Au­men­to dei premi di cassa ma­la­ti: il pro­ble­ma è la quan­ti­tà

I premi delle casse ma­la­ti au­men­te­ran­no l’an­no pros­si­mo in media del­l'8,7%. Que­sto è un au­men­to im­por­tan­te. A volte si pensa er­ro­nea­men­te che ciò sia do­vu­to prin­ci­pal­men­te al­l'au­men­to dei prez­zi del si­ste­ma sa­ni­ta­rio. In real­tà, il mo­ti­vo ri­sie­de nella co­stan­te cre­sci­ta della quan­ti­tà. Con­su­mia­mo sem­pre più ser­vi­zi sa­ni­ta­ri. E la po­li­ti­ca im­po­ne alle com­pa­gnie di as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria di fat­tu­rar­li, che lo vo­glia­no o meno. Il male del si­ste­ma sa­ni­ta­rio sviz­ze­ro è l'au­men­to dei con­su­mi, non l'au­men­to dei prez­zi.

Si di­bat­te in­ten­sa­men­te ed emo­ti­va­men­te sulla de­ter­mi­na­zio­ne dei prez­zi nel si­ste­ma sa­ni­ta­rio. In primo luogo, c'è la ta­rif­fa uni­for­me con cui i me­di­ci fat­tu­ra­no ai pa­zien­ti, il Tar­med. Si af­fer­ma che sia in­ca­pa­ce di ri­for­mar­si e che molti prez­zi sono ob­so­le­ti e quin­di trop­po cari. Poi ci sono i prez­zi dei far­ma­ci e dei trat­ta­men­ti spe­cia­li, che sono trop­po alti. Anche i costi am­mi­ni­stra­ti­vi delle com­pa­gnie di as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria sono ri­pe­tu­ta­men­te al cen­tro del­l'at­ten­zio­ne. Il prin­ci­pio alla base del di­bat­ti­to emo­ti­vo è sem­pre lo stes­so: il pro­ble­ma sono i prez­zi ele­va­ti. Po­trem­mo ri­spar­mia­re sui costi se ab­bas­sas­si­mo ra­di­cal­men­te i prez­zi. Nulla in con­tra­rio a una re­vi­sio­ne ap­pro­fon­di­ta dei prez­zi, anche qui c'è un no­te­vo­le po­ten­zia­le.

Ma la di­scus­sio­ne non af­fron­ta il pro­ble­ma di fondo: l'e­span­sio­ne dei vo­lu­mi. È la quan­ti­tà il prin­ci­pa­le re­spon­sa­bi­le del­l'au­men­to dei premi delle casse ma­la­ti. Più vi­si­te me­di­che, più trat­ta­men­ti, più ope­ra­zio­ni, e tutto viene fat­tu­ra­to at­tra­ver­so l'as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria ob­bli­ga­to­ria. Visto che con­su­mia­mo più ser­vi­zi sa­ni­ta­ri, che il ca­ta­lo­go dei ser­vi­zi è così ampio e che una parte sem­pre mi­no­re di que­sti è fi­nan­zia­ta pri­va­ta­men­te, i premi delle casse ma­la­ti sono in co­stan­te au­men­to.

Ma pro­ce­dia­mo con or­di­ne: in­nan­zi­tut­to, ven­go­no of­fer­ti e ri­chie­sti sem­pre più ser­vi­zi sa­ni­ta­ri. Con l'in­fluen­za, ri­ma­ne­re a casa e ri­cor­re­re a qual­che ri­me­dio della nonna non è più suf­fi­cien­te. An­da­re dal me­di­co porta più sol­lie­vo. Come nel caso di molte altre ma­lat­tie e so­spet­te ma­lat­tie, che ven­go­no trat­ta­te in modo sem­pre più in­ten­si­vo. Lo stes­so vale per le ope­ra­zio­ni. Una parte con­si­de­re­vo­le di que­ste sa­reb­be evi­ta­bi­le. In se­con­do luogo, negli ul­ti­mi anni sono stati ag­giun­ti sem­pre più ser­vi­zi sa­ni­ta­ri al ca­ta­lo­go che deve es­se­re co­per­to dal­l'as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria ob­bli­ga­to­ria. Ormai pra­ti­ca­men­te nes­sun trat­ta­men­to è esclu­so, quasi tutto può es­se­re messo a ca­ri­co della col­let­ti­vi­tà. Non c'è da stu­pir­si che l'im­por­to to­ta­le dei ser­vi­zi sa­ni­ta­ri sia in cre­sci­ta. In terzo luogo, dob­bia­mo pa­ga­re una quota sem­pre più bassa di que­ste pre­sta­zio­ni: in­fat­ti, la parte dei costi a no­stro ca­ri­co per i trat­ta­men­ti sa­ni­ta­ri è di­mi­nui­ta dra­sti­ca­men­te negli ul­ti­mi anni.

In pa­ro­le po­ve­re: c'è sem­pre più of­fer­ta a prez­zi più bassi per l'ac­qui­ren­te. Qual­sia­si pro­fa­no di eco­no­mia può pre­ve­de­re cosa suc­ce­de in que­sto caso: si con­su­ma trop­po. Al­lo­ra per­ché tutti si sor­pren­do­no del­l'au­men­to dei premi delle casse ma­la­ti? Per­ché i po­li­ti­ci ci di­strag­go­no da que­ste sem­pli­ci cor­re­la­zio­ni con finte bat­ta­glie. Non vo­glio­no am­met­te­re che l'e­co­no­mia non può es­se­re in­gan­na­ta con tat­ti­che po­li­ti­che. Pre­fe­ri­sco­no re­go­la­men­ta­re a fin di bene e quin­di - pur non ri­sol­ven­do in alcun modo il pro­ble­ma - al­me­no au­men­ta­re il pro­prio po­te­re. Fin­ché i po­li­ti­ci non af­fron­te­ran­no il vero pro­ble­ma, i premi delle casse ma­la­ti con­ti­nue­ran­no ad au­men­ta­re.