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La Po­lo­nia vuole avere un ruolo trai­nan­te nel­l'am­bi­to del­l'UE

Il 1° lu­glio la Po­lo­nia ac­ce­de­rà per la prima volta alla pre­si­den­za del Con­si­glio del­l’UE suc­ce­den­do al­l’Un­ghe­ria. Re­cen­te­men­te è stato lan­cia­to il suo pro­gram­ma per il se­con­do se­me­stre del 2011. I temi che do­mi­na­no sono l’in­te­gra­zio­ne eu­ro­pea come fonte di cre­sci­ta, un’Eu­ro­pa si­cu­ra e i van­tag­gi del­l’a­per­tu­ra eu­ro­pea.
La Po­lo­nia as­su­me­rà la pre­si­den­za del Con­si­glio del­l’UE du­ran­te un pe­rio­do cru­cia­le sotto di­ver­si aspet­ti. Si trat­ta non solo di far usci­re l’UE dalla crisi del­l’eu­ro, ma anche di pro­muo­ve­re una cre­sci­ta du­re­vo­le e la crea­zio­ne di im­pie­ghi. La Po­lo­nia ha dun­que ba­sa­to la sua pre­si­den­za sulla ri­pre­sa eco­no­mi­ca del­l’UE, sulla sta­bi­liz­za­zio­ne del­l’eu­ro e sulla pro­mo­zio­ne della com­pe­ti­ti­vi­tà in­ter­na­zio­na­le. Al­fi­ne di rag­giun­ge­re que­sti obiet­ti­vi am­bi­zio­si, essa pre­ve­de di in­tro­dur­re un nuovo stru­men­to du­ran­te la sua pre­si­den­za del Con­si­glio del­l’UE che possa fa­vo­ri­re la cre­sci­ta eco­no­mi­ca a lungo ter­mi­ne: il nuovo bud­get plu­rien­na­le del­l’UE (2014-2020). Var­sa­via vor­reb­be inol­tre uti­liz­za­re il nuovo bud­get del­l’UE come uno stru­men­to d’in­ve­sti­men­to per met­te­re in atto la stra­te­gia “Eu­ro­pa 2020”. Nella sua rac­co­man­da­zio­ne al­l’at­ten­zio­ne della pre­si­den­za po­lac­ca, BU­SI­NES­SEU­RO­PE sot­to­li­nea che l’o­biet­ti­vo di una cre­sci­ta so­ste­ni­bi­le non può es­se­re messo in atto senza ri­for­me na­zio­na­li.

Nel­l’ot­ti­ca di un au­men­to della com­pe­ti­ti­vi­tà, lo svi­lup­po del mer­ca­to in­ter­no e l’a­do­zio­ne di testi le­gi­sla­ti­vi re­la­ti­vi al mer­ca­to in­ter­no sem­bra­no ine­vi­ta­bi­li. A que­sto pro­po­si­to, la Po­lo­nia con­ce­de­rà par­ti­co­la­re at­ten­zio­ne alla messa in atto di ser­vi­zi elet­tro­ni­ci nel­l’am­bi­to del­l’UE e alla fa­ci­li­ta­zio­ne del­l’ac­ces­so alle ri­sor­se fi­nan­zia­rie per le PMI, due punti prio­ri­ta­ri se­con­do BU­SI­NES­SEU­RO­PE.

Oltre alle mi­su­re eco­no­mi­che men­zio­na­te, la Po­lo­nia in­ten­de raf­for­za­re ul­te­rior­men­te la si­cu­rez­za e la sta­bi­li­tà in altri set­to­ri. Un’ “Eu­ro­pa si­cu­ra” com­por­ta in par­ti­co­la­re il raf­for­za­men­to delle fron­tie­re ester­ne del­l’UE e la crea­zio­ne di una po­li­ti­ca ener­ge­ti­ca este­ra. La Po­lo­nia au­spi­ca così che la Com­mis­sio­ne in­ten­si­fi­chi i ne­go­zia­ti con paesi come la Rus­sia, dalla quale l’UE ac­qui­sta elet­tri­ci­tà. In que­sto con­te­sto, la Po­lo­nia si è inol­tre fis­sa­ta l’o­biet­ti­vo di por­ta­re a ter­mi­ne i ne­go­zia­ti con la Rus­sia in vista della sua ade­sio­ne al­l’OMC, un altro obiet­ti­vo so­ste­nu­to da BU­SI­NES­SEU­RO­PE. Il tema prio­ri­ta­rio di un’ “Eu­ro­pa si­cu­ra” im­pli­ca anche la si­cu­rez­za delle der­ra­te ali­men­ta­ri e un ac­ces­so si­cu­ro alle ma­te­rie prime.

In re­la­zio­ne al terzo tema in­ti­to­la­to “l’Eu­ro­pa ap­pro­fit­ta della pro­pria aper­tu­ra”, la Po­lo­nia pre­ve­de di im­pe­gnar­si a fa­vo­re del pro­ces­so di esten­sio­ne – l’a­de­sio­ne della Croa­zia svol­ge cer­ta­men­te un ruolo im­por­tan­te – e dello svi­lup­po delle re­la­zio­ni con altri Stati vi­ci­ni. Visti i re­cen­ti av­ve­ni­men­ti nel­l’A­fri­ca del Nord, l’ac­cen­to viene posto in par­ti­co­la­re sulla pro­mo­zio­ne di par­te­na­ria­ti ten­den­ti a so­ste­ne­re i pro­ces­si di tra­sfor­ma­zio­ne e di de­mo­cra­tiz­za­zio­ne nel Sud del­l’Eu­ro­pa. Pa­ral­le­la­men­te, oc­cor­re in­ten­si­fi­ca­re le re­la­zio­ni com­mer­cia­li. In quan­to paese del­l’Eu­ro­pa del­l’e­st, la Po­lo­nia au­spi­ca anche di pro­muo­ve­re le re­la­zio­ni del­l’UE con i suoi vi­ci­ni orien­ta­li.

La po­po­la­zio­ne po­lac­ca so­stie­ne con oltre il 70% l’UE. Anche se la Po­lo­nia può, gra­zie ad una cre­sci­ta eco­no­mi­ca sfre­na­ta no­no­stan­te la crisi, ser­vi­re da esem­pio al­me­no in una certa mi­su­ra per gli altri Stati mem­bri, i pros­si­mi sei mesi di­mo­stre­ran­no se essa sarà in grado di rag­giun­ge­re gli am­bi­zio­si obiet­ti­vi fis­sa­ti e svol­ge­re un ruolo trai­nan­te in seno al­l’UE.