Un cu­sci­net­to an­ti­ci­cli­co di ca­pi­ta­li non è la pa­na­cea

​A par­ti­re dal 30 set­tem­bre 2013 le ban­che do­vran­no di­spor­re di fondi pro­pri sup­ple­men­ta­ri per i mutui ipo­te­ca­ri sulle abi­ta­zio­ni. La crea­zio­ne di que­sto cu­sci­net­to an­ti­ci­cli­co di ca­pi­ta­le è una no­vi­tà in Sviz­ze­ra e sarà dun­que im­por­tan­te os­ser­var­ne gli ef­fet­ti in modo per­ma­nen­te. Si trat­ta di una mi­su­ra ur­gen­te de­ci­sa in rea­zio­ne al­l’im­pos­si­bi­li­tà per la Banca na­zio­na­le di au­men­ta­re i tassi con­si­de­ra­to il clima teso sul fron­te dei tassi di cam­bio. Con­si­de­ra­ti i po­ten­zia­li costi re­la­ti­vi allo scop­pio di una bolla im­mo­bi­lia­re, que­sta mi­su­ra po­treb­be es­se­re pro­ba­bil­men­te ne­ces­sa­ria.
​Su ri­chie­sta della Banca na­zio­na­le sviz­ze­ra (BNS), il Con­si­glio fe­de­ra­le ha de­ci­so di at­ti­va­re la crea­zio­ne di un cu­sci­net­to an­ti­ci­cli­co di ca­pi­ta­le. Que­sta pos­si­bi­li­tà è stata in­tro­dot­ta in oc­ca­sio­ne del­l’ul­ti­ma mo­di­fi­ca del­l’or­di­nan­za sui fondi pro­pri (OFoP). E’ la prima volta che il Con­si­glio fe­de­ra­le ne fa uso. L’at­ti­va­zio­ne di que­sto cu­sci­net­to do­vreb­be raf­for­za­re la re­si­sten­za del set­to­re ban­ca­rio.

La Sviz­ze­ra non ha fi­no­ra nes­su­na espe­rien­za con que­sto nuovo stru­men­to. Ci si ral­le­gra dun­que della de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le di at­ti­var­lo con una certa pru­den­za: in primo luogo, esso non uti­liz­ze­reb­be la to­ta­li­tà del mar­gi­ne di ma­no­vra del 2,5% delle po­si­zio­ni pon­de­ra­te in fun­zio­ne del ri­schio, ma ap­pli­che­reb­be una quota del­l’1%. Se­con­do, que­sto stru­men­to li­mi­ta l’i­na­spri­men­to delle esi­gen­ze in ma­te­ria di fondi pro­pri sul mer­ca­to ipo­te­ca­rio sviz­ze­ro, ciò che evita un rin­ca­ro per altre forme di cre­di­to (ad esem­pio i cre­di­ti con­sor­ti­li).

Evi­ta­re la for­ma­zio­ne di una bolla
Da un po’ di tempo è chia­ro che il mer­ca­to ipo­te­ca­rio el­ve­ti­co tende al sur­ri­scal­da­men­to. Un pro­se­gui­men­to della cre­sci­ta dei cre­di­ti ipo­te­ca­ri po­treb­be por­ta­re ad una bolla im­mo­bi­lia­re si­mi­le a quel­la os­ser­va­ta in al­cu­ni paesi du­ran­te la crisi dei mer­ca­ti fi­nan­zia­ri o a quel­la che la Sviz­ze­ra ha re­gi­stra­to alla fine degli anni ’80. I costi pro­vo­ca­ti dallo scop­pio di una bolla im­mo­bi­lia­re dal lato del­l’e­co­no­mia e delle fa­mi­glie sa­reb­be­ro enor­mi e po­treb­be­ro pro­vo­ca­re una re­ces­sio­ne lunga e grave.

Il cu­sci­net­to an­ti­ci­cli­co di ca­pi­ta­le non è tut­ta­via lo stru­men­to idea­le per lot­ta­re con­tro una bolla im­mo­bi­lia­re. La BNS do­vreb­be au­men­ta­re i tassi d’in­te­res­se per rin­ca­ra­re i cre­di­ti, ma essa ha at­tual­men­te le mani le­ga­te. Un au­men­to dei tassi ri­schie­reb­be in­fat­ti di pro­vo­ca­re un nuovo ap­prez­za­men­to del fran­co. Il cu­sci­net­to an­ti­ci­cli­co è uno stru­men­to in­di­ret­to, la cui ef­fi­cien­za non è si­cu­ra, per­tan­to esso deve ri­ma­ne­re una so­lu­zio­ne di emer­gen­za da uti­liz­za­re nei pe­rio­di dif­fi­ci­li.

Os­ser­va­re at­ten­ta­men­te gli ef­fet­ti
Con­si­de­ra­to quan­to pre­ce­de, è im­por­tan­te uti­liz­za­re il nuovo stru­men­to con pru­den­za e os­ser­var­ne at­ten­ta­men­te gli ef­fet­ti nel corso dei pros­si­mi mesi. Bi­so­gne­rà inol­tre va­lu­ta­re le in­te­ra­zio­ni con le mi­su­re di au­to­re­go­la­men­ta­zio­ne delle ban­che. In ef­fet­ti, le ban­che hanno già adot­ta­to mi­su­re per li­mi­ta­re i ri­schi sul mer­ca­to ipo­te­ca­rio e im­mo­bi­lia­re el­ve­ti­co.

Tut­ta­via, un uti­liz­zo pru­den­te di que­sto nuovo stru­men­to ri­schia di ri­dur­re il suo im­pat­to sul mer­ca­to im­mo­bi­lia­re. La do­man­da di abi­ta­zio­ni con­ti­nue­rà ad au­men­ta­re con tassi d’in­te­res­se leg­ger­men­te su­pe­rio­ri e l’of­fer­ta ri­mar­rà rara. Il fu­tu­ro ci dirà se le mi­su­re de­ci­se avran­no pro­dot­to un ef­fet­to in si­mi­li con­di­zio­ni.