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Fer­ro­via: la nuova con­ces­sio­ne è di buon au­spi­cio per il traf­fi­co a lunga di­stan­za

L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti (UFT) ha ac­cor­da­to una con­ces­sio­ne per il traf­fi­co a lunga di­stan­za alle FFS ma anche alla BLS a par­ti­re dalla fine del 2019. La de­ci­sio­ne è pro­met­ten­te: se ap­pli­ca­to nella ma­nie­ra giu­sta, un mo­del­lo multi-im­pre­se fer­ro­via­rie può es­se­re van­tag­gio­so sia per i clien­ti che per la col­let­ti­vi­tà. Ciò no­no­stan­te l’UFT non ha an­co­ra de­fi­ni­to un obiet­ti­vo pre­ci­so.

L’UFT ha co­mu­ni­ca­to già a metà apri­le la sua de­ci­sio­ne prov­vi­so­ria. Dopo la con­sul­ta­zio­ne pres­so gli at­to­ri in­te­res­sa­ti, L’Uf­fi­cio ha con­fer­ma­to che le FFS ge­sti­ran­no la rete degli In­ter­ci­ty e gran parte della rete di base al­me­no fino al 2029. Una con­ces­sio­ne per le linee Berna-Bien­ne e Berna-Burg­dorf-Olten verrà data alla BLS. Inol­tre l’UFT pre­scri­ve­rà un mar­gi­ne ope­ra­ti­vo mas­si­mo del­l’8% sul traf­fi­co a lunga per­cor­ren­za. Gli even­tua­li be­ne­fi­ci sup­ple­men­ta­ri sa­ran­no pre­le­va­ti at­tra­ver­so il con­tri­bu­to di co­per­tu­ra nel prez­zo delle trac­ce per fi­nan­zia­rie l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria.

La con­cor­ren­za come mo­to­re del­l’ef­fi­cien­za e del­l’in­no­va­zio­ne

Se­con­do gli am­bien­ti eco­no­mi­ci, il de­but­to della BLS nel traf­fi­co a lunga di­stan­za è un se­gna­le po­si­ti­vo. Ri­spet­to a un mo­no­po­lio puro, una strut­tu­ra di mer­ca­to con più of­fe­ren­ti pre­sen­ta dei van­tag­gi con­si­de­re­vo­li, anche se si trat­ta solo di una con­cor­ren­za coor­di­na­ta in un sin­go­lo mer­ca­to. Que­st’ul­ti­ma ob­bli­ga le im­pre­se fer­ro­via­rie a un co­stan­te con­fron­to inter pares per man­te­ne­re e mi­glio­ra­re la qua­li­tà sulle trat­te per le quali esse pos­sie­do­no una con­ces­sio­ne: le pre­sta­zio­ni sono adat­te alla do­man­da e sono at­trat­ti­ve? Quali in­no­va­zio­ni si aspet­ta­no i clien­ti? Allo stes­so modo una con­cor­ren­za mi­ni­ma ob­bli­ga gli of­fe­ren­ti a rin­for­za­re la loro di­sci­pli­na in ma­te­ria di costi. Così il tasso di au­to­fi­nan­zia­men­to della fer­ro­via potrà es­se­re mi­glio­ra­to, senza che i prez­zi dei bi­gliet­ti su­bi­sca­no un au­men­to.

Un si­ste­ma fer­ro­via­rio af­fi­da­bi­le e di qua­li­tà fa parte dei fat­to­ri di suc­ces­so della Sviz­ze­ra e con­tri­bui­sce a ren­de­re la no­stra piaz­za eco­no­mi­ca più at­trat­ti­va. L’a­per­tu­ra del traf­fi­co a lunga di­stan­za può con­tri­bui­re a ri­dur­re in fu­tu­ro la fat­tu­ra dei clien­ti e dei con­tri­buen­ti.

Pia­ni­fi­ca­re fin da su­bi­to il pros­si­mo pe­rio­do di con­ces­sio­ne

Mal­gra­do il suo orien­ta­men­to po­si­ti­vo, la de­ci­sio­ne la­scia l’a­ma­ro in bocca. Ci si do­man­da in­fat­ti se la pre­scri­zio­ne di un mar­gi­ne ope­ra­ti­vo mas­si­mo pro­dur­rà l’ef­fet­to de­si­de­ra­to o se cree­rà sol­tan­to un nuovo in­cen­ti­vo inop­por­tu­no. In ge­ne­ra­le, l’UFT ha av­via­to tardi una pro­ce­du­ra d’ap­pal­to – trop­po tardi per giun­ge­re a un ri­sul­ta­to eco­no­mi­ca­men­te ot­ti­ma­le. Le com­pa­gnie fer­ro­via­rie in­te­res­sa­te si sono tro­va­te di fron­te a un oriz­zon­te di pia­ni­fi­ca­zio­ne in­suf­fi­cien­te e a una cer­tez­za del di­rit­to li­mi­ta­ta. Nel­l’in­te­res­se del­l’in­te­ro si­ste­ma, è im­por­tan­te però pen­sa­re fin da su­bi­to al pros­si­mo pe­rio­do di con­ces­sio­ne: per far sì che dei con­cet­ti ben pon­de­ra­ti pos­sa­no es­se­re messi in pra­ti­ca  dopo il 2029, è ne­ces­sa­rio che un con­cet­to de­fi­ni­ti­vo che con­si­de­ri le par­ti­co­la­ri­tà di un mer­ca­to della mo­bi­li­tà a forte in­ten­si­tà di ca­pi­ta­le, sia pron­to al più tardi nel 2025. Sa­pen­do che la si­tua­zio­ne è com­ples­sa e che il tema sol­le­va an­co­ra di­ver­se do­man­de cri­ti­che, i pre­pa­ra­ti­vi de­vo­no ini­zia­re il più pre­sto pos­si­bi­le.