Di­rit­to di pre­scri­zio­ne: il Con­si­glio na­zio­na­le ga­ran­ti­sce la li­ber­tà con­trat­tua­le delle im­pre­se

Il Con­si­glio na­zio­na­le in­ten­de pro­lun­ga­re i ter­mi­ni di pre­scri­zio­ne per i con­trat­ti di com­pra­ven­di­ta e i con­trat­ti d’ap­pal­to, ma uni­ca­men­te quel­li sti­pu­la­ti con i con­su­ma­to­ri. In que­sto modo, esso pre­ser­va la li­ber­tà con­trat­tua­le e non de­te­rio­ra la com­pe­ti­ti­vi­tà del­l’in­du­stria espor­ta­tri­ce. eco­no­mie­suis­se sa­lu­ta que­sta de­ci­sio­ne e in­vi­ta il Con­si­glio degli Stati a se­gui­re que­sta stra­da.
Il Con­si­glio na­zio­na­le ha de­ci­so mar­te­dì, a stret­ta mag­gio­ran­za, di pro­lun­ga­re i ter­mi­ni di pre­scri­zio­ne per i con­trat­ti di com­pra­ven­di­ta e i con­trat­ti d’ap­pal­to, ma uni­ca­men­te quel­li sti­pu­la­ti con i con­su­ma­to­ri. At­tual­men­te, il ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne per di­fet­ti nella ven­di­ta di beni im­mo­bi­lia­ri è di cin­que anni. Per le cose mo­bi­li, il ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne è ob­bli­ga­to­ria­men­te di due anni e per un bene d’oc­ca­sio­ne di un anno. Se il pro­lun­ga­men­to del ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne im­pli­ca una re­stri­zio­ne della li­ber­tà con­trat­tua­le, essa cor­ri­spon­de tut­ta­via alle re­go­le in vi­go­re nel­l’am­bi­to del­l’UE e alla pras­si nella mag­gio­ran­za dei casi.

Que­sto nuovo ter­mi­ne non con­cer­ne tut­ta­via i con­trat­ti con­clu­si tra due im­pre­se. Se­con­do l’or­ga­niz­za­zio­ne man­tel­lo del­l’e­co­no­mia, que­sta di­stin­zio­ne è giu­sta e im­por­tan­te. Non si do­vreb­be vie­ta­re di pre­ve­de­re un ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne in­fe­rio­re a due anni per i con­trat­ti bu­si­ness-to-bu­si­ness – se que­sto fosse nel­l’in­te­res­se delle due parti. Ciò li­mi­te­reb­be ec­ces­si­va­men­te la li­ber­tà con­trat­tua­le e l’au­to­no­mia delle im­pre­se. Una si­mi­le di­spo­si­zio­ne sa­reb­be di una se­ve­ri­tà im­pa­ra­go­na­ta a li­vel­lo mon­dia­le. Tale re­go­la­men­ta­zio­ne an­dreb­be anche oltre la re­la­ti­va di­ret­ti­va eu­ro­pea (1999/44/CE). Que­st’ul­ti­ma im­po­ne un ter­mi­ne di ga­ran­zia di due anni uni­ca­men­te per i pri­va­ti che fanno ac­qui­sti per loro uso per­so­na­le.

In un con­te­sto eco­no­mi­co dif­fi­ci­le, una di­spo­si­zio­ne che va così lon­ta­no au­men­te­reb­be la pres­sio­ne su­bi­ta dalle no­stre im­pre­se e le in­de­bo­li­reb­be in oc­ca­sio­ne dei ne­go­zia­ti in­ter­na­zio­na­li. Il di­rit­to sviz­ze­ro per­de­reb­be la sua at­trat­ti­vi­tà nel con­fron­to in­ter­na­zio­na­le. In que­ste con­di­zio­ni, è pos­si­bi­le che gli at­to­ri eco­no­mi­ci ri­cor­ra­no a un di­rit­to este­ro allo scopo di ag­gi­ra­re le nor­ma­ti­ve el­ve­ti­che. Al­cu­ni con­trat­ti ri­schie­reb­be­ro di es­se­re dun­que con­clu­si sotto un di­rit­to este­ro.

Nes­sun osta­co­lo sup­ple­men­ta­re per le no­stre azien­de espor­ta­tri­ci

Inol­tre, una re­go­la­men­ta­zio­ne non dif­fe­ren­zia­ta del ter­mi­ne di ga­ran­zia avreb­be con­se­guen­ze di­ret­te sul prez­zo dei pro­dot­ti. Le azien­de espor­ta­tri­ci sviz­ze­re sono già alle prese con il fran­co forte e un con­te­sto eco­no­mi­co dif­fi­ci­le; per que­sto oc­cor­re as­so­lu­ta­men­te evi­ta­re di osta­co­la­re ul­te­rior­men­te le espor­ta­zio­ni. E ciò tanto più che è pras­si co­mu­ne, nei con­trat­ti di for­ni­tu­ra in­ter­na­zio­na­li del­l’in­du­stria delle mac­chi­ne, pre­ve­de­re una ga­ran­zia di un anno. Que­sto si­gni­fi­ca che i costi sup­ple­men­ta­ri pro­vo­ca­ti da un ter­mi­ne di ga­ran­zia di due anni – che de­vo­no es­se­re pa­ga­ti per i com­po­nen­ti – non po­treb­be­ro es­se­re ad­de­bi­ta­ti ai clien­ti stra­nie­ri in oc­ca­sio­ne della ven­di­ta del pro­dot­to fi­na­le.

Il di­bat­ti­to re­la­ti­vo ai ter­mi­ni di pre­scri­zio­ne fis­sa­ti al­l’art. 210 CO si basa su un’i­ni­zia­ti­va par­la­men­ta­re della con­si­glie­ra na­zio­na­le so­cia­li­sta Su­san­ne Leu­te­neg­ger Obe­rhol­zer. Il Con­si­glio degli Stati con­ti­nue­rà pro­ba­bil­men­te con l’e­li­mi­na­zio­ne delle di­ver­gen­ze lu­ne­dì 5 marzo. In pre­vi­sio­ne di que­sto di­bat­ti­to, eco­no­mie­suis­se in­vi­ta la Ca­me­ra alta a se­gui­re il Con­si­glio na­zio­na­le e a pro­lun­ga­re il ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne per i con­trat­ti di com­pra­ven­di­ta e di ap­pal­to uni­ca­men­te per i con­trat­ti sti­pu­la­ti con i con­su­ma­to­ri.