Iniziativa sulle residenze secondarie: l’economia tenuta in disparte?

Anche se il risultato della votazione è stato risicato, l’economia rispetta completamente l’accettazione da parte del popolo e dei Cantoni dell’iniziativa sulle residenze secondarie. Detto ciò, è importantissimo risolvere rapidamente le incertezze. Per le regioni turistiche e le imprese interessate, la posta in gioco è importante: sono minacciati infatti gli investimenti e i posti di lavoro. Occorre dunque garantire a breve termine la certezza giuridica e la sicurezza in materia di pianificazione.
​Immediatamente dopo la votazione, i settori della costruzione e dell’industria alberghiera, nonché le Camere di commercio dei cantoni più colpiti hanno costituito un gruppo di lavoro dell’economia e discusso le questioni in sospeso. Per l’economia è importante che, in un primo tempo, la costruzione di residenze secondarie possa essere autorizzata secondo il diritto in vigore fino alla fine del 2012. Questo evita una lacuna giuridica. In un secondo tempo, occorre definire chiaramente il termine di residenza secondaria e mettere in atto concretamente il progetto. L’economia vorrebbe collaborare in maniera costruttiva con le autorità nell’interesse di una soluzione pragmatica e poco burocratica.

Visibilmente, il DATEC non desidera che l’economia, anche se direttamente interessata, partecipi all’elaborazione di una soluzione. Soltanto rappresentanti dello Stato e gli autori dell’iniziativa sono coinvolti, ciò che non è di buon auspicio. L’economia auspica di partecipare direttamente ai lavori imminenti della Confederazione. E’ inaccettabile che gli ambienti economici siano tenuti in disparte.