Verso il successo con una politica dei dati basata sulla fiducia

Al centro della digitalizzazione c’è la possibilità di generare dei dati, elaborarli, archiviarli e trasmetterli – i dati rappresentano il vero motore dell’innovazione per i modelli commerciali digitali. Questi processi sono utili alla società e all’economia. Una politica dei dati basata sulla fiducia è essenziale. Gli ambienti economici mostrano come possano assumere la loro parte di responsabilità ed evitare così una regolamentazione rigida che frenerebbe l’innovazione.

 

L’utilizzo innovativo di dati cela un potenziale inaspettato, consente di accedere a nuovi ambiti di applicazione e promuove la creazione di nuovi modelli commerciali. Esso permette di semplificare la mobilità, di migliorare delle terapie mediche e di adattare dei prodotti ai desideri dei clienti. Ciò è interessante per la popolazione, le imprese e gli ambienti scientifici. Nel contempo, i cambiamenti indotti dalla trasformazione digitale sono fonte d’incertezza. Cosa succede con i dati e come mantenerli sotto controllo? Presentando la loro politica dei dati, gli ambienti economici mostrano come possiamo arbitrare tra i vari interessi in gioco. Inoltre, essi intendono elaborare, nel corso del 2018, un codice di condotta con le buone pratiche.

La Svizzera deve rimanere una piazza economica innovativa

Nell’era digitale la Svizzera deve preservare i punti di forza che hanno contribuito alla sua prosperità. Questo vale in particolare per l’utilizzo dei dati. È necessario un misto di spirito di innovazione e di fiducia tra economia e società affinché la Svizzera possa continuare a far parte dei vincitori della trasformazione digitale dell’economia. È importante mantenere l’equilibrio tra i vari interessi in modo da conservare la fiducia degli individui e preservare la capacità d’innovazione della piazza economica.

La fiducia degli individui è essenziale per il trattamento dei dati

Colui che mette a disposizione i dati deve poter confidare nel fatto che la loro gestione avvenga in modo adeguato e che non servano a scopi abusivi. La risposta alla domanda di sapere ciò che è ammesso e ciò che è vietato dev’essere individuale. Chi va troppo oltre per un utente può essere accettabile per un altro, ragione per cui una messa sotto tutela statale non è opportuna.

Evitare una regolamentazione statale preventiva

In un contesto tecnologico dinamico, delle regole precipitose rischiano di ostacolare la creazione di valore e i futuri sviluppi. Un intervento del legislatore è raramente necessario. Il sistema giuridico risponde già a numerose questioni. Da una parte, la legislazione non può seguire il ritmo delle trasformazioni tecnologiche. Dall’altra parte, le questioni più fondamentali di fiducia si pongono nello scambio tra le imprese e la società. Gli ambienti economici sono disposti ad assumere le loro responsabilità. Occorre preservare l’equivalenza della protezione dei dati svizzera con le prescrizioni europee, senza riprendere le disposizioni del regolamento europeo sulla protezione dei dati (RGPD) che non sarebbero assolutamente necessarie.