Containerschiff im Hafen

Il Con­si­glio na­zio­na­le de­ci­de di ri­dur­re i dazi in­du­stria­li, un passo im­por­tan­te per l'e­co­no­mia

Nella ses­sio­ne au­tun­na­le del 2021, il Con­si­glio na­zio­na­le ha nuo­va­men­te di­scus­so la ri­du­zio­ne dei dazi in­du­stria­li. La ca­me­ra bassa ha re­spin­to di­ver­se pro­po­ste di mi­no­ran­za e alla fine ha de­ci­so a fa­vo­re della pro­po­sta del Con­si­glio fe­de­ra­le. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci sa­lu­ta­no con fa­vo­re que­sta de­ci­sio­ne.

Dopo di­ver­si rin­vii, ha avuto luogo il 15 set­tem­bre il se­con­do di­bat­ti­to sul­l’en­tra­ta in ma­te­ria e suc­ces­si­va­men­te anche la di­scus­sio­ne di det­ta­glio in Con­si­glio na­zio­na­le sul­l'a­bo­li­zio­ne dei dazi in­du­stria­li. Alla fine, il Con­si­glio na­zio­na­le ha ap­pro­va­to il pro­get­to di legge del Con­si­glio fe­de­ra­le sul­l’a­bo­li­zio­ne dei dazi in­du­stria­li con 106 voti con­tro 75 e 15 asten­sio­ni. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci sa­lu­ta­no con fa­vo­re que­sta im­por­tan­te de­ci­sio­ne.

L’A­BO­LI­ZIO­NE TO­TA­LE DEI DAZI IN­DU­STRIA­LOI PRE­SEN­TA VAN­TAG­GI PER NU­ME­RO­SI AT­TO­RI

Dal punto di vista della po­li­ti­ca fi­nan­zia­ria, le per­di­te do­vu­te alla ri­du­zio­ne dei dazi do­ga­na­li sono sop­por­ta­bi­li se­con­do l'at­tua­le pia­ni­fi­ca­zio­ne fi­nan­zia­ria della Con­fe­de­ra­zio­ne, so­prat­tut­to per­ché la mi­su­ra ha un ef­fet­to di sti­mo­lo po­si­ti­vo per l'in­te­ra eco­no­mia. L'a­bo­li­zio­ne dei dazi in­du­stria­li porta a im­por­tan­ti sgra­vi fi­nan­zia­ri e am­mi­ni­stra­ti­vi, di cui be­ne­fi­cia­no so­prat­tut­to le PMI e il com­mer­cio. Oggi i dazi al­l'im­por­ta­zio­ne au­men­ta­no i costi di ap­prov­vi­gio­na­men­to del­l'e­co­no­mia sviz­ze­ra for­te­men­te in­te­gra­ta a li­vel­lo glo­ba­le e in­de­bo­li­sco­no così la sua com­pe­ti­ti­vi­tà nella con­cor­ren­za in­ter­na­zio­na­le. La ri­du­zio­ne dei dazi do­ga­na­li eli­mi­ne­reb­be anche la re­la­zio­ne sfa­vo­re­vo­le tra gli alti costi di sdo­ga­na­men­to per le azien­de sviz­ze­re e le basse en­tra­te do­ga­na­li.

Oltre alle azien­de, anche l'am­mi­ni­stra­zio­ne be­ne­fi­ce­reb­be di uno sgra­vio bu­ro­cra­ti­co, dato che i costi per for­ni­re in­for­ma­zio­ni, au­to­riz­za­zio­ni, con­trol­li e pro­ce­du­re di ve­ri­fi­ca sa­reb­be­ro ri­dot­ti al mi­ni­mo. In de­fi­ni­ti­va, la pro­po­sta è anche un mezzo ef­fi­ca­ce per com­bat­te­re l'i­so­la dei prez­zi ele­va­ti della Sviz­ze­ra, che a sua volta va a be­ne­fi­cio dei con­su­ma­to­ri. Nel set­to­re dei beni di con­su­mo, come l'ab­bi­glia­men­to, i co­sme­ti­ci e le au­to­mo­bi­li, le for­ma­li­tà do­ga­na­li e i dazi sa­ran­no eli­mi­na­ti com­ple­ta­men­te. Que­sto rende anche il com­mer­cio al det­ta­glio sviz­ze­ro più com­pe­ti­ti­vo ri­spet­to al tu­ri­smo degli ac­qui­sti.

Manca an­co­ra il voto fi­na­le sul di­se­gno di legge, at­te­so nel­l'ul­ti­ma set­ti­ma­na del­l'at­tua­le ses­sio­ne au­tun­na­le. Se il pro­get­to di legge verrà adot­ta­to, la stra­da sarà trac­cia­ta per at­tua­re uno stru­men­to ef­fi­ca­ce per mi­glio­ra­re il qua­dro della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca.