# 4 / 2024
27.06.2024

Idrogeno e gas rinnovabili: il vettore energetico per il futuro

L’Unione europea punta sull’idrogeno

L’idrogeno è parte integrante del futuro mix energetico europeo

L'Unione Europea sta portando avanti lo sviluppo dell'uso dell'idrogeno. L'obiettivo è duplice: decarbonizzare l'approvvigionamento energetico entro il 2050 e diversificare le fonti energetiche. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha accelerato questo progetto.

Attualmente l'idrogeno rappresenta appena il 2% del consumo energetico europeo. Entro il 2050, questa quota potrebbe salire al 20%, coprendo fino alla metà del fabbisogno dei trasporti e dal 5 al 20% di quello dell'industria. La produzione di idrogeno neutrale dal punto di vista climatico dovrebbe raggiungere i 10 milioni di tonnellate entro il 2030, con l'importazione di altri 10 milioni di tonnellate. Per raggiungere questi obiettivi, l'UE ha definito una strategia in 4 punti, attualmente in fase di attuazione:

  • Sviluppare un'agenda di investimenti, in particolare sostenendo progetti di produzione di idrogeno "pulito".
  • Aumentare la domanda e la produzione, soprattutto nei settori dei trasporti e dell'industria.
  • Creare un quadro favorevole e stimolante, in particolare per sviluppare le infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione.
  • Rafforzare la dimensione internazionale, consolidando i legami con i paesi vicini a sud e a est dell'Europa. Contribuire allo sviluppo di regole e standard internazionali.

Oltre alle misure messe in atto a livello europeo, stanno adottando una strategia sull'idrogeno sempre più paesi. Tra questi, Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Austria, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Regno Unito.

Anche gli operatori di rete europei hanno lanciato un progetto per una rete europea di trasporto dell'idrogeno (European Backbone), con l'obiettivo di distribuirla entro il 2040. La Svizzera fa parte di questo consorzio privato, attraverso la società Transitgas. Ma sarà collegata al più tardi entro il 2040, a condizione che le questioni relative al finanziamento e alle garanzie di rischio siano chiarite in tempo.