Un regime alimentare imposto dallo Stato? No, grazie
Acquisto volentieri derrate alimentari svizzere sane, di alta qualità e prodotte in modo sostenibile. Il problema non è questo. Come consumatore responsabile, scelgo io stesso i prodotti che acquisto e apprezzo anche i prodotti che mi piacciono da un punto di vista del gusto, ma che non soddisfano pienamente le norme svizzere.
Il problema risiede nello spirito protezionistico e paternalista di queste tre iniziative che chiedono una delimitazione o un pilotaggio statale dell’offerta di derrate alimentari sulla base di motivazioni ideologiche. Esse sono profondamente antiliberali e sfavorevoli alla concorrenza. Portano ad una riduzione dell’offerta di prodotti e all’aumento dei prezzi. Ma siccome potremmo sempre acquistare tutti gli altri prodotti dall’altra parte della frontiera, a breve distanza, saremmo spinti a fare una sorta di "turismo degli acquisti".
In conclusione, queste iniziative sono totalmente inappropriate. E’ su un mercato aperto alla concorrenza che l’agricoltura svizzera, incentrata sulla qualità, ha le migliori possibilità di realizzarsi: essa non ha bisogno di un protezionismo statale forte.