Diritti d’autore: impegno fruttuoso di economiesuisse per le tariffe sui tablet

La Commissione arbitrale federale ha approvato la nuova tariffa sulle memorie digitali dei tablet. Entrata in vigore il 1° luglio, questa tariffa si applica fino alla fine del 2014. Il risultato dei negoziati è rallegrante. In effetti, uno studio commissionato da economiesuisse ha permesso di raccogliere dati interessanti sul comportamento degli utenti di tablet. Grazie a questi dati, è stato possibile calcolare la tariffa su basi solide. Le informazioni raccolte hanno inoltre permesso di fissare delle tariffe nettamente inferiori a quelle proposte inizialmente dagli organismi di gestione dei diritti d’autore.
​La gestione collettiva dei diritti è prevista quando le opere protette dai diritti d’autore sono oggetto di un utilizzo di massa e dove non è possibile applicare una tassa individuale attraverso un contratto di licenza. In un simile caso, le società di gestione collettiva e le associazioni di utenti negoziano una tassa forfettaria, con valore vincolante, mediante una tariffa comune. Quest’ultima dev’essere approvata dalla Commissione arbitrale federale per la gestione dei diritti d’autore e dei diritti vicini (CAF). Per i supporti di memorie, come i lettori MP3 o i tablet, la tassa è percepita presso i produttori e importatori. In seguito, questi ultimi possono addebitarla sul prezzo finale. Viene negoziata una nuova tariffa, regolarmente adattata, per ogni nuovo supporto che giunge sul mercato.

La CAF ha recentemente approvato una nuova tariffa comune per i tablet (GT 4f) che regola la tassa per le copie private di opere protette su memorie digitali integrate nei tablet. L’ammontare della tassa dipende dalla capacità dell’apparecchio, tenendo conto che l’importo per Gigabyte diminuisce man mano che la capacità aumenta. Nell’ambito dei negoziati e della fissazione delle tariffe, lo studio commissionato da economiesuisse presso GfK sul comportamento degli utenti di tablet ha avuto un ruolo decisivo. In effetti, quest’ultimo ha fornito preziose informazioni che hanno permesso di calcolare una tariffa che riflette al meglio la realtà.

D’altronde, le informazioni raccolte nel corso di questo studio hanno permesso di negoziare una diminuzione delle tariffe. Lo studio porta alla luce differenze notevoli nelle tariffe, a seconda dell’uso professionale o privato degli apparecchi. Lo studio ha inoltre evidenziato un probabile forte aumento dell’uso di tablet a scopi professionali; un apparecchio su quattro sarà utilizzato in un contesto professionale. Questi utenti li privilegiano in particolare per accedere alla posta elettronica, navigare sul web e accedere ad applicazioni relative all’impresa interessata. Inoltre, si costata già che un utente su due utilizza un tablet per accedere alle possibilità offerte dai “cloud”. E’ certo che registreranno una forte crescita il “cloud-computing” e lo “streaming”. Simili informazioni sono importanti per il calcolo delle tariffe. Il fatto è che nessuna tassa è dovuta per la protezione, attraverso un computer, di dati nei cloud. Lo streaming legale di musica e di video non deve essere preso in considerazione nel calcolo delle tariffe comuni, poiché esso non richiede un salvataggio su un apparecchio. A ciò si aggiunge che l’utilizzo di opere è già remunerato mediante contratti di licenza. Simili evoluzioni tecnologiche e comportamenti dovranno dunque essere presi in considerazione in occasione di negoziati tariffali futuri, inducendo la diminuzione delle tariffe.