Ri­ti­ra­ta l’i­ni­zia­ti­va sulla me­di­ci­na di fa­mi­glia

​Il Co­mi­ta­to d’i­ni­zia­ti­va ha ri­ti­ra­to la sua ini­zia­ti­va po­po­la­re “Sì alla me­di­ci­na di fa­mi­glia”. Que­sta ral­le­gran­te de­ci­sio­ne è stata resa pos­si­bi­le gra­zie al con­tro­pro­get­to del Par­la­men­to e al ma­ster­plan “me­di­ci­na di fa­mi­glia e me­di­ci­na di base”. Que­st’ul­ti­mo pre­ve­de tra l’al­tro un im­por­to di 200 mi­lio­ni di fran­chi sup­ple­men­ta­ri per la re­vi­sio­ne del si­ste­ma ta­rif­fa­le Tar­med.
​Le ri­ven­di­ca­zio­ni dei me­di­ci di fa­mi­glia sono giu­sti­fi­ca­te. No­no­stan­te anni di lotta sul si­ste­ma ta­rif­fa­le, le loro pre­sta­zio­ni non sono ade­gua­ta­men­te com­pen­sa­te. Dal punto di vista della fat­tu­ra­zio­ne, al­cu­ne po­si­zio­ni ta­rif­fa­li sono più lu­cra­ti­ve ri­spet­to ad un col­lo­quio con il pa­zien­te. Non sor­pren­de dun­que che da un po’ di tempo il nu­me­ro dei me­di­ci di fa­mi­glia di­mi­nui­sca di circa il 2% al­l’an­no, men­tre gli studi dei me­di­ci spe­cia­li­sti si mol­ti­pli­ca­no allo stes­so ritmo. Per l’as­si­sten­za me­di­ca della po­po­la­zio­ne, que­sta evo­lu­zio­ne non è una no­ti­zia po­si­ti­va, per­ché solo i me­di­ci hanno una vi­sio­ne glo­ba­le del pa­zien­te.

Ciò detto, l’i­ni­zia­ti­va “Sì alla me­di­ci­na di fa­mi­glia” non avreb­be co­mun­que ri­sol­to il pro­ble­ma, poi­ché le mi­su­re ri­chie­ste erano as­sur­de. Essa pro­po­ne­va di in­te­gra­re nella Co­sti­tu­zio­ne la me­di­ci­na di fa­mi­glia, com­pre­se le sue com­pe­ten­ze. Il ri­ti­ro del­l’i­ni­zia­ti­va po­po­la­re, reso pos­si­bi­le dal con­tro­pro­get­to di­ret­to e dal ma­ster­plan del Con­si­glio fe­de­ra­le, è ancor più ral­le­gran­te.

Un ar­ti­co­lo co­sti­tu­zio­na­le per una me­di­ci­na di base di qua­li­tà
Il con­tro­pro­get­to di­ret­to al­l’i­ni­zia­ti­va po­po­la­re in­te­gra nella le­gi­sla­zio­ne un’of­fer­ta di cure di qua­li­tà, suf­fi­cien­te e ac­ces­si­bi­le a tutti, ri­co­no­scen­do il ruolo fon­da­men­ta­le della me­di­ci­na di base. Esso tiene conto delle pre­oc­cu­pa­zio­ni dei me­di­ci di fa­mi­glia senza tut­ta­via men­zio­nar­le nella Co­sti­tu­zio­ne. Il pro­get­to di legge sarà sot­to­po­sto al po­po­lo nel 2014.

Il ma­ster­plan pro­po­ne di­ver­se mi­su­re per raf­for­za­re la me­di­ci­na di base. I due punti cen­tra­li con­cer­no­no il si­ste­ma ta­rif­fa­le Tar­med e le ta­rif­fe dei la­bo­ra­to­ri (lista delle ana­li­si). La re­vi­sio­ne delle ta­rif­fe per­met­te­reb­be di mi­glio­ra­re la si­tua­zio­ne dei me­di­ci di fa­mi­glia di circa 200 mi­lio­ni di fran­chi. E’ la prima volta che il Con­si­glio fe­de­ra­le in­ter­vie­ne di­ret­ta­men­te nel si­ste­ma Tar­med. E’ de­plo­re­vo­le che i vari part­ner non siano stati in grado di tro­va­re una so­lu­zio­ne con­sen­sua­le in tutti que­sti anni. Per quan­to con­cer­ne le ta­rif­fe dei la­bo­ra­to­ri, il Con­si­glio fe­de­ra­le com­pen­sa in parte una re­vi­sio­ne del 2009 e va­lo­riz­za al­cu­ne “ana­li­si ra­pi­de” ef­fet­tua­te negli studi me­di­ci. I la­bo­ra­to­ri me­di­ci in­cas­se­ran­no circa 35 mi­lio­ni di fran­chi sup­ple­men­ta­ri. Per­ma­ne tut­ta­via un retro-gusto amaro: il ri­ti­ro del­l’i­ni­zia­ti­va sarà co­sta­to 235 mi­lio­ni di fran­chi.