Chiaro voto contro l’imposta sulle successioni
Il Consiglio degli Stati ha ritenuto che l’iniziativa concernente l’imposta sulle successioni sia valida, ma l’ha comunque respinta con 32 voti contro 11. Se il Consiglio nazionale trattasse rapidamente questo testo, sarebbe possibile una votazione nel giugno 2015. L’economia sarebbe molto favorevole ad una procedura rapida.
Dopo che il Consiglio degli Stati ha confermato la validità dell’iniziativa, più nulla si oppone ad una votazione nel mese di giugno 2015. È una buona notizia, poiché le imprese hanno bisogno di certezza giuridica al più presto. Infatti non si capisce possa essere messa in atto questa iniziativa sulla fiscalità delle successioni. Il testo dell’iniziativa prevede che le imprese beneficino di sgravi. Tuttavia, esso non precisa le modalità.
economiesuisse combatte risolutamente questa iniziativa. Essa minaccia decine di migliaia di imprese – soprattutto a carattere famigliare – e i loro impieghi. In effetti, se le imprese devono accantonare risorse per pagare questa imposta considerevole, mancheranno dei mezzi nella gestione. Mancherebbero anche delle risorse per l’innovazione, ciò che metterebbe in pericolo numerosi impieghi. Inoltre, l’iniziativa non potrebbe contribuire a garantire l’AVS a lungo termine, anche se il suo nome lascia supporre il contrario. Non è certo che l’importo di 2 miliardi di franchi a favore dell’AVS promesso dai promotori dell’iniziativa sia raggiunto e, anche se lo fosse, non permetterebbe di risolvere i problemi strutturali dell’AVS. Quest’ultima ha bisogno di una riforma in profondità. L’economia ha già presentato un progetto costruttivo in questo senso.
Infine, l’effetto retroattivo dell’iniziativa costituisce una sfida importante. In caso d’accettazione, prima dell’entrata in vigore dell’iniziativa, la retroattività sarebbe di circa sette anni. Questo non è proporzionato e comporterebbe una burocrazia immensa.
economiesuisse combatte risolutamente questa iniziativa. Essa minaccia decine di migliaia di imprese – soprattutto a carattere famigliare – e i loro impieghi. In effetti, se le imprese devono accantonare risorse per pagare questa imposta considerevole, mancheranno dei mezzi nella gestione. Mancherebbero anche delle risorse per l’innovazione, ciò che metterebbe in pericolo numerosi impieghi. Inoltre, l’iniziativa non potrebbe contribuire a garantire l’AVS a lungo termine, anche se il suo nome lascia supporre il contrario. Non è certo che l’importo di 2 miliardi di franchi a favore dell’AVS promesso dai promotori dell’iniziativa sia raggiunto e, anche se lo fosse, non permetterebbe di risolvere i problemi strutturali dell’AVS. Quest’ultima ha bisogno di una riforma in profondità. L’economia ha già presentato un progetto costruttivo in questo senso.
Infine, l’effetto retroattivo dell’iniziativa costituisce una sfida importante. In caso d’accettazione, prima dell’entrata in vigore dell’iniziativa, la retroattività sarebbe di circa sette anni. Questo non è proporzionato e comporterebbe una burocrazia immensa.