­ti a con­tra­sta­re l’a­bu­so di armi. E ha il di­rit­to di es­se­re con­sul­ta­ta. Di con­se­guen­za il Con­si­glio fe­de­ra­le è riu­sci­to a ne­go­zia­re con l’UE un’ec­ce­zio­ne, che esclu­de l’ar­ma d’or­di­nan­za dalla nuova nor­ma­ti­va. Tut­ta­via, con­tro la nuova legge sulle armi è stato lan­cia­to il re­fe­ren­dum e il pro­get­to sarà posto in vo­ta­zio­ne pro­ba­bil­men­te a mag­gio 2019. eco­no­mie­suis­se spie­ga la sua po­si­zio­ne con un dos­sier in­for­ma­ti­vo.

La nuova legge sulle armi pre­ser­va l'as­so­cia­zio­ne a Schen­gen

Per l’e­co­no­mia sviz­ze­ra è chia­ro: la re­vi­sio­ne della legge sulle armi è im­por­tan­te. Essa pre­ve­de mo­di­fi­che ac­cet­ta­bi­li e al con­tem­po pre­ser­va l’as­so­cia­zio­ne della Sviz­ze­ra ai trat­ta­ti di Schen­gen e Du­bli­no. Una boc­cia­tu­ra po­po­la­re avreb­be quale con­se­guen­za costi ele­va­ti per l’e­co­no­mia, poi­ché pro­vo­che­reb­be il de­ca­di­men­to au­to­ma­ti­co dei due ac­cor­di. Se­con­do quan­to è san­ci­to nei testi, non ci sa­reb­be nep­pu­re bi­so­gno di un pre­av­vi­so da parte del­l’UE o della Sviz­ze­ra. In tal caso, al­cu­ni esper­ti in­di­pen­den­ti sti­ma­no che ogni sviz­ze­ro per­de­reb­be fino a 1'600 fran­chi al­l’an­no di en­tra­te. Il com­mer­cio este­ro sa­reb­be con­fron­ta­to a un calo delle espor­ta­zio­ni fino al 5,6%. Que­sto sce­na­rio col­pi­reb­be du­ra­men­te so­prat­tut­to il tu­ri­smo, dato che senza un visto Schen­gen unico ar­ri­ve­reb­be­ro in Sviz­ze­ra meno tu­ri­sti dalla Cina, dal­l’In­dia o dai paesi del Golfo. Le strut­tu­re tu­ri­sti­che per­de­reb­be­ro così fino a 530 mi­lio­ni di fran­chi.

L’as­so­cia­zio­ne a Schen­gen ha por­ta­to alla Sviz­ze­ra un gua­da­gno anche in ter­mi­ni di si­cu­rez­za, poi­ché dalla sua en­tra­ta in vi­go­re la no­stra po­li­zia ha ac­ces­so al si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne tran­sfron­ta­lie­ro SIS II. Se­con­do uno stu­dio del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le degli af­fa­ri este­ri (DFAE), per ga­ran­ti­re lo stes­so li­vel­lo di si­cu­rez­za senza Schen­gen, la Sviz­ze­ra do­vreb­be spen­de­re 500 mi­lio­ni in più al­l’an­no. E sic­co­me l’ac­cor­do di Schen­gen è le­ga­to di­ret­ta­men­te a quel­lo di Du­bli­no, la mo­di­fi­ca della legge sulle armi si ri­per­cuo­te anche sul­l’in­sie­me della po­li­ti­ca in ma­te­ria d’a­si­lo. Anche qui, fi­no­ra la Sviz­ze­ra ne ha trat­to pro­fit­to. Gra­zie al­l’as­so­cia­zio­ne a Du­bli­no, tra il 2009 e il 2016 si sono po­tu­ti ri­spar­mia­re costi per 2 mi­liar­di di fran­chi.
 

Una legge sulle armi con mo­di­fi­che ac­cet­ta­bi­li è nel­l'in­te­res­se di tutta la Sviz­ze­ra

Se da un lato la nuova legge sulle armi pre­ser­va tutti que­sti van­tag­gi, dal­l’al­tro pre­ve­de mo­di­fi­che as­so­lu­ta­men­te ra­gio­ne­vo­li, che ri­guar­da­no di­ret­ta­men­te solo poche per­so­ne. I ti­ra­to­ri spor­ti­vi po­tran­no con­ti­nua­re a col­ti­va­re il loro hobby e a com­pra­re armi se­miau­to­ma­ti­che, se di­mo­stra­no di far parte di un club o di eser­ci­tar­si re­go­lar­men­te. Anche i col­le­zio­ni­sti pos­so­no an­co­ra com­pra­re que­sto tipo di armi, se le cu­sto­di­sco­no in modo ap­pro­pria­to. Dal canto loro, gli ap­par­te­nen­ti alle forze ar­ma­te non sono in­te­res­sa­ti dalla nuova nor­ma­ti­va, che esclu­de l’ar­ma d’or­di­nan­za presa in con­se­gna di­ret­ta­men­te dal­l’e­ser­ci­to. La mo­di­fi­ca, in­fi­ne, non ri­guar­da nep­pu­re i cac­cia­to­ri, poi­ché essi non spa­ra­no con armi se­miau­to­ma­ti­che. 

Tro­va­te ul­te­rio­ri in­for­ma­zio­ni nel no­stro dos­sier in­for­ma­ti­vo.