Comunicati stampa dal 2015

Un pa­re­re le­ga­le lo mo­stra chia­ra­men­te: l'i­ni­zia­ti­va del­l'U­DC è molto ri­schio­sa per la via bi­la­te­ra­le

​Su nu­me­ro­si punti, l’i­ni­zia­ti­va del­l’U­DC “con­tro l’im­mi­gra­zio­ne di massa” e quel­la di Eco­pop “Stop alla so­vrap­po­po­la­zio­ne” non sono com­pa­ti­bi­li con l’Ac­cor­do sulla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne. E’ quan­to ri­sul­ta da un pa­re­re le­ga­le della pro­fes­so­res­sa Chri­sti­ne Kad­dous del­l’U­ni­ver­si­tà di Gi­ne­vra pre­sen­ta­to oggi a Berna. La li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne è una li­ber­tà fon­da­men­ta­le ri­co­no­sciu­ta sul mer­ca­to in­ter­no eu­ro­peo. Inol­tre, è molto im­pro­ba­bi­le che si possa ri­ne­go­zia­re l’ac­cor­do con suc­ces­so. Per l’e­co­no­mia sviz­ze­ra le con­se­guen­ze sa­reb­be­ro fa­ta­li: dal mo­men­to che l’Ac­cor­do sulla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne è giu­ri­di­ca­men­te le­ga­to agli altri ac­cor­di della prima serie dei ne­go­zia­ti bi­la­te­ra­li, la Sviz­ze­ra ri­schie­reb­be di per­de­re tutti que­sti ac­cor­di.