Wandern

Re­sta­no ne­ces­sa­rie ri­for­me nella pre­vi­den­za vec­chia­ia

Gli elet­to­ri hanno op­ta­to per lo sta­tus quo in ma­te­ria di pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le. Ma le ri­for­me sa­ran­no in­dub­bia­men­te ne­ces­sa­rie alla luce delle ten­den­ze de­mo­gra­fi­che. Que­sto è l'u­ni­co modo per crea­re un si­ste­ma pre­vi­den­zia­le so­ste­ni­bi­le e fi­nan­zia­ria­men­te so­li­do. eco­no­mie­suis­se ac­co­glie con fa­vo­re il ri­fiu­to del­l'i­ni­zia­ti­va sulla bio­di­v­er­si­tà. La con­ser­va­zio­ne della bio­di­v­er­si­tà e la ga­ran­zia di un ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co si­cu­ro de­vo­no an­da­re di pari passo. Un “sì” avreb­be por­ta­to a gravi con­flit­ti di obiet­ti­vi, in par­ti­co­la­re per quan­to ri­guar­da il ne­ces­sa­rio svi­lup­po della pro­du­zio­ne di ener­gia elet­tri­ca.

Gli elet­to­ri hanno vo­ta­to con­tro la ri­for­ma della LPP pro­po­sta dal Con­si­glio fe­de­ra­le e dal Par­la­men­to. Di con­se­guen­za, nel 2° pi­la­stro resta lo sta­tus quo. Ma le ten­den­ze de­mo­gra­fi­che, l'al­lun­ga­men­to del­l'a­spet­ta­ti­va di vita e l'e­vo­lu­zio­ne dei mo­del­li la­vo­ra­ti­vi ren­do­no ne­ces­sa­ria una ri­for­ma. Pa­ral­le­la­men­te, l'o­biet­ti­vo im­me­dia­to deve es­se­re quel­lo di ga­ran­ti­re che il fi­nan­zia­men­to del­l'A­VS sia so­ste­ni­bi­le per tutte le ge­ne­ra­zio­ni e di as­si­cu­ra­re il fu­tu­ro a lungo ter­mi­ne di que­sta as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le at­tra­ver­so mi­su­re strut­tu­ra­li. eco­no­mie­suis­se con­ti­nue­rà a im­pe­gnar­si per una pre­vi­den­za orien­ta­ta al fu­tu­ro.

La bio­di­v­er­si­tà è una pre­oc­cu­pa­zio­ne im­por­tan­te per l'e­co­no­mia, poi­ché rap­pre­sen­ta un ca­pi­ta­le na­tu­ra­le vi­ta­le, non­ché op­por­tu­ni­tà e ri­schi per le im­pre­se. Cio­no­no­stan­te, eco­no­mie­suis­se ac­co­glie con fa­vo­re la boc­cia­tu­ra del­l'i­ni­zia­ti­va sulla bio­di­v­er­si­tà, in quan­to si spin­ge­va trop­po oltre: dava mag­gior peso alla pro­te­zio­ne della na­tu­ra, eli­mi­nan­do la pon­de­ra­zio­ne degli in­te­res­si per gli og­get­ti pro­tet­ti. Il ri­sul­ta­to sa­reb­be stato un grave con­flit­to di obiet­ti­vi, non da ul­ti­mo con la po­li­ti­ca ener­ge­ti­ca. Nel­l'at­tua­le si­tua­zio­ne del­l'ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co non pos­sia­mo per­met­ter­ci tali con­flit­ti. La Sviz­ze­ra deve rad­dop­pia­re la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà neu­tra­le per il clima, non com­pli­car­ne lo svi­lup­po. L'at­tua­zio­ne della legge sul­l'e­let­tri­ci­tà è già molto in ri­tar­do ri­spet­to al­l'o­biet­ti­vo, come di­mo­stra il no­stro in­di­ce Gran­de Di­xen­ce: que­st'an­no, ad esem­pio, siamo al di sotto del­l'o­biet­ti­vo del 70%. La sfida è ora quel­la di at­tua­re la Stra­te­gia per la Bio­di­v­er­si­tà e il Piano d'A­zio­ne che l'ac­com­pa­gna, e di tro­va­re so­lu­zio­ni per la bio­di­v­er­si­tà che con­sen­ta­no di ri­sol­ve­re i con­flit­ti di obiet­ti­vi con mo­de­ra­zio­ne.