Li­be­ro scam­bio: un’op­por­tu­ni­tà per l‘agri­col­tu­ra

Te­nu­to conto della crisi del­l’in­de­bi­ta­men­to, le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che che si re­gi­stra­no in Eu­ro­pa do­vreb­be­ro per­du­ra­re an­co­ra per qual­che tempo. In que­sto con­te­sto, è molto im­por­tan­te che la Sviz­ze­ra si orien­ti verso nuovi part­ner com­mer­cia­li in altre re­gio­ni del mondo. I gran­di mer­ca­ti in cre­sci­ta come l’In­dia e la Cina sono par­ti­co­lar­men­te in­te­res­san­ti. Que­sto non solo a se­gui­to del nu­me­ro im­pres­sio­nan­te di po­ten­zia­li con­su­ma­to­ri di pro­dot­ti e ser­vi­zi el­ve­ti­ci. In­fat­ti, in que­sti paesi, il cre­scen­te be­nes­se­re ha fatto emer­ge­re clas­si medie agia­te che si in­te­res­sa­no sem­pre più ai pro­dot­ti di qua­li­tà ele­va­ta. La Sviz­ze­ra ha buone carte da gio­ca­re in pro­po­si­to. E que­sto non con­cer­ne solo gli oro­lo­gi o altri pro­dot­ti in­du­stria­li, bensì anche i pro­dot­ti agri­co­li.
​La con­clu­sio­ne di un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio  con i mer­ca­ti emer­gen­ti asia­ti­ci è senza dub­bio nel­l’in­te­res­se del set­to­re se­con­da­rio e ter­zia­rio. Tut­ta­via, ciò do­vreb­be in­te­res­sa­re anche l’a­gri­col­tu­ra, dal mo­men­to che essa pro­po­ne pro­dot­ti di ec­cel­len­te qua­li­tà. Pa­ra­dos­sal­men­te, que­sto set­to­re è estre­ma­men­te scet­ti­co ri­spet­to a que­sti ac­cor­di. Anche se è vero che un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con la Cina può rap­pre­sen­ta­re una sfida per al­cu­ni pro­dot­ti agri­co­li, l’a­gri­col­tu­ra sviz­ze­ra non do­vreb­be igno­ra­re le op­por­tu­ni­tà im­men­se di un si­mi­le ac­cor­do. Il po­ten­zia­le è fe­no­me­na­le non solo per la no­stra in­du­stria agroa­li­men­ta­re, bensì so­prat­tut­to per i no­stri agri­col­to­ri. I ce­rea­li pos­so­no es­se­re pro­dot­ti ad un prez­zo mi­glio­re sugli al­ti­pia­ni del Dec­can in India ri­spet­to al­l’Em­men­tal, su que­sto non vi è alcun dub­bio. Tut­ta­via, sui gran­di mer­ca­ti asia­ti­ci, la qua­li­tà è molto ri­cer­ca­ta: gli ali­men­ti di alta qua­li­tà ed au­ten­ti­ci pro­ve­nien­ti dalla Sviz­ze­ra o da una de­ter­mi­na­ta re­gio­ne sono più ri­chie­sti che mai. E la Sviz­ze­ra ha molto più da of­fri­re che non solo for­mag­gi pre­li­ba­ti o cioc­co­la­ta. Le op­por­tu­ni­tà sono nu­me­ro­se. Se non le co­glia­mo, i no­stri con­cor­ren­ti eu­ro­pei del set­to­re agri­co­lo non se le la­sce­ran­no certo sfug­gi­re.