Gerichtshammer

La pe­ti­zio­ne «Di­rit­to senza fron­tie­re» non cen­tra il ber­sa­glio

​Le im­pre­se con sede in Sviz­ze­ra de­vo­no poter es­se­re per­se­gui­te quan­do una delle loro fi­lia­li al­l’e­ste­ro viene so­spet­ta­ta di vio­la­zio­ne dei di­rit­ti umani o di at­tac­chi al­l’am­bien­te e i tri­bu­na­li sviz­ze­ri de­vo­no po­ter­si espri­me­re sulle de­nun­ce spor­te da per­so­ne re­si­den­ti al­l’e­ste­ro: è quan­to chie­de la pe­ti­zio­ne di un grup­po di or­ga­niz­za­zio­ni non go­ver­na­ti­ve sviz­ze­re. Que­sta ri­chie­sta è stata con­se­gna­ta la scor­sa set­ti­ma­na alla Can­cel­le­ria fe­de­ra­le. Se­con­do eco­no­mie­suis­se, gli stru­men­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­go­re sono suf­fi­cien­ti. I prin­ci­pi di­ret­ti­vi del­l’OC­SE nei con­fron­ti delle mul­ti­na­zio­na­li sono ap­pe­na stati ri­ve­du­ti nel 2011.

​Con il ti­to­lo “Di­rit­to senza fron­tie­re” varie or­ga­niz­za­zio­ni chie­do­no im­pe­ra­ti­va­men­te, al di là delle leggi lo­ca­li, una re­spon­sa­bi­li­tà so­cia­le delle im­pre­se. Di­spo­si­zio­ni vin­co­lan­ti per le mul­ti­na­zio­na­li e le loro fi­lia­li o par­te­ci­pa­zio­ni do­vreb­be­ro es­se­re an­co­ra­te nella legge sviz­ze­ra. I tri­bu­na­li sviz­ze­ri avreb­be­ro l’ob­bli­go di im­por­re que­sta re­go­la­men­ta­zio­ne in tutto il mondo. Circa 135'000 fir­ma­ta­ri so­sten­go­no la pe­ti­zio­ne, le cui esi­gen­ze sono esa­ge­ra­te e sa­reb­be­ro in con­trad­di­zio­ne con le le­gi­sla­zio­ni stra­nie­re.

Con la pro­pria cam­pa­gna e que­sta pe­ti­zio­ne, il grup­po di ONG vuole co­strin­ge­re le no­stre im­pre­se ad im­por­re re­go­le vin­co­lan­ti in ter­mi­ni di re­spon­sa­bi­li­tà so­cia­le. Se­con­do eco­no­mie­suis­se, que­sta pe­ti­zio­ne manca il ber­sa­glio per nu­me­ro­se ra­gio­ni. In primo luogo, essa è inu­ti­le: i grup­pi sviz­ze­ri non ope­ra­no in uno spa­zio di non-di­rit­to; essi sono sot­to­po­sti al di­rit­to sviz­ze­ro e alle di­spo­si­zio­ni giu­ri­di­che lo­ca­li ap­pli­ca­bi­li sul luogo del­l’at­ti­vi­tà, non­ché alle re­go­le in­ter­na­zio­na­li del­l’OC­SE, del­l’O­NU e del­l’Or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del la­vo­ro.

In se­con­do luogo, la pe­ti­zio­ne è si­no­ni­mo di dif­fi­col­tà di­plo­ma­ti­che. Se i tri­bu­na­li sviz­ze­ri do­ves­se­ro espri­mer­si su quan­to av­vie­ne in altri paesi, essi si im­mi­schie­reb­be­ro nei loro af­fa­ri in­ter­ni. La Sviz­ze­ra ri­fiu­ta giu­sta­men­te una si­mi­le in­ge­ren­za. Gli im­pe­gni in­ter­na­zio­na­li de­vo­no es­se­re de­fi­ni­ti a li­vel­lo mon­dia­le e non pos­so­no es­se­re det­ta­ti uni­la­te­ral­men­te. Terzo, la pe­ti­zio­ne rap­pre­sen­ta una seria mi­nac­cia per il no­stro paese. Le im­pre­se in­ter­na­zio­na­li con sede in Sviz­ze­ra con­tri­bui­sco­no in ma­nie­ra de­ci­si­va al no­stro be­nes­se­re. Una re­go­la­men­ta­zio­ne ec­ces­si­va ri­met­te­reb­be in di­scus­sio­ne i red­di­ti e gli im­pie­ghi pre­zio­si, non solo pres­so le im­pre­se di­ret­ta­men­te in­te­res­sa­te, ma anche pres­so i loro for­ni­to­ri. Que­sto non mi­glio­re­reb­be la si­tua­zio­ne al­l’e­ste­ro, ma piut­to­sto il con­tra­rio.

Le norme vo­lon­ta­rie hanno mo­stra­to la loro ef­fi­ca­cia: le so­cie­tà sviz­ze­re as­su­mo­no le loro re­spon­sa­bi­li­tà
Gli stru­men­ti vo­lon­ta­ri sono più per­ti­nen­ti delle re­go­la­men­ta­zio­ni vin­co­lan­ti. Essi hanno mo­stra­to la loro ef­fi­ca­cia e sono con­ti­nua­men­te svi­lup­pa­ti. eco­no­mie­suis­se si im­pe­gna nel­l’am­bi­to delle or­ga­niz­za­zio­ni im­pli­ca­te e par­te­ci­pa in modo co­strut­ti­vo ai di­bat­ti­ti in­ter­na­zio­na­li. E’ im­por­tan­te pro­muo­ve­re una re­spon­sa­bi­li­tà so­cia­le delle im­pre­se a li­vel­lo mon­dia­le. Im­por­re tut­ta­via un con­te­sto ri­gi­do con la pos­si­bi­li­tà di in­ten­ta­re le­gal­men­te un’a­zio­ne non è la giu­sta so­lu­zio­ne. Gli stru­men­ti vo­lon­ta­ri of­fro­no mag­gio­re fles­si­bi­li­tà e per­met­to­no di tener me­glio conto dei di­ver­si in­te­res­si in gioco. Re­cen­te­men­te ri­ve­du­ti, i prin­ci­pi di­ret­ti­vi del­l’OC­SE con­cer­nen­ti le im­pre­se mul­ti­na­zio­na­li ne sono un buon esem­pio. Le im­pre­se sviz­ze­re vo­glio­no ge­sti­re re­spon­sa­bil­men­te i loro af­fa­ri e as­su­mer­si le re­la­ti­ve re­spon­sa­bi­li­tà. Nei paesi emer­gen­ti e in via di svi­lup­po dove essi svol­go­no la loro at­ti­vi­tà, i gran­di grup­pi sviz­ze­ri pro­pon­go­no in ge­ne­ra­le con­di­zio­ni di la­vo­ro mi­glio­ri ri­spet­to ad altre so­cie­tà in­ter­na­zio­na­li e con­tri­bui­sco­no in de­fi­ni­ti­va ad un mi­glio­ra­men­to delle con­di­zio­ni di vita dei loro di­pen­den­ti.
Sono di­spo­ni­bi­li ul­te­rio­ri in­for­ma­zio­ni  sul sito In­ter­net di

Swis­shol­ding.