29 novembre – Il Consiglio degli Stati vincola il secondo miliardo di coesione alla condizione che l'Unione europea si astenga da misure discriminatorie.
7 dicembre – Il Consiglio federale prende atto dell'esito dei negoziati. Il progetto di accordo viene pubblicato in francese. Esso incarica il DFAE di consultare le commissioni di politica estera del Parlamento, i Cantoni, i partiti politici, i partner sociali e gli altri attori interessati.
17 dicembre – La Commissione dell’UE prolunga l’equivalenza borsistica di ulteriori sei mesi fino alla fine di giugno 2019.
14 gennaio – economiesuisse pubblica il primo dossierpolitica sull’accordo istituzionale
15 gennaio – La Commissione di politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) indice una consultazione pubblica sull’accordo istituzionale con degli esperti.
16 gennaio – Il Consiglio federale decide le modalità di consultazione sul progetto di accordo istituzionale e discuterà lo stato delle consultazioni in primavera. Il progetto di accordo è stato tradotto in tedesco e italiano per la consultazione. Inoltre, viene pubblicato un documento esplicativo nelle tre lingue ufficiali.
31 gennaio – In occasione della conferenza stampa annuale, economiesuisse si dichiara favorevole alla conclusione dell'accordo istituzionale, ma si aspetta che nel contempo siano chiariti tre punti.
12 febbraio – Alcuni economisti si esprimono sull'importanza degli accordi bilaterali: gli economisti di Avenir Suisse, KOF, Seco, Swissmem, economiesuisse e altre istituzioni si presentano ai media per mostrare il valore degli accordi bilaterali con l'UE da diverse angolazioni.
19 febbraio – Il Consiglio dell'Unione europea pubblica conclusioni sulle relazioni dell'UE con la Svizzera. Il Consiglio invita il Consiglio federale ad approvare l'accordo e a sottoporlo all'approvazione del Parlamento.
19 febbraio – economiesuisse pubblica il secondo dossierpolitica sull’accordo istituzionale
23 febbraio – Il gruppo PLR si pronuncia per un "sì ragionevole" all'accordo istituzionale.
13 marzo – Il Consiglio degli Stati respinge la mozione del Consigliere agli Stati Thomas Minder. La mozione intimava al Consiglio federale di non firmare né parafare l’accordo istituzionale.
18 marzo – Il Consiglio nazionale approva in linea di principio il secondo contributo di coesione, ma si unisce al Consiglio degli Stati vincolando il contributo all'abolizione delle misure discriminatorie da parte dell'UE.