Bulle und Bär

Equi­va­len­za delle Borse: cin­que cose che oc­cor­re sa­pe­re

L'or­di­nan­za per la pro­te­zio­ne della piaz­za bor­si­sti­ca sviz­ze­ra pre­ve­de che i ti­to­li sviz­ze­ri non pos­sa­no più es­se­re ne­go­zia­ti nelle Borse e nei si­ste­mi di scam­bio del­l'UE. Cin­que aspet­ti di cui oc­cor­re es­se­re al cor­ren­te.

Di che cosa si trat­ta con­cre­ta­men­te?

Oggi il Con­si­glio fe­de­ra­le ha ap­pro­va­to un'or­di­nan­za per la pro­te­zio­ne della piaz­za bor­si­sti­ca sviz­ze­ra. Essa pre­ve­de che i ti­to­li sviz­ze­ri non pos­sa­no più es­se­re ne­go­zia­ti nelle Borse e nei si­ste­mi di scam­bio del­l'UE. Senza que­sta quo­ta­zio­ne mul­ti­pla de­ca­de la ne­ces­si­tà di una re­go­la­men­ta­zio­ne bor­si­sti­ca equi­va­len­te in Sviz­ze­ra, ri­spet­ti­va­men­te il suo ri­co­no­sci­men­to da parte della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha preso tale de­ci­sio­ne visto che in que­sto mo­men­to non sus­si­ste la cer­tez­za che la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea pro­lun­ghe­rà il ri­co­no­sci­men­to del­l'e­qui­va­len­za della re­go­la­men­ta­zio­ne bor­si­sti­ca.

Per­ché ora? L'UE non ha an­co­ra de­ci­so

La Com­mis­sio­ne eu­ro­pea de­ci­de­rà in me­ri­to al rin­no­va­men­to del ri­co­no­sci­men­to del­l'e­qui­va­len­za entro la fine del 2018. Per que­sta pra­ti­ca è ne­ces­sa­ria una con­sul­ta­zio­ne tra gli Stati del­l'UE. Se la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea non av­vie­rà una con­sul­ta­zio­ne, il ri­co­no­sci­men­to li­mi­ta­to a un anno sca­drà alla fine di di­cem­bre. Il cam­bia­men­to dei si­ste­mi bor­si­sti­ci ha bi­so­gno di tempo per far sì che il 1° gen­na­io 2019 la Borsa sviz­ze­ra SIX e i ne­go­zia­to­ri siano pron­ti.

Cosa suc­ce­de­rà se l'UE rin­no­ve­rà il ri­co­no­sci­men­to?

In que­sto caso i ti­to­li sviz­ze­ri po­tran­no con­ti­nua­re a es­se­re scam­bia­ti nelle Borse eu­ro­pee e sulle piat­ta­for­me. L'UE ha già con­ces­so au­to­riz­za­zio­ni di que­sto tipo a Borse stra­nie­re fuori dal­l'Eu­ro­pa. 

Per­ché è così im­por­tan­te

La Borsa rap­pre­sen­ta il cuore di un mer­ca­to dei ca­pi­ta­li ed è im­por­tan­te per il fi­nan­zia­men­to delle im­pre­se. Senza il piano di emer­gen­za, la Borsa sviz­ze­ra avreb­be corso il ri­schio di per­de­re oltre la metà del vo­lu­me degli scam­bi com­mer­cia­li e quin­di anche le sue en­tra­te.

Qual è la po­si­zio­ne di eco­no­mie­suis­se? 

eco­no­mie­suis­se ri­chie­de il ri­co­no­sci­men­to il­li­mi­ta­to del­l'e­qui­va­len­za della re­go­la­men­ta­zio­ne della Borsa sviz­ze­ra da parte della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea, visto che tutte le con­di­zio­ni sono adem­pi­te. Se però la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea non do­ves­se pro­ce­de­re al rin­no­va­men­to a sca­pi­to degli in­te­res­si re­ci­pro­ci, al­lo­ra il piano di emer­gen­za sa­reb­be l'u­ni­ca al­ter­na­ti­va. Per que­sto mo­ti­vo eco­no­mie­suis­se so­stie­ne il piano di emer­gen­za del Con­si­glio fe­de­ra­le.