junge mit rakete

L'ex­port sviz­ze­ro batte tutti i re­cord

L’e­co­no­mia aveva pre­vi­sto un’e­vo­lu­zio­ne po­si­ti­va delle espor­ta­zio­ni. Ma che avreb­be­ro bat­tu­to tutti i re­cord, è a dir poco sor­pren­den­te. La no­ti­zia non può che ral­le­gra­re. In sei mesi, le ven­di­te di pro­dot­ti sviz­ze­ri al­l’e­ste­ro hanno rag­giun­to 109,6 mi­liar­di di fran­chi. Una cifra mai vista. Le espor­ta­zio­ni sviz­ze­re sono au­men­ta­te gra­zie alla cre­sci­ta con l’UE, gli Stati Uniti e la Cina. Que­sto ri­sul­ta­to sot­to­li­nea an­co­ra una volta la fon­da­men­ta­le im­por­tan­za del li­be­ro ac­ces­so ai mer­ca­ti in­ter­na­zio­na­li, sia per le PMI che per le mul­ti­na­zio­na­li.

Le cifre estre­ma­men­te po­si­ti­ve del com­mer­cio este­ro mo­stra­no, in ma­nie­ra ge­ne­ra­le, che l’e­co­no­mia è nuo­va­men­te in ri­pre­sa. Na­zio­ne espor­ta­tri­ce per ec­cel­len­za, la Sviz­ze­ra sta traen­do pro­fit­to dalla forte cre­sci­ta della Ger­ma­nia, degli Stati Uniti e della Cina. Ma anche l’UE si sta ri­pren­den­do, e que­sto non ha fatto altro che au­men­ta­re le no­stre espor­ta­zio­ni, poi­ché i paesi vi­ci­ni re­sta­no i prin­ci­pa­li mer­ca­ti di espor­ta­zio­ne. Anche il mer­ca­to ci­ne­se sta gua­da­gnan­do im­por­tan­za. Qui le cifre re­gi­stra­te sono par­ti­co­lar­men­te ral­le­gran­ti: la Sviz­ze­ra e la Cina sono in­fat­ti le­ga­te da tre anni da un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio che era stato for­te­men­te so­ste­nu­to da eco­no­mie­suis­se. Un ac­cor­do, di cui hanno be­ne­fi­cia­to di­ret­ta­men­te nu­me­ro­se im­pre­se sviz­ze­re, tra le quali nu­me­ro­se PMI.

L’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con la Cina porta i suoi frut­ti

Du­ran­te il primo se­me­stre 2017, gli ac­qui­sti ci­ne­si in Sviz­ze­ra sono au­men­ta­ti di oltre un quin­to (+22,4%). Le no­stre espor­ta­zio­ni a de­sti­na­zio­ne della se­con­da po­ten­za eco­no­mi­ca mon­dia­le sono ar­ri­va­te a toc­ca­re 5,8 mi­liar­di di fran­chi, una cifra da pri­ma­to. L’ac­ce­le­ra­zio­ne della cre­sci­ta in Cina è stata pos­si­bi­le gra­zie a nu­me­ro­se mi­su­re di pro­mo­zio­ne della con­giun­tu­ra.

Le im­pre­se far­ma­ceu­ti­che hanno re­gi­stra­to un nuovo au­men­to delle loro espor­ta­zio­ni su tutti i mer­ca­ti. L’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca gioca un ruolo car­di­ne per l’e­co­no­mia el­ve­ti­ca. Un’im­por­tan­za che è stata con­fer­ma­ta da que­ste ul­ti­me cifre. Que­sto fat­to­re può di­ven­ta­re un ri­schio per l’e­co­no­mia? Jan At­te­slan­der, re­spon­sa­bi­le delle re­la­zio­ni eco­no­mi­che este­re pres­so eco­no­mie­suis­se, so­stie­ne di no: “Al­cu­ni pos­so­no ve­de­re dei ri­schi, ma l’im­por­tan­za di pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci per la Sviz­ze­ra può es­se­re con­si­de­ra­ta una carta in­fluen­te per la Sviz­ze­ra. Il no­stro paese ha bi­so­gno di in­du­strie forti, crea­tri­ci di ric­chez­za, non­ché di con­di­zio­ni qua­dro ade­gua­te, af­fin­ché que­sti set­to­ri pos­sa­no con­ti­nua­re a svi­lup­par­si”.

L’a­per­tu­ra al mondo e l’ac­ces­so ai mer­ca­ti in­ter­na­zio­na­li re­sta­no cru­cia­li per man­te­ne­re un’e­co­no­mia sviz­ze­ra sana. Le cifre di que­sti gior­ni ne sono una chia­ra prova.