eco­no­mie­suis­se re­spin­ge la legge sulla vi­gi­lan­za sul­l’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le con­tro le ma­lat­tie

Il Con­si­glio fe­de­ra­le pro­po­ne l’a­do­zio­ne di una legge sulla vi­gi­lan­za sul­l’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le con­tro le ma­lat­tie (LVA­Mal) allo scopo di re­go­la­men­ta­re gli as­si­cu­ra­to­ri ma­lat­tia. Se­con­do l’e­co­no­mia, nel set­to­re delle as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li ul­te­rio­ri mi­su­re sono inu­ti­li, poi­ché il si­ste­ma ri­du­ce già for­te­men­te il loro mar­gi­ne di ma­no­vra. L’e­co­no­mia re­spin­ge il pro­get­to di legge ri­te­nen­do che esso non tenga conto delle sfide che l’as­si­cu­ra­zio­ne di base dovrà af­fron­ta­re.
​eco­no­mie­suis­se am­met­te la ne­ces­si­tà di raf­for­za­re pun­tual­men­te la sor­ve­glian­za del­l’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tia so­cia­le. Una mag­gio­re tra­spa­ren­za può mi­glio­ra­re la con­cor­ren­za tra gli as­si­cu­ra­to­ri. Tut­ta­via, il pro­get­to pre­sen­ta­to non è il giu­sto mezzo per riu­scir­ci, poi­ché esso va oltre l’o­biet­ti­vo in di­ver­si set­to­ri. In ef­fet­ti, la sor­ve­glian­za non deve in­fluen­za­re di­ret­ta­men­te le at­ti­vi­tà ope­ra­ti­ve né re­strin­ge­re l’or­ga­niz­za­zio­ne degli as­si­cu­ra­to­ri ma­lat­tia. In­fi­ne, eco­no­mie­suis­se si op­po­ne alla crea­zio­ne di un’au­to­ri­tà di sor­ve­glian­za se­pa­ra­ta per l’as­si­cu­ra­zio­ne di base. 

Per que­ste ra­gio­ni, gli am­bien­ti eco­no­mi­ci ri­fiu­ta­no la LVA­Mal. Le even­tua­li la­cu­ne del di­spo­si­ti­vo at­tua­le di sor­ve­glian­za pos­so­no es­se­re col­ma­te nel­l’am­bi­to della legge fe­de­ra­le sul­l’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tia (LAMal). A que­sto pro­po­si­to, oc­cor­re pre­ser­va­re la li­ber­tà d’a­zio­ne degli as­si­cu­ra­to­ri ma­lat­tia. Al­cu­ne de­bo­lez­ze del si­ste­ma in ma­te­ria di con­cor­ren­za tra gli as­si­cu­ra­to­ri non de­ri­va­no da una sor­ve­glian­za in­suf­fi­cien­te, bensì da con­di­zio­ni qua­dro inop­por­tu­ne (com­pen­sa­zio­ne dei ri­schi non spe­ci­fi­ca). Inol­tre, la con­cor­ren­za tra as­si­cu­ra­to­ri  ma­lat­tia può esi­ste­re solo se que­sti sono in grado di uti­liz­za­re le loro com­pe­ten­ze chia­ve e se sono te­nu­ti ad as­su­me­re la re­spon­sa­bi­li­tà. Nella sua forma at­tua­le, la LVA­Mal avreb­be ten­den­za ad uni­for­ma­re gli as­si­cu­ra­to­ri ma­lat­tia, ciò che si­gni­fi­che­reb­be in ul­ti­ma ana­li­si sop­pri­me­re la con­cor­ren­za e met­te­re in vi­go­re una cassa unica. Bi­so­gna as­so­lu­ta­men­te evi­ta­re tutto que­sto.

Mag­gio­ri in­for­ma­zio­ni:

Ri­spo­sta alla con­sul­ta­zio­ne sulla vi­gi­lan­za sul­l’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le con­tro le ma­lat­tie (in lin­gua te­de­sca)