Europakarte im digitalen Raster

Europe fit for the digital age: anche la Svizzera è pronta!

L'Unione europea intende adottare un ampio pacchetto di misure per prepararsi all'era digitale. Essa focalizza la sua attenzione sull’utilizzo delle immense opportunità economiche e su uno sviluppo sociale fondato sui valori. La Svizzera dovrebbe prendere esempio da questa iniziativa europea?

Dopo il «verde» è il turno del «digitale». Soltanto alcuni giorni dopo il suo insediamento, la neocostituita Commissione UE ha presentato il "Green Deal" nel dicembre 2019. A soli due mesi di distanza, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha ora indicato la seconda priorità che si aspetta: un pacchetto completo di misure che dovrebbe contribuire a sfruttare nei prossimi anni le opportunità offerte dal cambiamento digitale. Per iniziare, l’UE ha presentato una nuova strategia dei dati e un «Libro bianco» sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Seguiranno ulteriori attività normative e non normative. 

Obiettivi ambiziosi per la transizione digitale dell’Europa 

Come per il "Green Deal", la Commissione UE ha fissato degli obiettivi ambiziosi. Innovazione, democrazia, Fairness e apertura sono solo alcune delle parole chiave utilizzate nella comunicazione. Nei prossimi anni per la Commissione sono prioritari tre obiettivi:

  1. Utilizzo delle tecnologie al servizio dell’uomo: ciò comprende il miglioramento delle competenze digitali, l'uso responsabile dell'intelligenza artificiale e un migliore accesso alle reti di telecomunicazione. 
  2. Un'economia digitale competitiva: un maggior numero di imprese dovrebbe avere accesso a dati di alta qualità e, al contempo, gestire questi dati in modo appropriato. Inoltre, le piattaforme digitali dovrebbero essere maggiormente responsabilizzate. 
  3. Uno sviluppo sociale sostenibile: comprende soprattutto la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e il potenziamento del sistema sanitario grazie alle nuove tecnologie.

Digitalizzazione: economiesuisse ha già presentato nel 2017 analisi e raccomandazioni concrete

economiesuisse ha presentato la pubblicazione «Il futuro della Svizzera digitale. Pensare diversamente l’economia e la società» oltre due anni fa. Questa si rivela estremamente pertinente nell’ambito del nuovo pacchetto di misure dell’UE. Gli sviluppi e le sfide identificate si possono trovare anche nella valutazione della situazione da parte della Commissione europea. Le aree di intervento identificate nel 2017 sono ancora attuali e molto importanti:

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La Svizzera è ben preparata per la digitalizzazione

Il messaggio principale dello studio del 2017 era chiaro: la Svizzera è ben posizionata per la sfida digitale. Può fare leva sui suoi punti di forza e affrontare le sfide del futuro con il suo abituale approccio pragmatico e orientato al compromesso nella ricerca di soluzioni. Per le imprese svizzere ciò significa in particolare: una buona politica costruttiva per la piazza economica e la migliore politica in materia di digitalizzazione. Forse la Svizzera non usa gli stessi metodi di comunicazione dell‘UE. Tuttavia, sta agendo con la necessaria forza intraprendendo passi concreti. Dal 2017 sono successe molte cose e i politici si sono fatti carico di dossier urgenti come la legge sulla protezione dei dati, l'E-ID o la Cybersecurity.

Rimane ancora un certo margine d’azione

La Svizzera non deve in nessun caso mettere in discussione la sua politica in materia di digitalizzazione a seguito del pacchetto di misure dell’UE, ma vale comunque la pena esaminare le condizioni quadro previste. È la ragione per la quale economiesuisse esaminerà in una serie di articoli che appariranno nel 2020 i cinque campi d’azione identificati nella pubblicazione «Il futuro della Svizzera digitale». C’è ancora molto lavoro da fare, in Svizzera, per l’attuazione delle competenze digitali, lo sviluppo delle reti di comunicazione o nel settore della cyberamministrazione. 

Download dello studio «Il futuro della Svizzera digitale»