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CH-UK: un nuovo ac­cor­do ri­du­ce gli osta­co­li tec­ni­ci alle espor­ta­zio­ni sviz­ze­re

La Sviz­ze­ra e il Regno Unito pro­gre­di­sco­no in ma­te­ria di abo­li­zio­ne degli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio. Gra­zie al­l’ac­cor­do bi­la­te­ra­le sot­to­scrit­to, i pro­dot­ti in­du­stria­li di altri cin­que set­to­ri pos­so­no ora ot­te­ne­re la loro au­to­riz­za­zio­ne di im­mis­sio­ne sul mer­ca­to at­tra­ver­so or­ga­ni­smi di va­lu­ta­zio­ne della con­for­mi­tà sta­bi­li­ti nei loro ri­spet­ti­vi paesi. Ciò per­met­te agli espor­ta­to­ri sviz­ze­ri di ri­spar­mia­re tempo e de­na­ro pre­zio­so nei loro scam­bi con il Regno Unito.

Af­fin­ché i pro­dot­ti in­du­stria­li sviz­ze­ri pos­sa­no es­se­re ven­du­ti sui mer­ca­ti este­ri, essi de­vo­no for­ni­re la prova di sod­di­sfa­re le pre­scri­zio­ni sui pro­dot­ti e le esi­gen­ze tec­ni­che ne­ces­sa­rie di que­sti mer­ca­ti. Que­sto av­vie­ne at­tra­ver­so ciò che si de­fi­ni­sce la va­lu­ta­zio­ne di con­for­mi­tà - un pro­ces­so spes­so co­sto­so in tempo e de­na­ro per gli espor­ta­to­ri sviz­ze­ri. Inol­tre, que­sti «mar­chi di qua­li­tà» pos­so­no nor­mal­men­te es­se­re ot­te­nu­ti solo dagli or­ga­ni­smi de­si­gna­ti aven­ti sede nel mer­ca­to in que­stio­ne. 

L’ac­cor­do sugli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio ri­du­ce i costi degli espor­ta­to­ri sviz­ze­ri

È pro­prio quan­to pre­ve­de l’ac­cor­do sot­to­scrit­to, l’Ac­cor­do sugli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio (Mu­tual Re­co­gni­tion Agree­ment, MRA) tra la Sviz­ze­ra e il Regno Unito: a par­ti­re dal 1o gen­na­io 2023, le azien­de sviz­ze­re po­tran­no chie­de­re le va­lu­ta­zio­ni di con­for­mi­tà per il mer­ca­to bri­tan­ni­co at­tra­ver­so degli or­ga­ni­smi in Sviz­ze­ra per una serie dei loro pro­dot­ti d’e­spor­ta­zio­ne. Que­sti ul­ti­mi su­bi­ran­no di con­se­guen­za degli esami se­con­do il di­rit­to bri­tan­ni­co. Que­sto evita spes­so una se­con­da cer­ti­fi­ca­zio­ne nel Regno Unito, poi­ché lo stes­so isti­tu­to di con­trol­lo può es­se­re uti­liz­za­to per l’o­mo­lo­ga­zio­ne sui due mer­ca­ti. Que­sto per­met­te di ri­dur­re i costi e gua­da­gna­re tempo. La di­mi­nu­zio­ne dei costi può al­lo­ra es­se­re in­ve­sti­ta al­tro­ve, ad esem­pio nel­l’in­no­va­zio­ne.

In con­cre­to, i se­guen­ti set­to­ri di pro­dot­ti be­ne­fi­cia­no ora di que­ste age­vo­la­zio­ni: ap­pa­rec­chia­tu­re a pres­sio­ne tra­spor­ta­bi­li, ap­pa­rec­chia­tu­re di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne, ap­pa­rec­chia­tu­re elet­tro­ma­gne­ti­che, ap­pa­rec­chia­tu­re di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne (EMC), le emis­sio­ni di ru­mo­re delle ap­pa­rec­chia­tu­re uti­liz­za­te al­l'a­per­to e la mi­su­ra­zio­ne delle emis­sio­ni di ru­mo­re. Si trat­ta di ser­ba­toi, con­te­ni­to­ri di gas, ap­pa­rec­chia­tu­re radio, ap­pa­rec­chia­tu­re di pre­ci­sio­ne, fonti di in­ter­fe­ren­za elet­tro­ma­gne­ti­ca nei pro­dot­ti in­du­stria­li. Con l’MRA già esi­sten­te, oltre tre quar­ti del vo­lu­me del com­mer­cio bi­la­te­ra­le di merci tra la Sviz­ze­ra e il Regno Unito be­ne­fi­cia­no ora di pro­ce­du­re sem­pli­fi­ca­te per l’au­to­riz­za­zio­ne di im­mis­sio­ne sul mer­ca­to. eco­no­mie­suis­se sa­lu­ta con fa­vo­re la con­clu­sio­ne del­l’M­RA. Esso con­tri­bui­sce a raf­for­za­re la com­pe­ti­ti­vi­tà in­ter­na­zio­na­le dei due paesi.