Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop: le ban­che di im­por­tan­za si­ste­mi­ca hanno bi­so­gno di una ga­ran­zia sta­ta­le an­ti­ci­pa­ta di li­qui­di­tà?

Il pre­vi­sto Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop isti­tui­sce ciò che si è reso ne­ces­sa­rio nella crisi del Cre­dit Suis­se: ul­te­rio­re so­ste­gno di li­qui­di­tà a una banca sol­vi­bi­le espo­sta a una corsa agli spor­tel­li. In tempi di di­gi­ta­liz­za­zio­ne, tale corsa non può es­se­re fer­ma­ta dalla banca stes­sa. Se i pre­sti­ti ga­ran­ti­ti della Banca na­zio­na­le non sono più suf­fi­cien­ti, è ne­ces­sa­ria un’ul­te­rio­re pro­te­zio­ne sta­ta­le della li­qui­di­tà. Il Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop è uno stru­men­to con­so­li­da­to a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le che, come pre­vi­sto, ora do­vreb­be es­se­re ap­pli­ca­to anche in Sviz­ze­ra. Ciò raf­for­ze­rà la piaz­za fi­nan­zia­ria sviz­ze­ra.

Pre­sto ini­zie­ran­no le di­scus­sio­ni par­la­men­ta­ri sul Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop. Si trat­ta di uno stru­men­to ri­co­no­sciu­to a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le per ga­ran­ti­re agli in­ve­sti­to­ri li­qui­di­tà ag­giun­ti­va in caso di corsa agli spor­tel­li. Nel marzo 2022, il go­ver­no fe­de­ra­le aveva già de­ci­so i pa­ra­me­tri per un tale fondo di li­qui­di­tà sta­ta­le. Ma nel marzo 2023, la crisi del Cre­dit Suis­se ha in­ter­fe­ri­to con il pro­ces­so le­gi­sla­ti­vo or­di­na­rio at­tra­ver­so il Par­la­men­to. In­ve­ce di poter ri­cor­re­re a uno stru­men­to le­git­ti­ma­to de­mo­cra­ti­ca­men­te, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha do­vu­to rea­gi­re alla crisi con una le­gi­sla­zio­ne d'e­mer­gen­za.

Negli ul­ti­mi anni la re­go­la­men­ta­zio­ne ban­ca­ria è stata for­te­men­te ina­spri­ta. So­prat­tut­to le ban­che di im­por­tan­za si­ste­mi­ca hanno do­vu­to au­men­ta­re con­si­de­re­vol­men­te il ca­pi­ta­le pro­prio e la li­qui­di­tà. Que­sti au­men­ti hanno avuto un costo in ter­mi­ni di ren­di­men­to, ma erano in­di­spen­sa­bi­li per una mi­glio­re sta­bi­li­tà fi­nan­zia­ria. Nel caso di CS, però, nel marzo 2023 i clien­ti erano così in­quie­ti che hanno ri­ti­ra­to trop­po ra­pi­da­men­te il ca­pi­ta­le. Seb­be­ne CS di­spo­nes­se di ca­pi­ta­le pro­prio suf­fi­cien­te - era molto ben ca­pi­ta­liz­za­to anche se­con­do gli stan­dard in­ter­na­zio­na­li – si è ve­ri­fi­ca­ta una corsa agli spor­tel­li, che una volta ini­zia­ta, è quasi inar­re­sta­bi­le. Nes­su­na banca può so­prav­vi­ve­re da sola a una si­mi­le tem­pe­sta: se i clien­ti ri­ti­ra­no i loro de­po­si­ti a breve ter­mi­ne pres­so la banca, que­st'ul­ti­ma di­ven­ta ra­pi­da­men­te il­li­qui­da. E que­sto anche se pos­sie­de al con­tem­po an­co­ra molti altri at­ti­vi. 

La banca cen­tra­le esi­ste pro­prio per que­sti casi. Per que­sto mo­ti­vo viene anche chia­ma­ta «pre­sta­to­re di ul­ti­ma istan­za», che in caso di crisi for­ni­sce a una banca li­qui­di­tà a breve ter­mi­ne. Tut­ta­via, solo a fron­te di una ga­ran­zia: ad esem­pio, la banca può de­po­si­ta­re un'ob­bli­ga­zio­ne della Con­fe­de­ra­zio­ne pres­so la BNS e ri­ce­ve­re con­tan­ti in cam­bio. Nel caso di una banca sol­vi­bi­le, la corsa agli spor­tel­li può nor­mal­men­te es­se­re fer­ma­ta in que­sto modo. Ma nel caso di CS, anche que­sto non è stato suf­fi­cien­te: il suo fab­bi­so­gno di li­qui­di­tà su­pe­ra­va il va­lo­re dei ti­to­li che la BNS ac­cet­ta­va per l'as­si­sten­za di li­qui­di­tà. La BNS ha do­vu­to quin­di con­ce­de­re a CS ul­te­rio­ri pre­sti­ti, senza le usua­li ga­ran­zie. Ciò è do­vu­to al­l'ec­ce­zio­na­li­tà della si­tua­zio­ne: se al­l’e­po­ca la Sviz­ze­ra aves­se già at­tua­to la so­lu­zio­ne di Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop, non sa­reb­be stato ne­ces­sa­rio ri­cor­re­re al di­rit­to d'e­mer­gen­za. 

In fu­tu­ro - anche se ci au­gu­ria­mo tutti che non si ri­ve­li ne­ces­sa­rio - si pro­ce­de­rà in modo di­ver­so: se la Con­fe­de­ra­zio­ne de­ci­de­rà di for­ni­re li­qui­di­tà ag­giun­ti­va a una banca di ri­le­van­za si­ste­mi­ca, dovrà ri­spon­de­re in prima per­so­na di que­sta de­ci­sio­ne e non potrà chie­de­re alla BNS di farlo, poi­ché si trat­te­reb­be di una vio­la­zio­ne della sua in­di­pen­den­za. Il Pu­blic Li­qui­di­ty Back­stop è quin­di la mi­glio­re di tutte le so­lu­zio­ni in caso di emer­gen­za. So­prat­tut­to, è chia­ra­men­te mi­glio­re ri­spet­to ad una mo­di­fi­ca della Legge sulla Banca na­zio­na­le che con­sen­ti­reb­be alla BNS di con­ce­de­re pre­sti­ti allo sco­per­to nel suo ruolo di pre­sta­to­re di ul­ti­ma istan­za. Lo stru­men­to del PLB, ri­co­no­sciu­to a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le, raf­for­za la piaz­za fi­nan­zia­ria sviz­ze­ra e do­vreb­be per­tan­to es­se­re at­tua­to come pre­vi­sto, in modo tec­ni­ca­men­te pre­ci­so e quin­di privo di im­pli­ca­zio­ni po­li­ti­che.