Mann streckt Hand aus

Pren­de­re la palla al balzo

L’UE ac­cet­ta di pro­ce­de­re ai chia­ri­men­ti pro­po­sti dal Con­si­glio fe­de­ra­le per quan­to con­cer­ne l’ac­cor­do isti­tu­zio­na­le. Que­sto deve però av­ve­ni­re nei pros­si­mi gior­ni.

Il go­ver­no ha ri­ce­vu­to una ri­spo­sta dopo soli quat­tro gior­ni dal­l’i­nol­tro di una let­te­ra a Jean-Clau­de Junc­ker, pre­si­den­te della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea. L’UE è pron­ta a dis­si­pa­re tutti i dubbi e a for­ni­re i chia­ri­men­ti ne­ces­sa­ri per con­sen­ti­re al Con­si­glio fe­de­ra­le di sot­to­scri­ve­re l’ac­cor­do isti­tu­zio­na­le. Ciò po­treb­be es­se­re fatto sotto forma di una o più di­chia­ra­zio­ni scrit­te re­la­ti­ve al­l’ac­cor­do.

Tut­ta­via, i chia­ri­men­ti de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­ti entro il 18 giu­gno 2019 af­fin­ché la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea possa va­lu­ta­re i pro­gres­si dei ne­go­zia­ti. Ciò con­sen­ti­reb­be inol­tre di pro­por­re in tempo utile agli Stati mem­bri una pro­ro­ga – oltre il 1° lu­glio – del ri­co­no­sci­men­to del­l'e­qui­va­len­za bor­si­sti­ca. Jean-Clau­de Junc­ker ha ri­ba­di­to la sua op­po­si­zio­ne alla ri­ne­go­zia­zio­ne della pro­po­sta di ac­cor­do.

eco­no­mie­suis­se si ral­le­gra della ri­spo­sta fa­vo­re­vo­le della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea. Si trat­ta ora di pren­de­re la palla al balzo e di por­ta­re avan­ti ra­pi­da­men­te le re­la­ti­ve di­scus­sio­ni. Sono ne­ces­sa­rie buona vo­lon­tà e di­spo­ni­bi­li­tà al com­pro­mes­so da en­tram­be le parti.

Se i chia­ri­men­ti non av­ver­ran­no entro metà giu­gno, è le­ci­to at­ten­der­si che l’UE non pro­lun­ghi il ri­co­no­sci­men­to del­l’e­qui­va­len­za bor­si­sti­ca. Que­sto po­treb­be in­ne­sca­re una spi­ra­le ne­ga­ti­va nelle re­la­zio­ni bi­la­te­ra­li tra la Sviz­ze­ra e l’UE e peg­gio­ra­re l’ac­ces­so delle im­pre­se sviz­ze­re al­l’im­por­tan­te mer­ca­to in­ter­no del­l’UE.