Gli strani effetti della regolamentazione
Tutto ciò potrebbe avere una relazione con il surriscaldamento del mercato immobiliare? No. Le banche hanno inasprito le condizioni di concessione delle ipoteche: esse le concedono soltanto se la quota degli averi del 2o pilastro non supera il 10%, di modo che almeno il 10% dell’investimento deve essere finanziato mediante un capitale reale. Ulteriori misure non sono dunque necessarie.
In queste condizioni, le motivazioni del Consiglio federale sorprendono: lo scopo della misura sarebbe di ridurre le prestazioni complementari. E’ vero che bisogna trovare delle soluzioni in questo settore. Cosa dicono le cifre? Quante persone che hanno ritirato in anticipo gli averi del 2o pilastro ricevono delle prestazioni complementari? Nessuna risposta. Apparentemente, le autorità non hanno voluto prendersi a carico fastidiosi calcoli statistici. Ma secondo noi la cifra non può essere molto elevata. In effetti, i patrimoni non vengono sperperati quando sono investiti in un bene immobiliare.
In conclusione, la necessità di questa regolamentazione è ancor meno chiara dei suoi effetti. Nessun elemento politico giustifica tale proposta. E quel che è peggio, essa intacca la fiducia degli assicurati dal momento che gli averi del 2o pilastro spettano unicamente a loro. In questo contesto, è ancora più sorprendente che il governo federale presenti con disinvoltura delle idee di regolamentazione così immature.